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venerdì 26 dicembre 2014

Amanti e Regine

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«Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de’ Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nell’affascinante libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica». (Natalia Aspesi)

sabato 20 dicembre 2014

"Viaggio in America", Oriana Fallaci. Secondo tempo

Lo scorso agosto ho iniziato a leggere Viaggio in America di Oriana Fallaci, come mi pare poi di aver scritto in un vecchio post. Ad oggi ammetto che la mia lettura risulta incompiuta! Lo riprendo e lo abbandono in continuazione. Un po' come fosse un'altalena.
Mi è capitato fra me mani proprio questa sera mentre ero alla ricerca di un nuovo libro dopo aver terminato quello della Bignardi nei giorni scorsi. Ho infatti il brutto vizio da anni di impilare a modo di colonna i libri che ho intenzione di leggere vicino al letto; una colonna che ora però sta arrivando ad un'altezza già considerevole!
L'ho sfogliato e il segnalibro, non so il perché, non era alla pagina giusta ma decisamente più avanti. L'ho rimesso alla pagina corretta e poi il libro è tornato a far parte della colonna. Non è ancora il suo momento. Prima o poi lo finirò. Forse.

domenica 13 luglio 2014

GIRARD-PERREGAUX COME MARCO POLO

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Girard-Perregaux, la Manifattura svizzera di lusso, annuncia l’inaugurazione della Mostra Imagine Japan al Museo Etnografico di Neuchâtel (MEN) nella città di Neuchâtel, Svizzera. La parte introduttiva di questa mostra curata dal MEN è stata inaugurata il 6 febbraio 2014, una data significativa in quanto coincide con la commemorazione ufficiale del 150° anniversario del primo Trattato di Amicizia e Commercio tra la Svizzera ed il Giappone.
Gli orologi da tasca presentati nello spazio espositivo del museo furono esportati in Giappone da François Perregaux che vi si recò a metà del XIX secolo, introducendo gli orologi svizzeri nella “terra del Sol Levante”. Di proprietà del museo Girard-Perregaux, questi segnatempo sono una testimonianza preziosa del legame che da oltre un secolo e mezzo lega la Manifattura svizzera di La Chaux-de-Fonds all’arcipelago giapponese.
Nel tempio di Choji ad Edo (Tokyo) fu firmato un Trattato di Amicizia e Commercio tra una delegazione svizzera ed i rappresentanti del governo imperiale giapponese. Questa eccezionale base economica tra la Svizzera ed il Giappone, un accordo bilaterale, fu un enorme successo diplomatico ed economico, e permise alle manifatture svizzere di importare ufficialmente i propri prodotti in Giappone.
L’uomo a cui fu affidata la negoziazione di questo accordo del governo svizzero fu Aimé Humbert (1819-1900), anch’egli nativo di La Chaux-de-Fonds, che fu designato per essere il “Delegato Straordinario e Ministro Plenipotenziario della Confederazione Svizzera in Giappone”. Arrivato nell’arcipelago ad aprile 1863, Humbert dovette poi attendere quasi un anno prima che le autorità giapponesi acconsentissero ad incontrarlo. Sfruttò questo tempo per visitare il paese, prendendo nota e collezionando testimonianze, dipinti, stampe, fotografie, ecc, che avrebbero costituito la base per il libro sul Giappone che aveva già deciso di pubblicare.
Humbert fu uno dei primi residenti in Giappone della comunità francofona ed il Giappone lo accolse insieme ad altri suoi compagni svizzeri – tra questi, l’orologiaio François Perregaux.
