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domenica 8 settembre 2019

Dialogues, Architecture Interiors Design


Locatelli Partners
Dialogues
Architecture Interiors Design
Book Design: Karl Kolbitz
Autori: Magdalena Barile, Deborah Berke, Rossella Bertolazzi, Lee Marshall, Ingo Maurer
Editore: Rizzoli International

32 progetti più un’intera parte dedicata al design, dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi, raccontano con immagini e parole lo spirito che anima la creazione e la costante ricerca di verità e bellezza che contraddistingue il lavoro di Locatelli Partners.
I dialoghi sono la chiave di lettura fondamentale per chi immagina nuovi mondi: progettare nello spazio significa creare relazioni che sono sempre in divenire. La relazione dinamica con la committenza genera nuovi dialoghi fra persone e spazi, materiali e tempo, arte e sogno, in un continuo confronto fra tradizione e contemporaneità. La mano sapiente ed eclettica di Locatelli Partners riesce a passare con disinvoltura da interventi delicati in luoghi storici, come nel caso della chiesa di San Paolo in Converso o del restauro filologico dell’abitazione alla Torre Velasca, alla creazione di nuove realtà come la Casa 3D, vero manifesto di un nuovo modo di concepire l’architettura.
Dice Massimiliano Locatelli: “Siamo figli di Le Corbusier, del razionalismo e della cultura milanese.” Fra i concetti cardine del modus operandi dello Studio c’è la concezione di una progettualità totale e la viva e feconda collaborazione con gli artisti. Lo Studio è erede e riformatore dello spirito della sua città, Milano, dove è nato il design italiano che si esporta nel mondo per quell’idea di una bellezza sobria da scoprire dietro e dentro a un rigore.
Un volume ricco e prezioso che Karl Kolbitz ha elegantemente orchestrato con una sapiente cura per il dettaglio e che consente diversi livelli di fruizione, da una lettura lineare a una lettura più specialistica, rapsodica, che si concentra sulle immagini e sulle specifiche dei progetti.

Massimiliano Locatelli studia architettura al Politecnico di Milano e consegue il PhD con Kenneth Frampton presso la Columbia University di New York. Nel 1993 fonda CLS Architetti a Milano con Giovanna Cornelio, Annamaria Scevola e Davide Agrati. A partire dal dicembre 2018 lo studio prende il nome di Locatelli Partners.
Massimiliano Locatelli sviluppa molti progetti nei più svariati contesti: abitazioni private, showroom, negozi, mostre ed edifici di nuova costruzione. Si dedica anche al design di interni, spesso su misura.
Vince inoltre svariati concorsi. Tra questi spicca quello indetto dalla Municipalità di Milano per il restauro e ridisegno funzionale del complesso storico di piazza XXV Aprile, Milano. Partecipa inoltre Metamorph nella sezione della IX Biennale di Architettura di Venezia intitolata Notizie dall’interno e viene invitato a prendere parte alla mostra Il paesaggio mobile del nuovo design italiano al Museo della Triennale, Milano.
Nel dicembre 2016 è ambasciatore della House of Today Design Exhibition di Beirut. Massimiliano Locatelli cura l’immagine coordinata dei suoi clienti nel settore della moda, spaziando dagli uffici agli showroom, dai negozi alle sfilate.
I suoi progetti di nuovi edifici includono la costruzione, a Milano, della Galleria Lia Rumma, un edificio residenziale, un asilo per l’infanzia e il Nilufar Depot, oltre allo stabilimento di Onward Luxury Group, presentato al padiglione italiano della XIII Biennale di Architettura di Venezia. Al momento è impegnato nella riconversione di una fabbrica tessile in Piemonte.
Un’altra parte importante del suo lavoro consiste nella progettazione di residenze private - ville, townhouse, hotels particuliers, appartamenti e abitazioni storiche. In questo contesto unisce restauro e costruzione ex novo. Ne sono un esempio un attico su due livelli in Vietnam, una townhouse a New York, un hotel particulier a Parigi e un edificio residenziale a Mumbai.
Durante gli ultimi anni Massimiliano Locatelli ha sviluppato progetti per ristoranti alla Villa Reale di Monza, a Las Vegas, per lo chef Wolfgang Puck e un hotel de charme in Asia.
Con Locatelli Partners, Massimiliano Locatelli ha creato Converso, uno spazio espositivo dedicato alle arti del nostro tempo e ospitato all’interno della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, Milano.
Dal 2012 sviluppa una collezione di design e nel 2015 lancia Untitled Homeware, un progetto di articoli per la tavola, unendo la sua visione contemporanea dell’architettura e la sua ispirazione dalla tradizione.
Nel 2018 ottiene il premio Best Sustainability con il progetto 3D Housing 05, una casa 3D realizzata in occasione della Milano Design Week.

