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domenica 8 settembre 2019

Dialogues, Architecture Interiors Design


Locatelli Partners
Dialogues
Architecture Interiors Design
Book Design: Karl Kolbitz
Autori: Magdalena Barile, Deborah Berke, Rossella Bertolazzi, Lee Marshall, Ingo Maurer
Editore: Rizzoli International

32 progetti più un’intera parte dedicata al design, dalla seconda metà degli anni ’90 ad oggi, raccontano con immagini e parole lo spirito che anima la creazione e la costante ricerca di verità e bellezza che contraddistingue il lavoro di Locatelli Partners.
I dialoghi sono la chiave di lettura fondamentale per chi immagina nuovi mondi: progettare nello spazio significa creare relazioni che sono sempre in divenire. La relazione dinamica con la committenza genera nuovi dialoghi fra persone e spazi, materiali e tempo, arte e sogno, in un continuo confronto fra tradizione e contemporaneità. La mano sapiente ed eclettica di Locatelli Partners riesce a passare con disinvoltura da interventi delicati in luoghi storici, come nel caso della chiesa di San Paolo in Converso o del restauro filologico dell’abitazione alla Torre Velasca, alla creazione di nuove realtà come la Casa 3D, vero manifesto di un nuovo modo di concepire l’architettura.
Dice Massimiliano Locatelli: “Siamo figli di Le Corbusier, del razionalismo e della cultura milanese.” Fra i concetti cardine del modus operandi dello Studio c’è la concezione di una progettualità totale e la viva e feconda collaborazione con gli artisti. Lo Studio è erede e riformatore dello spirito della sua città, Milano, dove è nato il design italiano che si esporta nel mondo per quell’idea di una bellezza sobria da scoprire dietro e dentro a un rigore.
Un volume ricco e prezioso che Karl Kolbitz ha elegantemente orchestrato con una sapiente cura per il dettaglio e che consente diversi livelli di fruizione, da una lettura lineare a una lettura più specialistica, rapsodica, che si concentra sulle immagini e sulle specifiche dei progetti.

Massimiliano Locatelli studia architettura al Politecnico di Milano e consegue il PhD con Kenneth Frampton presso la Columbia University di New York. Nel 1993 fonda CLS Architetti a Milano con Giovanna Cornelio, Annamaria Scevola e Davide Agrati. A partire dal dicembre 2018 lo studio prende il nome di Locatelli Partners.
Massimiliano Locatelli sviluppa molti progetti nei più svariati contesti: abitazioni private, showroom, negozi, mostre ed edifici di nuova costruzione. Si dedica anche al design di interni, spesso su misura.
Vince inoltre svariati concorsi. Tra questi spicca quello indetto dalla Municipalità di Milano per il restauro e ridisegno funzionale del complesso storico di piazza XXV Aprile, Milano. Partecipa inoltre Metamorph nella sezione della IX Biennale di Architettura di Venezia intitolata Notizie dall’interno e viene invitato a prendere parte alla mostra Il paesaggio mobile del nuovo design italiano al Museo della Triennale, Milano.
Nel dicembre 2016 è ambasciatore della House of Today Design Exhibition di Beirut. Massimiliano Locatelli cura l’immagine coordinata dei suoi clienti nel settore della moda, spaziando dagli uffici agli showroom, dai negozi alle sfilate.
I suoi progetti di nuovi edifici includono la costruzione, a Milano, della Galleria Lia Rumma, un edificio residenziale, un asilo per l’infanzia e il Nilufar Depot, oltre allo stabilimento di Onward Luxury Group, presentato al padiglione italiano della XIII Biennale di Architettura di Venezia. Al momento è impegnato nella riconversione di una fabbrica tessile in Piemonte.
Un’altra parte importante del suo lavoro consiste nella progettazione di residenze private - ville, townhouse, hotels particuliers, appartamenti e abitazioni storiche. In questo contesto unisce restauro e costruzione ex novo. Ne sono un esempio un attico su due livelli in Vietnam, una townhouse a New York, un hotel particulier a Parigi e un edificio residenziale a Mumbai.
Durante gli ultimi anni Massimiliano Locatelli ha sviluppato progetti per ristoranti alla Villa Reale di Monza, a Las Vegas, per lo chef Wolfgang Puck e un hotel de charme in Asia.
Con Locatelli Partners, Massimiliano Locatelli ha creato Converso, uno spazio espositivo dedicato alle arti del nostro tempo e ospitato all’interno della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, Milano.
Dal 2012 sviluppa una collezione di design e nel 2015 lancia Untitled Homeware, un progetto di articoli per la tavola, unendo la sua visione contemporanea dell’architettura e la sua ispirazione dalla tradizione.
Nel 2018 ottiene il premio Best Sustainability con il progetto 3D Housing 05, una casa 3D realizzata in occasione della Milano Design Week.