Nato nel 1834, François Perregaux fu subito immerso nel mondo dell’orologeria dalla propria famiglia, importanti commercianti di orologi della città limitrofa di Le Locle. François Perregaux, il fratello di Marie Perregaux che con il marito Constant Girard fondò la società che ancor oggi porta i loro due cognomi, fu delegato dall’associazione di orologiai – l’Union Horlogère – di creare un ponte di esportazione. Partì per l’Asia nel 1859 ed aprì un negozio a Yokohama nel 1860, diventando il primo commerciante di orologi svizzeri a stabilirsi nella terra del Sol Levante, pochi anni prima della firma del Trattato di Amicizia e Commercio di cui sopra. Nel 1865, il commerciante di Le Locle fondò a Yokohama la società F. Perregaux & Co. e fu distributore ufficiale della Girard-Perregaux fino alla propria morte nel 1877.
Iniziata prima ancora del loro incontro in Giappone, la corrispondenza tra i due uomini proseguì dopo la partenza di Humber. Il diplomatico chiese al commerciante di orologi di tenerlo informato sugli accadimenti sull’arcipelago. Inoltre, poiché stava già lavorando al proprio libro sul Giappone, Humbert invitò Perregaux a mandargli qualunque storia o racconto riguardante le leggende o la storia del paese che potessero essere aggiunti al materiale già raccolto durante la sua permanenza. Come dimostrato dalle lettere conservate negli Archivi di Stato a Neuchatel, Humbert invitò Perregaux ad incontrare fotografi a Yokohama in modo da selezionare fotografie significative. In tal modo, gli inviati di Girard-Perregaux sulle lontane rive dell’Oceano Indiano contribuirono alla preparazione del famoso lavoro di Aimé Humbert. Pubblicato in due volumi da Hachette a Parigi, Le Japon Illustré apparse nel 1870 ed ebbe subito un grande impatto nel mondo occidentale.
Nato dalla Collezione di Storia Naturale di proprietà del Generale Charles-Daniel de Meuron e da lui donato alla Città di Neuchâtel nel 1795, il MEN si insediò nella villa lasciata in eredità da James-Ferdinand de Pury e venne inaugurata ufficialmente nel 1904. La collezione oggi consiste in circa 50.000 oggetti provenienti da diverse parti del mondo. Riconosciuto a livello internazionale per l’alta qualità delle proprie esposizioni itineranti, il MEN offre ai propri visitatori mostre a tema legate ad eventi di attualità o riguardanti il funzionamento delle società umane. www.men.ch
Il MEN preserva nei propri archivi una eccezionale collezione di immagini sul Giappone degli anni 1860, comprendente 2.500 oggetti (fotografie, stampe, disegni e pitture) raccolte dal viaggiatore Aimé Humbert ed un approfondimento del lavoro di preparazione ed illustrazione della sua opera Le Japon Illustré, pubblicato nel 1870 a Parigi dalla casa editrice Hachette. Dopo un esaustivo lavoro di ricerca, digitalizzazione, restauro ed identificazione, parte di questa esclusiva collezione è stata presentata al pubblico del MEN per una mostra organizzata per festeggiare il 150° anniversario della firma del Trattato di Amicizia e Commercio tra la Svizzera e il Giappone.
Girard-Perregaux è una Manifattura Svizzera di Alta Orologeria che affonda le proprie radici nel 1791. La storia della Marca è caratterizzata da orologi leggendari che sono un connubio tra design elegante e tecnologia all’avanguardia, quale il rinomato Tourbillon con Tre Ponti d’Oro presentato da Constant Girard-Perregaux nel 1889 all’Esposizione Universale di Parigi e premiato con una medaglia d’oro. Con più di 80 brevetti registrati, Girard-Perregaux è dedita allo sviluppo e alla creazione di Alta Orologeria ed è uno dei pochi marchi di orologeria ad unire la perizia del design e della manifattura sotto lo stesso tetto - compreso la realizzazione del "cuore" dell'orologio, il meccanismo. Nel 2013, Girard-Perregaux ha ricevuto numerosi premi per il suo pionieristico orologio Constant Escapment L.M, compreso il più prestigioso: l'Aiguille d’Or del Grand Prix d’Horlogerie di Ginevra. Girard-Perregaux è parte del Gruppo Kering, un leader internazionale nel campo dell’abbigliamento e degli accessori che raggruppa un insieme di autorevoli brand di Lusso, Sport & Lifestyle.