sabato 17 marzo 2018

Isola - ritorno alle isole Faroe

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Mercoledì 21 marzo 2018, in occasione dell’uscita del libro Isola di Siri Ranva Hjelm Jacobsen, pubblicato da Iperborea Gianfranco Contri racconta la natura, la storia e i miti delle Isole Faroe, accompagnato da un reading di Federica Fracassi alla Libreria Galleria Carla Sozzani alle ore 19.00.
Nonostante lo sviluppo del turismo, sono di solito i faroesi a costituire la maggioranza dei passeggeri sul volo che dalla Danimarca porta alle Faroe, il piccolo arcipelago atlantico che sembra lanugine sul planisfero tra la Scozia, l’Islanda e la Norvegia. Lì distribuite su diciotto isole rocciose battute dal vento, vivono cinquantamila persone e settantamila pecore. E, sparsa su quattro isole, l famiglia di mia madre.
Con queste parole Siri Ranva Hjelm, autrice danese del romanzo Isola, introduce le isole Faroe, in Danimarca. Gianfranco Contri tra i maggiori esperti italiani del mondo scandinavo, racconta la propria esperienza sulle isole Faroe mentre Federica Fracass legge alcuni brani tratti dal romanzo.
Isola è un canto d’amore alle Faroe e un racconto sulle ripercussioni intime dell’emigrazione, sul ruolo degli affetti e dei legami di sangue nell’identità di una persona, sul bisogno di radici o almeno di un’Itaca dell’anima, un posto che si possa chiamare casa.
Accompagnano questo incontro ispirato dalle isole Faroe alcuni speciali cocktail preparati con una bevanda dedicata alle donne danesi: Mama Vodka, una vodka di segale e acqua pura di sorgente, distillata cinque volte. (mamavodka.com)

Gianfranco Contri (Riolunato, 1952) si definisce “un infatuato del nord”. Come molti marinai, avventurieri, solitari, ha cercato la sua Ultima Thule e l’ha trovata qui, alle Faroe. Le ha amate tanto, le “isole delle pecore” – questo il significato del nome, da restarci dieci anni, impararne
la lingua e scrivere il primo dizionario italiano-­faroese.

Federica Fracassi (Cornaredo, 1971) si è formata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e ha lavorato tra gli altri con Valeri Binasco, Valter Malosti, Antonio Latella, Luca Micheletti. Ha fondato con Renzo Martinelli la compagnia Teatro Aperto nel 1993 oggi Teatro i. Tra i numerosi riconoscimenti, il Premio Ubu, Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica,
Premio Franco Enriquez, Menzione d’onore e Premio Eleonora Duse.

Isola, di Siri Ranva Hjelm Jacobsen
Traduzione di Maria Valeria D’Avino
Copertina © Federica Bordoni
224 pagine, Iperborea Edizioni € 17,00

domenica 10 settembre 2017

Bergdorf Goodman e Giovanna Battaglia Engelbert celebrano il lancio del libro Gio_Graphy: Fun in the Wild World of Fashion

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Bergdorf Goodman annuncia la collaborazione, entusiasmante e sfaccettata, con la stylist, fashion editor  e creative director Giovanna Battaglia Engelbert per celebrare il lancio in autunno di Gio_Graphy: Fun in the Wild World of Fashion, il suo nuovo libro di fotografia e moda edito da Rizzoli.
Linda Fargo, Senior Vice President, Women’s Fashion Director and Store Presentation, da tempo desiderava collaborare con Giovanna. Gio_Graphy, con il suo approccio divertente e chic, al viaggio, allo stile e al vivere la vita estremamente glamourous, è l’opportunità perfetta. Linda descrive così Giovanna: “Fa diventare lo chic impertinente e gioca con la moda più autorevole. Segretamente, vorrei rinascere Mia Gio, ma per il momento Gio_Graphy mi permette di fantasticare nel prender parte alla sua vita e al suo approccio ribelle.”
“Linda ha un’energia incredibile: è sempre gentile e sorridente ma è al contempo una donna forte e influente,” afferma Giovanna. “Bergdorf Goodman ha sempre rappresentato, per me, il simbolo di un’esperienza newyorkese elegante e alla moda. É la fabbrica di Willy Wonka della moda! Collaborare con loro e con Linda, una cara amica, è l’equivalente del Premio Pulitzer della moda. Quando le ho mostrato Gio_Graphy, l’idea di lavorare insieme è nata in modo naturale.”
Il progetto ha avuto inizio sabato 2 settembre quando Bergdorf Goodman ha svelato le vetrine della Fifth Avenue che celebrano l’unione creativa tra Giovanna e Bergdorf Goodman. Giovanna ha reso omaggio alle sue radici italiane disegnando le vetrine dell’Italian Trade Commission e ha curato una pagina della boutique su BG.com, dove sarà possibile acquistare tutti i suoi prodotti italiani preferiti. La collaborazione continua nel department store con un pop-up al terzo piano dove, in occasione dell’evento che ha avuto luogo l’8 settembre, con la partecipazione di Giovanna, sarà in vendita un’edizione limitata e autografata di Gio_Graphy, in esclusiva per Bergdorf Goodman. Giovanna ha inoltre disegnato delle T-shirt in esclusiva per questa collaborazione, in vendita in negozio e online su BG.com.