sabato 4 luglio 2015

Dornbracht @432 Park Avenue: lussuosi appartamenti sui tetti di New York‏

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432 Park Avenue a New York City è un edificio straordinario: con un’altezza di 426 metri la nuova struttura residenziale, la cui inaugurazione è prevista in estate, è uno dei grattacieli più alti del mondo. Ma 432 Park Avenue non offre solo il migliore panorama della megametropoli, ma anche 104 appartamenti di lusso con dotazioni che soddisfano i requisiti più sofisticati: per bagni e cucine luminosissimi i progettisti hanno optato per le rubinetterie dal design raffinato della serie Tara di Dornbracht.

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432 Park Avenue è il progetto più recente e sino ad oggi il più spettacolare della società immobiliare Harry Macklowe. Con i suoi 96 piani, lo slanciato edificio progettato dallo Studio di architetti SLCW Architects e Rafael Viñoly ha dato un nuovo profilo alla skyline di New York. Non a caso 432 Park Avenue viene definito anche come la “nuova icona” metropolitana.

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96 piani di lusso: 432 Park Avenue Una visione ed uno stile di vita completamente nuovi attendono i futuri residenti sopra le nuvole, grazie a enormi finestre (tre metri per tre) e dotazioni che soddisfano qualsiasi desiderio. Ogni elemento è stato selezionato dalla designer Deborah Berke tenendo conto delle peculiari caratteristiche architettoniche. Anche in bagno niente è stato lasciato al caso: dalla vasca da bagno dal montaggio isolato si gode un panorama mozzafiato, attorniati da raffinati marmi e un design essenziale. L’ambientazione coniuga modernità ed eleganza senza tempo, trasponendo in tal modo la vocazione iconica dell’edificio anche negli interni.

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Dotazione esclusiva in bagno e in cucina: Tara di Dornbracht Per le rubinetterie è stata scelta Tara di Dornbracht, considerata un’icona. La sua forma essenziale e bilanciata ne fa un ambito e copiato oggetto di design in tutto il mondo. Nella sua sobria perfezione Tara è molto discreta nell’architettura del bagno, ma è anche una dichiarazione estetica. Lo stesso vale per le dotazioni sofisticate delle cucine, dove la rubinetteria di Dornbracht, con il suo elegante design e dotata di doccetta separata, completa con stile gli esclusivi interni.

martedì 30 giugno 2015

Gruppo Armani e Smart Hero Group annunciano la partnership per il progetto Smart Hero-Central Park Plaza Residences a Pechino‏

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Il Gruppo Armani annuncia la nuova partnership tra Armani/Casa Interior Design Studio e Smart Hero Group per la realizzazione di un importante progetto immobiliare a Pechino. Il progetto prevede la realizzazione di unità residenziali di lusso, spazi comuni e amenities all’interno di quello che, nel 2014, è stato definito dal Ministero della Cultura cinese insieme a illustri esperti di architettura, uno dei ‘10 edifici contemporanei più rappresentativi della Cina’: il complesso residenziale Smart Hero-Central Park Plaza.
Smart Hero-Central Park Plaza è situato all’interno del CBD (Central Business District) di Pechino, di fronte all’ingresso sud del Chaoyang Park, il più grande parco urbano del continente asiatico, ed è destinato a diventare il complesso edilizio “green” più importante della Cina. Il progetto si inserisce nella strategia a lungo termine di Smart Hero Group che prevede lo sviluppo di unità residenziali che offrano un'esperienza unica al cliente. La struttura è stata disegnata dall’Arch. Ma Yansong, esperto riconosciuto a livello internazionale in materia di progettazione architettonica.
Il progetto di Smart Hero Group e Ma Yansong è emblema nel dinamismo culturale ed economico che contraddistingue la Cina del ventunesimo secolo, esempio dell’integrazione tra l’innovativa cultura contemporanea cinese e l’estetica inconfondibile di carattere internazionale di Giorgio Armani. Secondo Zhang Xi, chairman di Smart Hero Group, Central Park Plaza racchiude in sé una singolare fusione di design occidentale e filosofia orientale.

