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sabato 20 dicembre 2014

"Viaggio in America", Oriana Fallaci. Secondo tempo

Lo scorso agosto ho iniziato a leggere Viaggio in America di Oriana Fallaci, come mi pare poi di aver scritto in un vecchio post. Ad oggi ammetto che la mia lettura risulta incompiuta! Lo riprendo e lo abbandono in continuazione. Un po' come fosse un'altalena.
Mi è capitato fra me mani proprio questa sera mentre ero alla ricerca di un nuovo libro dopo aver terminato quello della Bignardi nei giorni scorsi. Ho infatti il brutto vizio da anni di impilare a modo di colonna i libri che ho intenzione di leggere vicino al letto; una colonna che ora però sta arrivando ad un'altezza già considerevole!
L'ho sfogliato e il segnalibro, non so il perché, non era alla pagina giusta ma decisamente più avanti. L'ho rimesso alla pagina corretta e poi il libro è tornato a far parte della colonna. Non è ancora il suo momento. Prima o poi lo finirò. Forse.

giovedì 21 agosto 2014

Jane Fonda - Roger Vadim

Come scrivevo la settimana scorsa, in questi giorni sono in Costa Azzurra ed essendo in vacanza anche il blog è a riposo. Mi capita di dedicare qualche minuto alla lettura del libro che con lentezza mi accompagna questa estate, Viaggio in America di Oriana Fallaci, e trovo qua e là qualche perla fashion come a proposito del matrimonio di Jane Fonda con Roger Vadim a cui la stessa Fallaci partecipò. "... e la cerimonia fu celebrata alle cinque del poneriggio, il 14 agosto, nella stanza 2007 dell'Hotel Dunes: Jane Fonda in un tailleur di Chanel e Vadim in un completo grigio e maglietta."

domenica 3 agosto 2014

La prossima volta ci vengo col mio pigiama di Pucci

www.inmondadori.it

In questi giorni sto leggendo Viaggio in America di Oriana Fallaci. E a pagina 50 leggo: “Arthur è il club alla moda di New York. Si trova al 154 della Cinquantaquattresima East e non ci si va mai prima di mezzanotte, non se ne esce mai prima delle tre del mattino. DA Arthur si beve si mangia si balla e non ci si veste mai in modo formale: sere fa Lauren Bacall ci andò vestita di nero, con i gioielli, e usci dicendo la prossima volta ci vengo col mio pigiama di Pucci. Vi trionfano infatti i pantaloni – pigiama, gli stivali Courrèges , i vestiti pop art: a New York quest’estate (1965) ci si veste così, non si può più andare in un posto vestite in un modo decente, con l’abito nero e i gioielli”.

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