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Le Vetrine
Insieme a David Hoey, Senior Director for Visual Presentation, Giovanna ha collaborato al design di una serie di estrosi tableaux per le vetrine del negozio in Fifth Avenue. “Il mio sogno è sempre stato di vivere all’interno delle fantasie delle vetrine di Bergdorf Goodman,” dice Giovanna. Le vetrine si ispirano al capitolo di Gio_Graphy ”My Favorite Color is…”, un approccio più ampio e inusuale al concetto di  colore; allo stesso modo, le vetrine mostrano sfumature di colore che si ispirano ai temi “sparkle”, “animalia”, “flower” e “rainbow”. Gli elementi di cristallo sono di Swarovski, le superfici brillanti delle pareti di Maya Romanoff e la carta da parati di Ellie Cashman.  Giovanna ha curato le vetrine con ready-to-wear  e accessori delle collezioni autunnali di Bergdorf Goodman, interpretandoli con lo stesso mix di charm e glamour che caratterizza il suo approccio personale allo stile e il suo libro Gio_Graphy. Le vetrine proseguiranno da sabato 2 settembre fino a lunedì 18 settembre.

Il Pop-Up Store
Immaginando le collezioni autunnali attraverso le iconiche “Gio lens”, Giovanna condivide dal 1 al 25 settembre, all’interno del pop up store al terzo piano di Bergdorf Goodman, la sua selezione di ready-to-wear e accessori utilizzando il rinomato negozio come guardaroba e parco giochi. Strutturato intorno al tema presente nelle vetrine “My Favorite Color is…”, il Pop-Up offre ai clienti l’opportunità di immergersi nella visione stravagante di Gio_Graphy.  Un approccio giocoso verso la moda e il modo di vestire.
“Quello che amo di questi temi è che non sono esageratamente alla moda e includono capi che possono essere elementi intramontabili del proprio guardaroba” afferma Giovanna. 

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Book Signing
Gio_Graphy non uscirà prima di fine autunno ma la clientela di Bergdorf Goodman hanno avuto l’opportunità esclusiva di acquistare la special edition di Gio_Graphy. Inoltre, hanno avuto modo di incontrare Giovanna e ricevere copie autografate dell’edizione speciale durante l’evento che si è tenuto al terzo piano, sabato 9 settembre.

Le T-Shirt
Riprendendo i temi e i modi di dire irriverenti contenuti in Gio_Graphy, Giovanna ha creato una collezione esclusiva di T-shirt per Bergdorf Goodman. “Se Audrey Hepburn avesse avuto una T-shirt, quale sarebbe stata?” dice Giovanna dell’elegante maglietta a girocollo.  Il design grafico include slogan vivaci come “More is More” e “The Power of Red” dando la possibilità a chi le indossa di far entrare lo spirito giocoso di Gio_Graphy nel proprio guardaroba. La collezione non sarebbe completa senza la maglietta in edizione limitata con slogan “My Favorite Color is” in cristalli Swarovski arcobaleno.

About Bergdorf Goodman
Dal 1901 a New York, Bergdorf Goodman rappresenta l’esaltazione dello stile, del servizio e del lusso moderno.  Sin dal passato l’iconico negozio tra la 5th Avenue e la 58esima strada, ha scelto di proporre designer affermati e emergenti diventando una destinazione particolare per un’attenta clientela internazionale. BG.com completa l’offerta di Bergdorf Goodman, presentando collezioni uomo e donna per un’esperienza di shopping online senza paragoni. Bergdorf Goodman è parte del Gruppo Neiman Marcus.

About Giovanna Battaglia Engelbert
Giovanna Battaglia Engelbert, nata in Italia, è stylist, editor, creative director e consulente di marchi del lusso, inoltre e’ Contributing Fashion Editor di W Magazine e Senior Fashion Editor di Vogue Japan. Riconosciuta per la sua abilità straordinaria nel creare uno stile sofisticato e al contempo spensierato, Engelbert ha collaborato con i migliori fotografi di moda.  É stata creative director del club Diamond Horseshoe dal 2013 al 2016, nominata nella Best Dressed List 2015 di Vanity Fair e redige mensilmente la colonna Gio’s Journal su W Magazine

About Gio_Graphy
In parte irriverente guida allo stile e in parte nota di glamour, Gio_Graphy: Fun in the Wild World of Fashion (Rizzoli) offre ai lettori la possibilità di vedere il mondo attraverso le eleganti e colorate lenti di Giovanna Battaglia Engelbert. Che si tratti di offrire consigli impertinenti (come andare alla toilette con un maxi vestito da sera) oppure di racconti intimi (cosa si provi a partecipare ad un White House State Dinner), Gio_Graphy presenta uno stimolante e spensierato esempio di come trovare bellezza, gioia e umorismo ovunque la vita e gli occhi ti portino.

sabato 12 agosto 2017

“Chiamami col tuo nome”, André Aciman

cover

”Adesso, nell’attimo di silenzio, lo fissai anch’io, non per sfidarlo, nemmeno per dimostrargli che non ero più timido, ma per arrendermi, per dirgli questo sono io, questo sei tu, è questo che voglio, tra noi non c’è altro che verità, e dove c’è verità non ci sono barriere, né occhiate ambigue e, se da tutto ciò non  nascerà nulla, almeno non si dica che eravamo entrambi inconsapevoli di quello che poteva succedere”.