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Fondamentale l'aspetto ecologico della struttura che rispecchia la filosofia cinese dell’’Unità tra Uomo e Natura’ e pone particolare attenzione all’integrazione nell'ambiente del Chaoyang Park, che comprende un bellissimo lago. Il progetto rivela un approccio di tipo 'paesaggistico', con evidenti richiami a cime, pendii, montagne e crinali. Fondendosi splendidamente con il vicino parco e il suo ambiente naturale, il nuovo edificio sarà un punto di riferimento per il futuro, modello di uno stile di vita che integra natura, salute e cultura nella città di Pechino.
Il progetto Smart Hero-Central Park Plaza ‘Nature and Man in One’ è stato definito una “pietra miliare della Cina” e ha ottenuto il riconoscimento di “Campione di vendite del mercato pechinese nel 2014” grazie al riscontro estremamente positivo ricevuto al suo debutto al pubblico.
Giorgio Armani ha dichiarato: “Sono molto lieto di collaborare allo sviluppo di questo nuovo complesso a Pechino, una delle metropoli moderne più emozionanti del mondo. Il concetto cinese di “Unione tra Natura e Uomo” si adatta perfettamente alla filosofia estetica che ho sviluppato per Armani/Casa, che aspira costantemente a creare un senso di armonia all’interno degli spazi abitativi rispettando il contesto naturale in cui si inseriscono. Abbinare con gusto e buon senso un’estetica creata dall’uomo a materiali e forme naturali è, per me, una forma di autentico lusso contemporaneo.”
‘Sono molto onorato di poter collaborare con Giorgio Armani, leader mondiale nella moda. Siamo certi che questo importante progetto a Pechino, capitale della Cina, sarà una tappa importante per lo sviluppo commerciale del nostro gruppo, diventerà un punto di riferimento per il mercato immobiliare del paese e sarà oggetto di attenzione a livello internazionale.’, ha dichiarato Zhang Xi.
Il completamento del progetto è previsto entro la fine del 2017.

giovedì 18 giugno 2015

BOTTEGA VENETA RENDE OMAGGIO ALL’ARCHITETTONICA MODERNISTA GIAPPONESE: HOTEL OKURA TOKYO

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Bottega Veneta anuncia una nuova fase dell’iniziativa dedicata a sostenere l’architettura modernista giapponese. Il 18 giugno è stato pubblicato sul sito web del brand un tributo all’ Hotel Okura Tokyo, considerato uno fra i più esclusivi esempi fra gli edifici ancora esistenti di questo movimento architettonico. Questa costruzione iconica del 1962 è frutto di una collaborazione creativa tra il visionario proprietario Kishichiro Okura, l’architetto Yoshiro Taniguchi ed esponenti di vari settori del più raffinato artigianato giapponese; è tuttavia in pericolo a causa di un progetto di ricostruzione che dovrebbe iniziare nei prossimi mesi.


Tomas Maier, Direttore Creativo di Bottega Veneta da sempre appassionato di architettura, ha invitato i maggiori architetti, designer e artisti a unirsi a lui in questo tributo. L’architetto Toshiko Mori, il designer Marc Newson e l’artista Hiroshi Sugimoto sono alcuni dei sostenitori che hanno offerto le loro testimonianze personali per rendere omaggio a questo gioiello modernista. In una serie di video esprimono il loro rispetto e la loro ammirazione per questo splendido spazio che ha arricchito negli anni la storia dell’architettura e della cultura.
Un programma digitale internazionale, che comprende le reti di Bottega Veneta sui social media, offrirà la possibilità di partecipare a un tributo collettivo, condividendo la propria ammirazione per l’ Hotel Okura Tokyo, uno degli esempi più significativi di architettura modernista giapponese. La campagna già avviata su Instragram per invitare i visitatori dell’albergo a condividere le proprie esperienze con l’hashtag #MyMomentatOkura sarà prolungata. Alcune fotografie, selezionate tra quelle pubblicate, saranno poi trasformate in illustrazioni in onore dell’ Hotel Okura Tokyo per condividerne ulteriormente il ricordo.

