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domenica 19 novembre 2017

Un sipario in Alcantara® per il Falstaff di Giuseppe Verdi

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È andata in scena, ieri 15 novembre al Teatro Regio di Torino, la prima di FALSTAFF di Giuseppe Verdi, per la regia di Daniele Abbado.
Sul palco anche Alcantara®, che per l’occasione ha realizzato un prestigioso sipario, composto da diverse texture della collezione interior, contribuendo a valorizzare l’allestimento poetico e senza tempo scelto per la messa in scena dell’opera verdiana.

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“Siamo molto compiaciuti di essere partner del Teatro Regio Torino per il Falstaff, proseguendo quindi la collaborazione con il mondo dell’Opera e dell’arte”, afferma Andrea Boragno, Presidente e CEO di Alcantara.
Il Falstaff è la terza tappa di una collaborazione, quella con il Teatro Regio, iniziata nel 2016 con la realizzazione del sipario in Alcantara® per il Simon Boccanegra, presentato al 44° Hong Kong Arts Festival, e proseguita poi con la produzione di sipario, parte della scenografia e costumi di scena per La bohème che ha inaugurato la Stagione Teatrale torinese 2016 – 2017.

sabato 10 giugno 2017

Il ministero della suprema felicità

Arundhati Roy credit Mayank Austen Soofi 2016 1
Arundhati Roy dialogherà con Elisabetta Rasy
Letture di Laura Marinoni
Mercoledì 14 giugno alle ore 19.00
Teatro Franco Paenti

«Due decenni dopo il celebrato Dio delle piccolo cose, il secondo romanzo di Arundhati Roy, ambizioso e originale, fonde brutalità e tenerezza, risonanza mitica e materia da prima pagina di giornale.»

Il ministero della suprema felicità ci accompagna in un lungo viaggio nel vasto mondo dell’India: dagli angusti quartieri della vecchia Delhi agli scintillanti centri commerciali della nuova metropoli, fino alle valli e alle cime innevate del Kashmir dove la guerra è pace, la pace è guerra e occasionalmente viene dichiarato lo «stato di normalità».
Anjum, nuova incarnazione di Aftab, srotola un consunto tappeto persiano nel cimitero cittadino che ha eletto a propria dimora. Una bambina appare all’improvviso su un marciapiede, poco dopo mezzanotte, in una culla di rifiuti. L’enigmatica S. Tilottama è una presenza forte ma è anche un’assenza amara nelle vite dei tre uomini che l’hanno amata: tra loro Musa, il cui destino è indissolubilmente intrecciato al suo. Dolente storia di sentimenti e insieme vibrante protesta, Il ministero della suprema felicità si snoda tra sussurri e grida, tra lacrime e sorrisi. I suoi eroi, spezzati dalla realtà in cui vivono, si salvano grazie a una cura fatta di gesti d’amore e di speranza. Ed è per questa ragione che, malgrado la loro fragilità, non si arrendono. Questa storia profondamente umana reinventa ciò che un romanzo può fare e può essere, e riafferma ad ogni pagina le doti narrative di Arundhati Roy.

Arundhati Roy è l’autrice del romanzo Il dio delle piccole cose, che ha vinto nel 1997 il Booker Prize ed è stato tradotto in 40 lingue. Da allora ha scritto libri di non fiction: La fine delle illusioni, Guerra è pace, Guida all’impero per la gente comune, L’impero e il vuoto, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette, In marcia con i ribelli, I fantasmi del capitale e Cose che si possono e non si possono dire (con John Cusack). Vive a New Delhi. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.

domenica 21 maggio 2017

Il debutto teatrale di Eva Riccobono in una "piccola follia" teatrale di Andrée Ruth Shammah


Dal 23 al 28 maggio andranno in scena i nuovi spazi della Palazzina dei Bagni Misteriosi. Il luogo ospiterà, con la regia di Andrée Ruth Shammah, vari accadimenti performativi che, lungo un ideale percorso di catarsi sul crinale identitario fra realtà e finzione, coinvolgeranno attivamente il pubblico, nell'incontro con la parola agita, il suono, le ombre, la danza e altre installazioni interattive.