Guanda Editore


sabato 10 giugno 2017

Il ministero della suprema felicità

Arundhati Roy credit Mayank Austen Soofi 2016 1
Arundhati Roy dialogherà con Elisabetta Rasy
Letture di Laura Marinoni
Mercoledì 14 giugno alle ore 19.00
Teatro Franco Paenti

«Due decenni dopo il celebrato Dio delle piccolo cose, il secondo romanzo di Arundhati Roy, ambizioso e originale, fonde brutalità e tenerezza, risonanza mitica e materia da prima pagina di giornale.»

Il ministero della suprema felicità ci accompagna in un lungo viaggio nel vasto mondo dell’India: dagli angusti quartieri della vecchia Delhi agli scintillanti centri commerciali della nuova metropoli, fino alle valli e alle cime innevate del Kashmir dove la guerra è pace, la pace è guerra e occasionalmente viene dichiarato lo «stato di normalità».
Anjum, nuova incarnazione di Aftab, srotola un consunto tappeto persiano nel cimitero cittadino che ha eletto a propria dimora. Una bambina appare all’improvviso su un marciapiede, poco dopo mezzanotte, in una culla di rifiuti. L’enigmatica S. Tilottama è una presenza forte ma è anche un’assenza amara nelle vite dei tre uomini che l’hanno amata: tra loro Musa, il cui destino è indissolubilmente intrecciato al suo. Dolente storia di sentimenti e insieme vibrante protesta, Il ministero della suprema felicità si snoda tra sussurri e grida, tra lacrime e sorrisi. I suoi eroi, spezzati dalla realtà in cui vivono, si salvano grazie a una cura fatta di gesti d’amore e di speranza. Ed è per questa ragione che, malgrado la loro fragilità, non si arrendono. Questa storia profondamente umana reinventa ciò che un romanzo può fare e può essere, e riafferma ad ogni pagina le doti narrative di Arundhati Roy.

Arundhati Roy è l’autrice del romanzo Il dio delle piccole cose, che ha vinto nel 1997 il Booker Prize ed è stato tradotto in 40 lingue. Da allora ha scritto libri di non fiction: La fine delle illusioni, Guerra è pace, Guida all’impero per la gente comune, L’impero e il vuoto, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette, In marcia con i ribelli, I fantasmi del capitale e Cose che si possono e non si possono dire (con John Cusack). Vive a New Delhi. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.

giovedì 16 marzo 2017

Ines de la Fressange - Come mi vesto oggi?

come mi vesto oggi
Ines de la Fressange
firma il suo nuovo libro
COME MI VESTO OGGI?
L'Ippocampo Edizioni
Giovedì 23 marzo 2017
dalle 16.00 alle 18.00
libreria Galleria Carla Sozzani
 
Ines de la Fressange firma il suo nuovo libro Come mi vesto oggi? , pubblicato da L'ippocampo Edizioni, Giovedì 23 marzo 2017 alla libreria Galleria Carla Sozzani dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Esce anche in Italia l'atteso nuovo libro di Ines de la Fressange e Sophie Gachet. Una guida per tutte coloro che vedono nei consigli di Ines il miglior alleato della donna contemporanea. In banca, al lavoro, a cena con l'ex, o semplicemente per stare bene con sé stesse, sempre libere di poter contare su un guardaroba, dal quale, partendo da pochi indumenti base, Ines riesce a estrarre 50 favolosi look per 50 occasioni.
Basta possedere già pochi ma irrinunciabili "ingredienti" e seguire le "ricette", i consigli. Su come trasgredirle e adattarle meglio a noi. Un cilindro magico, quello di Ines e della giornalista Sophie Gachet, pressoché inesauribile di risorse. Come mi vesto oggi? 11 look-book della Parigina conserva lo stile frizzante e ironico a cui l'autrice ci ha abituato con la sua scrittura.
Questa guida, sorta di calendario perpetuo, risponde a tutte le domande su come essere stilose senza troppa fatica. Per avere classe bastano una camicia bianca e un paio di pantaloni neri. La classe della Parigina, ovviamente.

Ines de Seignard de la Fressange è nata l'11 agosto 1957 da una delle più antiche famiglie aristocratiche francesi. All'età di 17 anni Ines intraprende la carriera di modella e rapidamente rientra nella categoria delle indossatrici più talentuose e celebri al mondo, sfilando sulle passerelle internazionali per conto di grandi firme come Christian Dior, Jean-Paul Gaultier e Christian Lacroix, fino a diventare nel 1983, grazie a Karl Lagerfeld, musa e ambasciatrice della maison Chanel.
Oggi, oltre che modella. Ines de la Fressange è donna d'affari, direttore artistico di una maison propria , testimonial per importanti brand come Roger Vivier e L'Oréal, giornalista e scrittrice.

martedì 31 gennaio 2017

Luca Bianchini – Nessuno come noi

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Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