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Bottega Veneta ha lanciato nel novembre 2014 la prima fase di questa iniziativa in onore dell’architettura modernista giapponese celebrandone l’irripetibile eredità. Tomas Maier è venuto a sapere del rischio di distruzione dell’ Hotel Okura Tokyo e ha deciso di contribuire alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa icona del modernismo. Bottega Veneta ha collaborato con Casa BRUTUS, la più prestigiosa rivista lifestyle del Giappone, a un numero speciale dedicato a questo movimento architettonico; ha anche sponsorizzato un simposio presso il Museo dell’arte contemporanea del XXI secolo di Kanazawa, dove un gruppo di importanti architetti ha discusso degli edifici in pericolo.
L’Hotel Okura è frutto di una straordinaria collaborazione creativa”, commenta Tomas Maier. “Un proprietario visionario, un grande architetto e degli artigiani-artisti sono riusciti insieme a portare questo edificio a un livello eccezionale. Rendendo omaggio a questa collaborazione, la nostra speranza è che la bellezza senza tempo di questo edificio possa essere apprezzata dalle generazioni future.
L’iniziativa esprime l’impegno di Bottega Veneta verso la cultura e l’arte, e verso il concetto di collaborazione creativa tra design e artigianalità che è parte fondamentale della storia del brand.

domenica 7 giugno 2015

Giorgio Armani sostiene il FAI per la creazione di un grande padiglione vetrato che ricopre l'originario campo da tennis di Villa Necchi Campiglio a Milano‏

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Giorgio Armani è di nuovo in prima fila nel sostenere i progetti del FAI - Fondo Ambiente Italiano. Dopo essere stato dal 2008 tra i maggiori sponsor del restauro di Villa Necchi Campiglio permettendone l’apertura al pubblico come casa-museo, lo stilista dà ora il suo fondamentale contributo per la creazione della nuova elegante struttura in ferro e vetro che ricopre l’originario campo da tennis di Villa Necchi Campiglio, nato contestualmente alla villa tra il 1932 e il 1935.

Sono rimasto fin da subito affascinato dalla ricchezza artistica e culturale espressa in ogni dettaglio di Villa Necchi Campiglio, un edificio che riflette uno stile di vita raffinato e mondano, ma anche intensamente milanese. È per questo motivo che ho deciso con entusiasmo di dare un ulteriore contributo per il restauro e la tutela del campo da tennis della Villa. Sono trascorsi molti anni dal mio primo incontro con il FAI e ancora condividiamo progetti e passioni per tutelare le meravigliose opere dell’ingegno umano”, ha dichiarato Giorgio Armani.

Villa Necchi Campiglio è una costruzione splendida in stile razionalista, realizzata da Piero Portaluppi tra il 1932 e il 1935 per Angelo Campiglio e le sorelle Necchi. La villa, lasciata in eredità al FAI, è stata trasformata in museo cittadino nel 2008.

