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sabato 3 dicembre 2016

DONATELLA VERSACE PRESENTERÀ IL LIBRO "VERSACE" A LONDRA, NEW YORK E MILANO

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Donatella Versace presenterà il libro VERSACE durante una serie di eventi a Londra, New York e Milano.
Interverranno alcune tra le voci più autorevoli del mondo della moda e le firme che hanno contribuito alla scrittura del libro.
Gli appuntamenti saranno un’occasione di dialogo tra Donatella Versace e il pubblico toccando argomenti quali la fotografia di moda, l’image-making e la comunicazione digitale.
Il libro VERSACE sarà raccontato direttamente attraverso le parole di Donatella Versace ripercorrendo il suo straordinario lavoro di cura e definizione dell’identità della maison attraverso il ventunesimo secolo.
VERSACE, edito da Rizzoli, fotografa il presente della Maison attraverso gli occhi di Donatella ed è accompagnato da contributi scritti da alcune delle penne più importanti del giornalismo di moda. Il libro raccoglie foto di Richard Avedon, Steven Meisel e Mario Testino, per citarne alcuni; le immagini di supermodelle come Christy Turlington, Naomi Campbell e Linda Evangelista; questo volume racconta l’energia magnetica, il lusso e il fascino che definiscono Versace.
Tra i moderatori Tim Blanks, Maria Luisa Frisa, Simone Marchetti e Sonnet Stanfill.

Londra
4 Dicembre – Victoria and Albert Museum, Cromwell Road, Londra
Ore 19:00

5 Dicembre – Harrod’s, 87-135 Brompton Road, Knightbridge, Londra
Book signing – Versace boutique, International Designer Room 4, First Floor
Ore 13:00

New York
7 Dicembre – The Times Center, 242 West 41st Street
Ore 19:00

8 Dicembre – Versace 647 Fifth Avenue
Book signing
Ore 18:00

Milano
15 Dicembre – Piccolo Teatro Studio Melato – Via Rivoli 6, Milano
Ore 12:00

lunedì 15 agosto 2016

Una vita per l'arte - Peggy Guggenheim

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"Il coraggio e l'intuizione, la generosità e l'umiltà, il denaro e il tempo, una forte consapevolezza del significato storico: sono questi i fattori dovuti sia alle circostanze esterne sia alle doti naturali che hanno fatto di Peggy Guggenheim un'eccezionale mecenate dell'arte del ventesimo secolo" scrive Alfred H. Barr Jr. nell'introduzione a "Una vita per l'arte". "Ho usato con un certo timore la parola mecenate, divenuta ormai trita e in certo senso pomposa: eppure è il termine esatto. Perché un mecenate non è semplicemente un collezionista che raccoglie opere d'arte per il proprio piacere, o un filantropo che aiuta gli artisti o fonda un museo pubblico, ma una persona che sente di avere una responsabilità verso l'arte e gli artisti e che ha i mezzi e la volontà per agire in conformità a questo sentimento."
Peggy Guggenheim nacque nel 1898 da una ricca famiglia ebrea di industriali americani, di origine svizzera. In giovane età, in seguito a varie vicende familiari, entrò in possesso di un considerevole patrimonio. Di carattere inquieto, afflitta dallo spleen, decise di abbandonare gli studi e partì alla scoperta dell'Europa, sulla scia di tanti 'nomadi' intellettuali americani del tempo: vi rimase circa vent'anni, frequentando il mondo letterario e artistico, che aveva a Londra e a Parigi i suoi centri principali. Fu attratta soprattutto dagli artisti, nella cui vita bohémienne si sentì perfettamente integrata. Di tale ambiente divenne una mecenate nel senso più ampio del termine: vi investì le sue cospicue fortune dedicandosi alla collezione di opere d'arte. 'Collezionò' anche, con una passione divorante, gli autori: amica e amante di molti, moglie, per periodi più o meno lunghi, di alcuni, fu per tutti una 'musa inquieta'.
Nel 1941 tornò negli Stati Uniti con la sua collezione, che organizzò nell'Art of This Century, una galleria d'arte che rapidamente divenne internazionalmente famosa, in quanto costituiva forse l'unica raccolta esauriente delle correnti d'avanguardia dall'inizio del secolo agli anni Quaranta: comprendeva cubisti, astrattisti, costruttivisti, dadaisti, surrealisti, neoclassici. Nel 1948 la Guggenheim espose la sua collezione alla Biennale di Venezia. Affascinata dalla bellezza della città, non l'abbandonò più. Acquistò Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande, e ne fece una casa-museo, aperta al pubblico tre giorni alla settimana.
Una vita per l'arte è la sua autobiografia, la storia della sua straordinaria vita, una vita da "eroina transatlantica di Henry James", come la definì Gore Vidal, e delle sue tempestose relazioni con Laurence Vail, Yves Tanguy, Samuel Beckett, Max Ernst e altri famosi scrittori e artisti. Ed è, anche la storia di un importante periodo artistico, e dell'innegabile influenza che su di esso ebbe Peggy Guggenheim.
Sullo sfondo, tra le vicende private della ricchissima ed eccentrica famiglia Guggenheim, emergono gli avvenimenti dell'Europa tra le due guerre; il ventennio in cui Peggy, provvista di una "lista della spesa" compilata con l'aiuto del suo consigliere Marcel Duchamp, comprava opere d'arte al ritmo di una al giorno, alternando questi acquisti con quelli di abiti e cappellini. Un'esistenza interamente dedicata all'arte, fino all'anno della sua morte (1979), che la colse a Venezia, nei cui salotti aveva regnato come "l'ultima dogaressa".

martedì 15 dicembre 2015

Lapo Elkann presenta FIAT 500 - The design book‏ presso la Galleria Carla Sozzani


Mercoledì 16 dicembre 2015 alla Galleria Carla Sozzani, alle ore 18.30, Lapo Elkann, Enrico Leonardo Fagone, Roberto Giolito e Luca Napolitano presentano il libro FIAT 500 – The design book pubblicato da Rizzoli.
Genesi e metamorfosi della mitica 500: il racconto visivo di un'auto di successo, icona di stile e fenomeno di costume, che ha segnato la storia dell'automobile e del design italiano.
Dal 2007 ad oggi, la nuova Fiat 500 ha vinto più di 80 premi internazionali, fra cui l'Auto dell'anno 2008, il World Cup Design of the Year 2009, il Best New Engine 2010.
La storia e la metamorfosi di un mito che si è rinnovato dialogando con il talento creativo di designer e tecnici e con le esigenze degli utenti per traghettare la 500 verso il futuro.
La forma dell'auto italiana più iconica, il progetto, le linee e l'evoluzione sono raccontate in un libro che ne riporta il design, lo stile e la trasformazione in una moderna city car con i dettagli di personalizzazione e i contributi dei disegnatori che hanno curato le varie versioni e modelli.
Lapo Elkann: “tutte le belle automobili mi appassionano, ma la 500 rimane il mio primo grande amore”. Enrico Leonardo Fagone, autore del volume, racconta: “il successo della 500 è dovuto al suo modo di comunicare con il mondo, alla sua natura di auto che sa adattarsi alla quotidianità”. A Roberto Giolito si deve la forma progettuale della Fiat 500 dai “volumi compenetrati, sovrapposti e associati in maniera compiuta, omogenea e coesa, da qualunque prospettiva la si osservi”.