Bianchini - foto scuola 1-kjkC-U1100702811657qwE-1024x576@LaStampa.it

sabato 3 dicembre 2016

DONATELLA VERSACE PRESENTERÀ IL LIBRO "VERSACE" A LONDRA, NEW YORK E MILANO

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Donatella Versace presenterà il libro VERSACE durante una serie di eventi a Londra, New York e Milano.
Interverranno alcune tra le voci più autorevoli del mondo della moda e le firme che hanno contribuito alla scrittura del libro.
Gli appuntamenti saranno un’occasione di dialogo tra Donatella Versace e il pubblico toccando argomenti quali la fotografia di moda, l’image-making e la comunicazione digitale.
Il libro VERSACE sarà raccontato direttamente attraverso le parole di Donatella Versace ripercorrendo il suo straordinario lavoro di cura e definizione dell’identità della maison attraverso il ventunesimo secolo.
VERSACE, edito da Rizzoli, fotografa il presente della Maison attraverso gli occhi di Donatella ed è accompagnato da contributi scritti da alcune delle penne più importanti del giornalismo di moda. Il libro raccoglie foto di Richard Avedon, Steven Meisel e Mario Testino, per citarne alcuni; le immagini di supermodelle come Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista; questo volume racconta l’energia magnetica, il lusso e il fascino che definiscono Versace.
Tra i moderatori Tim Blanks, Maria Luisa Frisa, Simone Marchetti e Sonnet Stanfill.

Londra
4 Dicembre – Victoria and Albert Museum, Cromwell Road, Londra
Ore 19:00

5 Dicembre – Harrod’s, 87-135 Brompton Road, Knightbridge, Londra
Book signing – Versace boutique, International Designer Room 4, First Floor
Ore 13:00

New York
7 Dicembre – The Times Center, 242 West 41st Street
Ore 19:00

8 Dicembre – Versace 647 Fifth Avenue
Book signing
Ore 18:00

Milano
15 Dicembre – Piccolo Teatro Studio Melato – Via Rivoli 6, Milano
Ore 12:00

domenica 20 novembre 2016

Galleria Carla Sozzani: “Il Gioco delle Perle di Venezia” di Gianni Berengo Gardin

thumbnail_Emma Stone - credit Gregg DeGuire

Lunedì 21 novembre 2016 alle 18.30
Libreria Galleria Carla Sozzani

Gianni Berengo Gardin con Marco D’Anna e  Marco Steiner presenta il libro “Il Gioco delle Perle di Venezia”, pubblicato da Rizzoli Lizard, basato sui luoghi di Corto Maltese e Hugo Pratt, Lunedì 21 novembre alla libreria Galleria Carla Sozzani alle 18.30.
Un libro d’immagini come perle, legate da un leggero filo di parole: il segno di Hugo Pratt si lega agli scatti di Berengo Gardin, mentre D’Anna e Steiner guidano l’obiettivo del fotografo nei luoghi alle radici della leggenda di Corto Maltese.
In una delle avventure più amate di Corto Maltese, “Favola di Venezia”, il marinaio viene spinto dal misterioso “Baron Corvo” a ricercare un magico smeraldo. Parte così una caccia al tesoro che oggi, a quarant’anni di distanza dalla pubblicazione di quella storia, Gianni Berengo Gardin ha deciso di ripercorrere, facendosi guidare da due cultori dell’opera di Pratt: il fotografo Marco D’Anna e lo scrittore Marco Steiner.

sabato 20 agosto 2016

Libri: I cigni della Quinta Strada di Benjamin Melanie

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Il 17 ottobre 1975 fa la sua comparsa nelle edicole americane un numero speciale di Esquire che mostra in copertina la foto di profilo di un Truman Capote grasso e pallido, e una didascalia che reclamizza l’ultimo, attesissimo racconto dell’acclamato autore di A sangue freddo. Titolo: La Côte Basque 1965. Capote si è incamminato da tempo lungo la china dell’autodistruzione. Quasi costantemente in preda all’alcol e alle droghe, è soltanto una smorta controfigura del trentenne dagli occhi pieni di passione e inquietudine che sedusse il bel mondo newyorchese vent’anni prima. Su quel mondo, che lo ha tacitamente messo da parte, posa ora la sua astiosa penna, narrando del santuario che ne è al centro e che ha le sue vestali nei Cigni della Quinta Strada: Babe Paley, Slim Keith, Gloria Vanderbilt, Pamela Harriman, le regine dei cocktail, delle feste di beneficenza, dei party più esclusivi, dei dinner e dei lunch alla Côte Basque, il ristorante dove, appunto, pranzi e cene sono diventati un appuntamento imprescindibile della mondanità newyorchese. Il racconto di Esquire muove da un incontro alla Côte Basque in cui i Cigni della Quinta Strada si lasciano andare a inattese confessioni e riprovevoli giudizi. Slim Keith, riconoscibilissima nei panni di una pettegola e cattiva «ragazzona briosa e vitale», sposata con un soporifero lord inglese, spettegola e maligna su una sfilza di personaggi ricchi e famosi: Jackie Kennedy, che sembra una versione caricaturale di se stessa, la principessa Margaret, così noiosa da far addormentare i suoi interlocutori. Gloria Vanderbilt appare talmente svampita da non saper riconoscere il primo marito. Ma è soprattutto con l’entrata in scena di Sidney Dillon, un «finanziere, consigliere di presidenti», sposato con una donna di nome Cleo, «la più bella creatura vivente», ma pronto a tradirla in numerose avventure extraconiugali, in sconci e sordidi incontri tra lenzuola sudice, che il racconto di Capote appare come un imperdonabile tradimento, un assassinio, una pugnalata inferta al cuore di uno dei Cigni in particolare, quello che tutte loro amavano di più e che persino Truman, anzi specialmente Truman, amava: Babe Paley, l’elegante e infelice consorte di «Sidney Dillon», alias Bill Paley, il fondatore della Cbs. Per Slim, Gloria, Pamela, il racconto di Capote ne fa di colpo un volgare nanerottolo, un bastardo scoppiato del Sud, una vipera che si è insinuata nel loro seno e che va subito schiacciata. Per Babe, però, La Côte Basque 1965 rappresenta qualcosa di molto più importante: segna la fine dei suoi giorni dorati, della comunione perfetta, intima e accogliente con uno scrittore che, in pose languide e sensuali, guardava un tempo tutti dall’alto della sua grandezza letteraria.