mercoledì 8 aprile 2015

ROBERTO BACIOCCHI & ASSOCIATI e MIART 2015‏

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Prosegue con successo la collaborazione tra lo STUDIO DI ARCHITETTURA BACIOCCHI e la galleria di design storico e contemporaneo NERO di Arezzo.
Dopo la presentazione dei progetti Wardrobe 01 e 02 (www.nero-design.it) allo scorso appuntamento della manifestazione milanese, l’Architetto Roberto Baciocchi, per questa edizione di Miart 2015, che si terrà a Milano dal 10 al 12 aprile, presenta una serie di oggetti domestici di uso comune reinterpretati in tema luxury e una nuova seduta dal design futuristico.
Un allestimento dal forte impatto visivo con una selezione di importante e raro design storico, curata da Michele Seppia, sarà il giusto contenitore per la ricerca innovativa su forme e materiali con cui l'architetto ROBERTO BACIOCCHI da sempre si misura.
Roberto Baciocchi è uno dei capiscuola a livello internazionale dell’interpretazione architettonica di spazi e ambienti commerciali nel settore del lusso. La sua opera, riconosciuta e riconoscibile a livello mondiale, è caratterizzata dall’innovazione – nel rispetto dei canoni e del DNA dei marchi a cui fa riferimento – e dall’attenzione e rispetto nel contesto storico, architettonico e sociale degli ambienti, edifici e paesi nei quali cura l’intervento. Attratto dall’estetica intesa come espressione culturale, in un momento storico di profondi mutamenti della società e del costume, Roberto Baciocchi ha saputo cogliere come la moda, che nell’Italia degli anni ’70 era in pieno sviluppo, stesse diventando un vero e proprio fenomeno, e non un corollario, di un mondo che stava cambiando i suoi codici di riferimento.
L’impegno professionale di Roberto Baciocchi non è però circoscritto ai soli spazi commerciali: una importante parte dell’attività dello studio – con sede ad Arezzo e composto da sei soci e 60 collaboratori tra tecnici e designer – è dedicata anche all’architettura industriale e residenziale, all’architettura di hotel di lusso e al restauro di importanti dimore storiche, in collaborazione con le Sovraintendenze ai Beni Culturali, Architettonici e Paesaggistici.



venerdì 3 aprile 2015

C&P ARCHITETTI | Sun68 new stores‏!

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Alla realizzazione dei primi negozi, inaugurati tra il 2009 e il 2011,fanno ora seguito l'’apertura di nuovi punti vendita in Italia.
Per i primi negozi si era pensato ad un’immagine architettonica unica, riconoscibile, fortemente aderente alle condizioni dello spazio da trasformare: condizioni lette e messe all’evidenza da un disegno capace non solo di rivelarle, ma anche di risaltarne l’essenziale natura, materica o strutturale. Adesso, invece, la richiesta è di spazi flessibili e potenzialmente mutevoli: l’idea è di realizzare negozi facilmente adattabili ai necessari cambiamenti e quindi installabili in tempi brevi.
L'obiettivo non è di disegnare un rigido “format” ripetibile nelle diverse condizioni, ma di definire una modalità di allestimento fondata su due livelli separati di intervento.
Il primo livello della progettazione riguarda l'involucro esistente dei locali, mentre il secondo definisce gli "elementi di arredo"per il funzionamento del negozio.
L'intervento sull'involucro prevede, se possibile, la “pulizia profonda” delle superfici esistenti, nel tentativo di riportare alla luce muri antichi, pavimenti originali o altri elementi storici (sono questi i casi di Brescia e Verona).
Un'altra strategia ha l’obiettivo di trasformare l'involucro interno in un ambiente neutro e monocromatico che mantiene a vista tutti gli elementi "trovati", come semplici pignatte di solaio rotte, rattoppi casuali di murature o condutture di scarico a vista, come nello Store di Padova.
Quando non vi sono le condizioni per valorizzare elementi pre-esistenti, si procede con la realizzazione di una “scatola-contenitore”completamente nuova, che si sovrappone al pavimento e alle pareti. L'inserimento di questa nuova scatola all'interno degli ambienti esistenti diviene lo sfondo sul quale si appoggiano le strutture espositive e contenitive del negozio (è questo il caso di Bergamo).
Il secondo livello prevede la progettazione degli elementi espositivi: cassa, camerini e altri accessori necessari al funzionamento del negozio - attraverso l'uso di pochi materiali base, quali: il truciolare, il ferro cerato, lo specchio e il plexiglass. Il processo di mescolamento dei diversi materiali permette la costruzione di un’immagine che, pur variando ogni volta, riesce a mantenere una sequenzialità e una coerenza figurativa riconoscibile e personalizzata.
Il recupero dell'involucro dona allo spazio un carattere di stabilità e durevolezza, mentre gli elementi più leggeri e temporanei dei mobili esaltano il prodotto, contribuendo alla valorizzazione del carattere architettonico degli spazi.
 