giovedì 22 maggio 2014

L’amore di Jeanne: la storia del logo di Lanvin

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E se la vera storia della Maison Lanvin fosse stata davanti ai nostri occhi negli ultimi 125 anni?
Nel 1889 Jeanne Lanvin arrivò allo storico indirizzo che diventerà quello della sua casa di moda, l'angolo tra rue Boissy d'Anglas e Rue du Faubourg Saint – Honoré.
Nel 1897 nacque Marguerite, figlia unica di Jeanne e sua personale fonte d’ispirazione e musa. "E’ stato per stupire sua figlia che ha entusiasmato il mondo con le sue creazioni", ha scritto Louise de Vilmorin parlando del rapporto unico tra Jeanne e Marguerite. L'amore incondizionato di una madre, ne ha galvanizzato la creatività.
Era moda o amore? La gioia della maternità suggerì all’imprenditrice un nuovo business: l’abbigliamento per bambini. Pensando a Marguerite, Jeanne creò uno spettacolare guardaroba. I clienti della boutique e le madri delle bambine che frequentavano la stessa scuola privata di Marguerite, iniziarono a chiedere a Jeanne di realizzare gli stessi affascinanti abiti per le proprie figlie.
Nel 1907, Jeanne e Marguerite parteciparono a un ballo in maschera. Ricordo della serata è una famosa fotografia che immortala madre e figlia in abito da sera con cappello-tiara abbinato, quello di Jeanne era decorato con una piuma arricciata.
Le clienti continuavano a ordinare capi per le proprie figlie, così nel 1908, Jeanne aprì un reparto bambino al quale, l’anno successivo, seguì quello per ragazze e giovani donne. Lanvin aderì al “Syndicat de la Couture” e divenne ufficialmente membro del mondo molto esclusivo delle case d’alta moda.
Lo stile di Lanvin è evoluto seguendo la vita di Marguerite, da bambina a donna.
La designer ebbe l'idea di utilizzare un’immagine per rappresentare la sua casa di moda – una rivoluzione per l'epoca visto che gli stilisti firmavano le proprie collezioni con il loro nome o “griffe”.
Nel 1923, il rinomato illustratore, decoratore e costumista Paul Iribe utilizzò il movimento
circolare della foto del 1907, stilizzò gli abiti voluminosi suggerendo le movenze di una danza tra madre e figlia.
Rielaborato più avanti da Armand Albert Rateau per la boccetta di profumo Arpège, l’emblema, posto sopra la scritta "Jeanne Lanvin", divenne la rappresentazione finale dell’amore tra Jeanne e sua figlia Marguerite e il logo della Maison.
Quest’immagine continua ad accompagnare le creazioni di Lanvin, ricreando lo spirito e
l'emozione che sono il cuore della casa di moda.

mercoledì 19 marzo 2014

Lanvin svela 125 anni di storia attraverso il web‏


LANVIN, la più antica casa di moda francese fondata da Jeanne Lanvin nel 1889, celebra quest’anno il suo 125° anniversario e, per l’occasione, ripercorre l'affascinante storia della Maison e della sua fondatrice.
Il sito del brand - www.lanvin.com - accoglie una nuova sezione intitolata “LANVIN HISTORY” - http://125ans.lanvin.com. Grazie all’uso di una nuova tecnologia, HTML5, specifica per questa sezione e studiata per massimizzare l'esperienza visiva degli utenti, il visitatore potrà esplorare esclusivi contenuti anche su cellulare e tablet.
Lanvin svela, per la prima volta, foto d’archivio, video e filmati autentici e acquerelli unici ed originali di Jeanne Lanvin che raccontano 125 anni di design.
Ogni giovedì, nuovi contenuti saranno postati sulla timeline del sito 125ans.lanvin.com. Questo regalerà a visitatori la possibilità di esplorare, on-line, l’universo Lanvin. Inoltre, alcune sezioni dedicate ai codici della Maison sono in evidenza sulla timeline: the story of the logo, the Lanvin blue, Lanvin Decoration, the “robe de style”…
Lanvin vuole celebrare il suo anniversario ogni settimana, durante tutto il 2014. Tre nuove sezioni, rispettivamente dedicate a Jeanne Lanvin, Alber Elbaz e Lucas Ossendrijver, saranno online a metà maggio, quando la timeline raggiungerà l'anno 2014. Lanvin, ogni giovedì, porterà avanti le sue comunicazioni anche sui social media - Facebook, Twitter e Instagram - e, ogni mese , la Maison pubblicherà su Pinterest una nuova scheda illustrando uno dei suoi codici iconici.
 
Stay tuned!