domenica 18 ottobre 2015

Diane von Furstenberg presenta l'autobiografia "La Donna Che Volevo Essere", un viaggio nella vita di un'icona dei nostri tempi‏

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Diane Von Furstenberg, una delle donne più influenti e ammirate dei nostri giorni, presenta la sua autobiografia “La Donna che Volevo Essere”, edito da  Marsilio Editori.
Introdotta dall’editore Cesare De Michelis, giovedì 15 ottobre Diane von Furstenberg ha intrattenuto una conversazione con Beatrice Borromeo  presso la libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. 


Fashion designer, filantropa, moglie, madre e nonna, Diane racconta la sua straordinaria storia, un viaggio attraverso gli anni e le esperienze che l’hanno vista protagonista, fedele a se stessa e coerente con il tipo di donna che ha sempre desiderato essere. Nella sua autobiografia, “La Donna che Volevo Essere” Diane condivide i suoi pensieri e il suo percorso per diventare una vera icona del mondo moderno. 

Photo by Roger Prigent; Diane von Furstenberg archivesPhoto courtesy of DVF Archive, Photographed by Terry Richardson_1

Love is life, life is love”, il suo mantra, ricorre in tutto il libro:  “Non credo ci sia nulla di più importante di questo: l’amore per la famiglia, per la natura, per i viaggi, la voglia di imparare e l’amore per la vita in ogni suo aspetto”, afferma Diane von Furstenberg.
Questo messaggio emerge da tutti i suoi racconti, a partire dalle sue avventure come principessa del jet-set internazionale passando per gli alti e i bassi della sua carriera, fino alle riflessioni personali sulle sue relazioni più rilevanti. Un’importante testimonianza della capacità di Diane di reinventare se stessa e il suo mondo rimanendo sempre fedele alle sue passioni. 

Diane Von Furstenberg;Beatrice Borromeo
Beatrice Borromeo;Diane Von FurstenbergPaolo Riva;Diane Von FurstenbergValentina Nasi;Diane Von Furstenberg

martedì 24 marzo 2015

IL MINIATURISTA DI JESSIE BURTUN PRESSO LA GALLERIA CARLA SOZZANI

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Incontro con Jessie Burton  in occasione dell'uscita del suo libro Il miniaturista pubblicato da Bompiani  mercoledì 25 marzo 2015 alle 18.30 alla libreria Galleria Carla Sozzani. Con l'autrice intervengono Maria Luisa Agnese e Camilla Baresani.

"Pensavi di essere una scatola chiusa in una scatola.
Si dice Nella. Ma il miniaturista ti vede, ci vede."

Il miniaturista è il romanzo storico d'esordio di Jessie Burton,  giovane scrittrice inglese, tradotto in italiano da Elena Malanga.  Una storia di passioni e segreti tra i canali di Amsterdam a fine Seicento,  primo in classifica in Inghilterra e in corso di traduzione in oltre 35 paesi.

venerdì 26 dicembre 2014

Amanti e Regine

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«Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de’ Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nell’affascinante libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica». (Natalia Aspesi)

sabato 20 dicembre 2014

"Viaggio in America", Oriana Fallaci. Secondo tempo

Lo scorso agosto ho iniziato a leggere Viaggio in America di Oriana Fallaci, come mi pare poi di aver scritto in un vecchio post. Ad oggi ammetto che la mia lettura risulta incompiuta! Lo riprendo e lo abbandono in continuazione. Un po' come fosse un'altalena.
Mi è capitato fra me mani proprio questa sera mentre ero alla ricerca di un nuovo libro dopo aver terminato quello della Bignardi nei giorni scorsi. Ho infatti il brutto vizio da anni di impilare a modo di colonna i libri che ho intenzione di leggere vicino al letto; una colonna che ora però sta arrivando ad un'altezza già considerevole!
L'ho sfogliato e il segnalibro, non so il perché, non era alla pagina giusta ma decisamente più avanti. L'ho rimesso alla pagina corretta e poi il libro è tornato a far parte della colonna. Non è ancora il suo momento. Prima o poi lo finirò. Forse.