C&P Architetti  Luca Cuzzolin + Elena Pedrina
Piazza A. Rizzo, 4
30027, San Donà di Piave, Venezia, ITALIA

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sabato 13 dicembre 2014

Hexx by Diesel Living with FOSCARINI: nuova lampada da tavolo in lamiera forata‏

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Dalla forma industriale del bullone, agli alveari delle api in natura, l’esagono rappresenta una forma perfetta, capace di dare vita a infinite composizioni a partire da un unico poligono. La lampada da tavolo Hexx nasce dall’unione di due diversi prismi esagonali realizzati in lamiera forata - chiaro richiamo al linguaggio industriale – e sovrapposti in modo che i retini dei due elementi non coincidano.
Questa semplice idea determina un effetto ottico – chiamato “effetto moiré – che genera un affascinante gioco luminoso. Immaginata dal Diesel Creative Team e realizzata da Foscarini, Hexx è dotata di due sorgenti luminose e di doppia accensione, per atmosfere diverse e mutevoli.
La fonte superiore è diretta verso l’alto ed offre una luce funzionale che illumina per riflessione, mentre quella inferiore genera una magica atmosfera luminosa, disegnando giochi di luce sul piano di appoggio e sulle pareti. Due anche le finiture disponibili: nera, minimalista e grafica, oppure verde con un richiamo all’ossidazione del rame e dunque a un linguaggio contemporaneamente naturale e industriale.

mercoledì 19 novembre 2014

FUCINA Metal Art & Design - pezzi d'autore in uno speciale allestimento‏

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Uno speciale allestimento in un vecchio, affascinante opificio nella Brianza lecchese: protagonisti gli arredi – principalmente in metallo, spesso arricchito e reinterpretato con contaminazioni di materiali molto diversi tra loro – realizzati da Fucina Metal Art & Design.
Forme, materiali, lavorazioni e trattamenti inediti per oggetti che spaziano dal pezzo unico, personalizzato e su richiesta, all’edizione limitata fino a produzioni più seriali, hanno animato lo spazio, un quadrato di sei metri per sei che conserva i caratteri tipici dei laboratori artigianali tessili, molto diffusi in questa zona.
La progettazione dello spazio, firmata dall’architetto Sergio Fumagalli, ha giocato sul rapporto fra la natura dell’involucro ed il carattere del materiale esposto.
I pezzi in mostra, frutto di una capacità creativa espressione di un artigianato inteso come possibile campo sperimentale, dialogano con la matericità dei muri, l’essenzialità della perlinatura del controsoffitto che asseconda il disegno delle capriatelle di copertura, il disegno antico e grezzo dei serramenti in ferro. “Ci è sembrato interessante ricreare, dentro a questo micro paesaggio di architettura industriale, una serie di ambienti del nostro lavoro”, spiega l’architetto, “dove il saper pensare l’architettura si coniuga con il saper fare il prodotto artigianale”.
I materiali introdotti nell’allestimento, che fanno da supporto ai pezzi esposti, sono solo due e fungono da elementi ordinatori del piccolo spazio quadro.
La pavimentazione in OSB naturale è disegnata con una griglia fatta di linee intersecanti in piatti di ferro crudo che definiscono gli ambiti e le giaciture, assecondando la modularità delle librerie e dei banconi. I pannelli divisori sono in teli appesi di acciaio inox a maglia rettangolare e creano ambienti dedicati: animati da credenze e basi distorte, supportano illustrazioni che rimandano al mondo dell’architettura.
La costruzione di manufatti di alto profilo qualitativo, che si serve di un’accurata manualità supportata da innovazione tecnologica, impiega materiali che sono prevalentemente metalli, a volte traforati, a volte trattati con particolari finiture che sperimentano l’applicazione di resine metalliche e siliconiche, ossidazioni e trattamenti con acidi. L’incidenza della luce naturale su superfici accartocciate e lucidate crea effetti di vibrazione particolari e affascinanti. I metalli si combinano poi con altri materiali, come bambù, osb, pietra, tessuto.
Il disegno delle librerie, della mono-piantana e del banco di lavoro, che costituiscono un sistema versatile e modulabile con una matrice che permette infinite combinazioni, traccia un percorso che corre tra tradizione e contemporaneo.
Protagonisti dell’allestimento sono le collezioni PLUS (Libreria, Mono e Bancone), DISTORSIONI (con il coffee table STRUCK SIDE, la credenza TACTUS e lo Sculpture Wall) e BLACKSMITH'S FURNITURE (con armadi, sgabelli, consolle e tavolo).