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Nello spazio di libertà creativa rappresentato dalla Palazzina, sul territorio di confine fra le vestigia di quello che era e le prime tracce di quello che sarà, Andrée Ruth Shammah coglie un'occasione unica, ispirata da Eva Riccobono e gli altri attori e artisti coinvolti, per affrontare una ricerca che apre nuovi e molteplici punti di vista, rendendo il pubblico stesso protagonista.


I visitatori verranno accolti e guidati attraverso un percorso poetico alla scoperta del luogo che un tempo ospitava gli spogliatoi, le caldaie e i locali di servizio del Centro Balneare Caimi, e che sta ora per diventare un nuovo spazio di lavoro e creazione al servizio dell'arte e della città, per immaginarne insieme il futuro, provare a sperimentarlo, o anche solo sognarlo.
Ma anche un percorso dentro se stessi, per perdersi e riscoprirsi, seguendo l'istinto e lasciandosi sorprendere.
 
Eva Riccobono con Andrée Ruth Shammah _ph Duilio Piaggesi
 
Le stanza saranno abitate da
Eva Riccobono, Vanessa Korn, Irene Grazioli, Valentina Picello, Loris Fabiani, Francesco Sferrazza Papa, I Duperdu - Marta Maria Marangoni e Fabio Wolf, Elena Gaffuri, Salvatore Costa, Giacomo Rabbi, Giulia Pesenti, Lorenzo Vitalone, Pietro Pirelli, Dario Buccino, Gianni Ferrario, Pilar Bravo, Gianluigi Gherzi, Federica Santambrogio, Benedetta Frigerio, Alessandra Amicarelli, Elena Cerruto, Alfredo Gioventù, Isa Traversi, Matteo Ceccarini, Michele Tadini

sabato 19 settembre 2015

Mikhail Baryshnikov indossa abiti Giorgio Armani per lo spettacolo teatrale 'Letter to a Man'‏

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Prosegue la collaborazione tra Giorgio Armani e il mondo del teatro.  Sono infatti dello stilista alcuni costumi di scena indossati da Mikhail Baryshnikov, protagonista dello spettacolo Letter to a Man di Robert Wilson.  
I capi, della collezione Giorgio Armani, includono uno smoking in crêpe nero, un completo classico scuro e una selezione di camicie bianche e nere. 
Letter to a Man, prende avvio dai Diari scritti nel 1919 da Vaslav Nijinsky e racconta la tragica discesa verso la follia di colui che viene considerato il più grande ballerino e coreografo dello scorso secolo. Lo spettacolo ha debuttato a Spoleto a luglio, ed è ora in scena a Milano al Teatro dell’Arte. Dopo Milano prenderà avvio una grande tournée internazionale, a cura di Change Performing Arts, che toccherà Madrid, Montecarlo, Parigi, New York e Los Angeles.

domenica 22 febbraio 2015

Simonetta realizza i costumi per lo spettacolo teatrale "Lettera di una sconosciuta"‏

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Tutti i costumi di scena sono frutto di sapienza sartoriale” - dicono Roberto Stronati e Cristiana Paesani di Simonetta - “grazie alle nostre sarte che sono una risorsa immensa, umana e artigianale”.

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Simonetta non è solo un’azienda leader nel childrenswear, ma è anche attenzione all’arte, alla cultura e al proprio territorio. Per questo ha aderito con orgoglio al progetto che la vede protagonista nella realizzazione dei costumi di scena dello spettacolo “Lettera di una sconosciuta”. La rappresentazione, tratta dal racconto-capolavoro dello scrittore austriaco Stefan Zweig, interpretato da Lucia Bendia e diretto da Pia di Bitonto, andrà in scena in anteprima nazionale il 20 e 21 febbraio tra gli stucchi rococò della Galleria di Palazzo Pianetti a Jesi.
Il progetto nasce dalla sintesi e dall’incontro di diverse esperienze, in cui Simonetta ha messo a disposizione del teatro le sue conoscenze sartoriali e la sua sensibilità nella ricerca dei tessuti, trasformando e realizzando con le più moderne tecnologie digitali cartamodelli disegnati a mano dai costumisti. Uno scambio di conoscenze che proiettano l’azienda marchigiana in un mondo in cui si ritrova a proprio agio, con spontaneità e affinità di stile.

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