giovedì 11 aprile 2013

A lezione di tacchi


Una guida di stile (e di salute dei piedi) scritta da una grande esperta di moda e di scarpe femminili. Per una donna la scelta delle scarpe è strategica: sbagliare scarpa al mattino può distruggere un’intera giornata. Si possono dunque ignorare tante cose nella vita, ma non ciò che portiamo sotto i piedi. Questa guida di stile è scritta da una signora elegante che vive da sempre nel mondo fantastico delle calzature: le vede progettare, creare, indossare. Qui si parla di scarpe mito, quelle che sopravvivono alle mode, quelle che, come i diamanti, non sbagli mai.

martedì 29 gennaio 2013

A regular day

Non è sempre facile conciliare lavoro e passioni, e non solo per il fatto che spesso questi non coincidono (non tutti siamo così fortunati), ma anche per una questione di tempistiche.
Quando rimani in ufficio per 10 o 12 ore, una volta a casa l'unico desiderio che ti rimane è buttarti sul letto. Ma provi a resistere a questa tentazione con tenacia per cercare di dare alla tua giornata un valore aggiunto. E ci provi, magari con un bel film di cui non vedrai la fine perché ti addornenterai durante il primo tempo. E ci provi, magari con un buon libro ma se arrivi alla seconda pagina puoi già dirti fortunato!

lunedì 18 giugno 2012

"Cinquanta sfumature di grigio" di E.L. James


Quando Anastasia Steele, graziosa e ingenua studentessa americana di ventun anni incontra Christian Grey, giovane imprenditore miliardario, si accorge di essere attratta irresistibilmente da quest'uomo bellissimo e misterioso. Convinta però che il loro incontro non avrà mai un futuro, prova in tutti i modi a smettere di pensarci, fino al giorno in cui Grey non compare improvvisamente nel negozio dove lei lavora e la invita a uscire con lui. Anastasia capisce di volere quest'uomo a tutti i costi. Anche lui è incapace di resisterle e deve ammettere con se stesso di desiderarla, ma alle sue condizioni. Travolta dalla passione, presto Anastasia scoprirà che Grey è un uomo tormentato dai suoi demoni e consumato dall'ossessivo bisogno di controllo, ma soprattutto ha gusti erotici decisamente singolari e predilige pratiche sessuali insospettabili... Nello scoprire l'animo enigmatico di Grey, Ana conoscerà per la prima volta i suoi più segreti desideri. Tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che E. L. James ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della passione, senza porsi alcun tabù.
Il successo senza precedenti della trilogia Cinquanta sfumature, di cui questo è il primo volume, è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto nel mondo un vero e proprio cult. Come un ciclone inarrestabile, la passione proibita di Anastasia e Christian ha conquistato le lettrici prima attraverso la diffusione in e-book, poi in edizione tascabile, ponendosi al primo posto in tutte le classifiche del mondo.