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venerdì 17 ottobre 2014

Un interno contemporaneo per la nuova boutique Peserico di Roma in Campo Marzio

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I colori chiari e la semplicità compositiva caratterizzano lo spazio del nuovo flagship store Peserico. Il marmo bianco di Asiago, la quercia naturale e il ferro cerato sono i materiali impiegati per la ristrutturazione dei nuovi ambienti al piano terra di un palazzo del centro storico di Roma.
Le lastre di marmo impiegato per il pavimento, proseguono sulle pareti laterali con lo stesso ritmo di posa “a correre”, sottolineando la continuità materica del nuovo intervento e divenendo il supporto sopra il quale si posano gli elementi di arredo e i capi delle collezioni.
Lungo la parete di destra, dal lato dell'ingresso, un tubo di ferro percorre l'intera profondità del negozio riflettendo i capi appesi sulla parete di fondo; i due piani sfalsati delle pareti a specchio,collocate nella parte finale del negozio, contengono un camerino di servizio e la scala di accesso al magazzino del soppalco.
Lungo il lato opposto, un basamento in marmo rialzato si prolunga dalla cassa fino alla vetrina fronte-strada come un piano di appoggio per valorizzare i capi e gli oggetti esposti.
Una zona del pavimento, rivestita di tavole di legno naturale, incidendo il marmo, marca la centralità dello spazio del negozio e fa da contrappunto alla lanterna retroilluminata posta nella zona centrale del soffitto.
All'interno dello spazio sono previsti pochi elementi funzionali: la cassa in legno naturale, le mensole in ferro naturale lungo la parete di sinistra (per i capi piegati) un pouf di cuoio e un banco centrale di metallo e vetro extra-chiaro.
L'atmosfera generale della luce è data dalla lanterna in pvc retroilluminata, mentre l'illuminazione puntuale dei capi appesi e piegati avviene attraverso i fari posti nel taglio perimetrale del soffitto.
Un corridoio stretto di specchi si prolunga dalla cassa verso un piccolo salottino retrostante il negozio che accoglie la dressing-room: uno spazio più raccolto e appartato, destinato alla prova dei capi. Le pareti di questo piccolo ambiente sono rivestite in tessuto e specchio, l'elemento centrale girevole di tessuto, funge da separè mobile, mentre il plissè sul soffitto è di metallo forato e retroilluminato.
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Credits:

Progetto: C&P Architetti_Luca Cuzzolin + Elena Pedrina
Collaboratori: Valentina Cendron, Lorenzo Anese

Progetto impianti, controllo costi e sicurezza in cantiere: Enrico Cosmo

Consulenza Amministrativa: Antonello Pironti

Realizzazione: ProgestRe

Arredamento: G&G Arreda - Zanet srl - Savi srl - CSI srl - Macrolux - Acquadesign - Designstore
Render: Gabriel Laghi
Fotografia: Luca Casonato

mercoledì 9 luglio 2014

Il 25hours Bikini Hotel di Berlino sceglie KALDEWEI‏

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Il design hotel 25hours Bikini di Berlino punta sulle innovative soluzioni Kaldewei.
Al’inizio del 2014 la splendida città di Berlino si arricchisce di una nuova struttura icettiva: il gruppo 25hours inaugura, nello storico complesso Bikini, un hotel frmato dallo studio di architettura Aisslinger, noto per le collaborazioni con de Sede, Foscarini e Vitra. Caratterizzato dal design studiato fin nei minimi dettagli, il nuovo hotel si trova tra la frequentata Breitscheidplatz, la Kurfürstendamm e lo Zoo e costituisce un suggestivo ponte tra la grande città pulsante e l‘oasi di verde. Per i bagni delle 22 suite, il team di progettisti ha scelto gli innovativi prodotti Kaldewei. Oltre alle vasche Classic Duo Oval Wide e Conoduo, dotate di rubinetteria elettronica, i bagni del 25hours Bikini di Berlino guardano al futuro grazie al sistema Sound Wave. Non solo la propria musica preferita, ma ogni tipo di file audio può essere riprodotto via Bluetooth, trasformando la vasca in una cassa di risonanza.