domenica 25 marzo 2012

"Fai bei sogni" di Massimo Gramellini

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

sabato 17 marzo 2012

Spudorati di Mario Giordano


Gli stipendi dei parlamentari non sono stati tagliati. I vitalizi non sono stati aboliti. Le province restano al loro posto. E il Parlamento italiano continua a essere il più costoso del mondo. Se si dovesse fare un bilancio di questi mesi di lotta alla casta, verrebbe voglia di portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento: la riduzione dei costi della politica è uno scherzo, una burla, al massimo un annuncio per l’ora dei tg. Roba buona per continuare a riempirsi la bocca, e magari il portafoglio. Il risultato infatti è sotto gli occhi di tutti: loro continuano ad avere le tasche piene. E gli italiani invece ne hanno piene le tasche.
In effetti: quando viene annunciato un aumento delle tasse, non fai in tempo a leggerlo che già lo stai pagando. Quando invece si tratta di tagliare le spese del Palazzo, si scrivono mille articoli, si leggono mille proposte, si sentono mille promesse. Poi non succede mai nulla. Anche il premier Mario Monti appena salito a Palazzo Chigi aveva promesso: «Taglieremo i privilegi». Ma, al di là di tante chiacchiere, che cosa è stato tagliato davvero?
Gli stipendi dei parlamentari non si toccano. Hanno creato una commissione (la commissione Giovannini) che ha studiato 4 mesi, poi ha elaborato alcune astruse formule algebriche e ha gettato la spugna. Le province non solo restano al loro posto, c’è qualcuno che vuole costituirne una nuova, come la provincia di Gela (la motivazione: «Si trova al centro della direttrice New York-Bombay». Ma certo, non lo sapevate? New York-Gela-Bombay: è un classico).
E i partiti? La legge sui «rimborsi elettorali » non si cambia. Nel 2010 il Pd ha speso 14 milioni e ne ha incassati 51, il Pdl ne ha spesi 20 e ne ha incassati 53. La Lega ne ha spesi 8 e ne ha incassati 22. Alla faccia dei «rimborsi»: grazie a quel meccanismo perverso (e intoccabile) i partiti sono fra i pochi in Italia a non avere problemi di soldi. Ne hanno così tanti che a volte finiscono nelle ville dei tesorieri o magari in Tanzania.
Vogliamo parlare delle pensioni? Nel dicembre 2011, subito dopo avere votato per alzare l’età pensionabile degli italiani a 66 anni, il senatore della Lega Luciano Dussin è andato in pensione a 52 anni. Pensione parlamentare, è ovvio. Sul tema del vitalizio nessuno lascia, qualcuno raddoppia: ci sono 200 superprivilegiati che di vitalizi ne prendono addirittura due, uno da ex parlamentare e uno da ex consigliere regionale. Fra di loro: l’ex leader del movimento studentesco Mario Capanna, il banchiere Giuseppe Guzzetti, Antonio Bassolino, Nicola Mancino, l’ex craxiano Paris Dell’Unto, Ortensio Zecchino, Elio Veltri
E pensare che quello delle pensioni dei parlamentari è l’unico settore in cui un risultato l’abbiamo raggiunto: ricordate l’onorevole Giuseppe Gambale andato in pensione a 42 anni? O Alfonso Pecoraro Scanio a 49? O Vittorio Sgarbi a 54? Ebbene, non è più possibile: ora i parlamentari dovranno aspettare i 60 anni. Evviva. Ma questo sarebbe il grande rigore? Lo slancio di sobrietà? Il sacrificio esemplare? Portare le pensioni dei parlamentari a 60 anni mentre si portano quelle degli italiani a 66? Ah, dimenticavo: i parlamentari sono anche passati dal più vantaggioso retributivo al contributivo. Gli italiani lo avevano fatto 17 anni fa. E, a differenza degli onorevoli, senza possibilità di presentare ricorso.
Anche le spese del Palazzo, alla faccia dei tagli, continuano a crescere. Ridurle? Non se ne parla. Mentre gli italiani arrancavano con la crisi, gli stipendi dei dipendenti di Palazzo Chigi crescevano allegramente: +15,2 per cento nel 2011. Uno stenografo del Senato può arrivare a guadagnare 259 mila euro (più del presidente della Repubblica). Nei consigli regionali ci sono ben 75 monogruppi, cioè gruppi formati da una persona sola (nel Lazio su 15 gruppi ce ne sono 8 mono, in Piemonte sono 7 su 13, nelle Marche 9 su 15). Da todos caballeros a todos presidentes: così le indennità sono più alte, con segretarie, auto blu e benefit.
Eliminare gli sprechi? Ma quando mai. La Provincia di Palermo paga 43 ore di straordinario agli spalatori di neve per il mese di luglio. Spalatori di neve? A luglio? A Palermo? In straordinario? Mah. La Regione Veneto finanzia il gemellaggio culturale con le isole Figi e il viaggio della confraternita del baccalà alla vicentina nelle isole Lofoten; la Valle d’Aosta il viaggio del diving center di Nus al lago Titicaca in Bolivia. La Provincia di Prato spende 61 mila euro per una ricerca sui pipistrelli, quella di Treviso 21.600 per studiare le anguille, la Lombardia 75 mila per osservare gli scoiattoli. Un finanziamento non si nega a nessuno, dalla Fiera della Possenta di Ceresara a Centoquaranta la banda che canta, dal concorso Crea un abito per Sant’Omobone Terme al libro La strada dell’asparago bianco di Cimaldolmo.
La tassazione ha raggiunto il livello record. In compenso si continuano a buttare i soldi dei contribuenti con generosità: nel settembre 2011 la Regione Umbria fa un contratto a tre consulenti per il monitoraggio genetico della popolazione del lupo. E il Comune di Perugia ingaggia 13 persone per leggere i numeri civici delle vie… La Sardegna ha assoldato l’esperto in zone umide, la Sicilia l’esperto in rane verdi. A Palermo e dintorni, pur avendo il record di dipendenti pubblici, sono specialisti nell’assumere consulenti stravaganti: da quello in sicilianità a quello in «rilevanza sociale dello sport», da quello in germoplasma a quello «in bande musicali e pro loco» (che farà mai? Consulenza sulla lucidatura del trombone?). E, dopo avere speso tutti questi soldi in esperti, sapete la Regione Siciliana che fa? Riduce le spese? Macché: assume un esperto per studiare come ridurre le spese…
So che a questo punto molti si chiederanno: perché scrivere (e leggere) un altro libro che fa venire il mal di fegato? Ma la risposta è semplice. Mal di fegato dopo mal di fegato, qualche piccolo risultato lo abbiamo ottenuto. Nel libro si racconta quale. Ma è ancora troppo poco. Ancora troppe persone sguazzano nei privilegi. Ancora troppe persone fingono di fare riforme solo per riderci in faccia e prendersi gioco di noi. Dobbiamo smascherarli, questi spudorati. Perché se noi smettiamo di batterci vincono loro. E non possiamo permettercelo.
(Di Mario Giordano)