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sabato 27 settembre 2014

12 The Brian&Barry Building: The Distinguished Gentleman's Riders

Il 28 settembre 2014 migliaia di riders in tutto il mondo salteranno in sella alle proprie moto, uniti per celebrare la passione per le due ruote e il culto dell’amicizia, con uno stile molto distintivo e a supporto di una causa benefica importante, come il cancro alla prostata. In oltre 250 città gruppi di motociclisti, con moto di tutte le marche e modelli, si
trasformeranno in perfetti Gentlemen e daranno vita a un tour cittadino davvero unico.
Milano ha scelto come luogo di ritrovo e partenza l’indirizzo di 12 The Brian&Barry Building, luogo che rispecchia al 100% i contenuti del progetto. Per l’occasione, a colazione, Lavazza offrirà il caffè a tutti gli iscritti presso il Café 12, al piano 0, e sempre nella Gallery del Bulding, Proraso e gli stylists di Brian&Barry, provvederanno a dare il
“tocco finale” al look dei gentlemen che parteciperanno alla manifestazione benefica.
Questa è la Distinguished Gentleman’s Ride, un fenomeno nato nel 2012 da un gruppo di amici australiani, per sdoganare un’immagine a volte negativa dei motociclisti e dei loro raduni, che in questi anni è diventato un vero e proprio evento internazionale.
“Volevo far convivere il mondo delle café racer e delle custom con alcuni criteri di stile e comportamento, come vestirsi da gentlemen con gli abiti giusti o indossare solo caschi aperti, così da potersi salutare e sorridere reciprocamente alla guida di motociclette dal giusto carattere, con tutto il fascino dello stile retro”, spiega il fondatore Hawwa.
Il ricavato delle donazioni (libere si può fare sul sito www.gentlemansride.com) verranno devolute alla lotta contro il tumore alla prostata. Appuntamento e Ritrovo quindi domenica 28 settembre ore 9.00 in via Durini 28 da: 12 The Brian&Barry Building.

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sabato 14 giugno 2014

Convivio 2014: Daria Bignardi in Giorgio Armani

In occasione della serata inaugurale di Convivio, la mostra benefica a favore di Anlaids per la ricerca contro l’AIDS, Daria Bignardi ha indossato un abito nero svasato in seta, della collezione Giorgio Armani.


Posted via Blogaway

venerdì 13 giugno 2014

Celebrities in CASADEI


Sophia Bush, in occasione del W Magazine and MaxMara Party to Honor the Women in Film” tenutosi a Los Angeles lo scorso 10 Giugno,  indossava le iconiche décolleté Casadei in pelle azzurra con tacco “Blade”.

 
Taylor Schilling, in occasione dell' Omega Speedmaster Dark Side of the Moon event” a New York lo scorso 10 Giugno, indossava la décolleté Casadei in pelle laserata a motivo catena color oro.

giovedì 22 maggio 2014

L’amore di Jeanne: la storia del logo di Lanvin

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E se la vera storia della Maison Lanvin fosse stata davanti ai nostri occhi negli ultimi 125 anni?
Nel 1889 Jeanne Lanvin arrivò allo storico indirizzo che diventerà quello della sua casa di moda, l'angolo tra rue Boissy d'Anglas e Rue du Faubourg Saint – Honoré.
Nel 1897 nacque Marguerite, figlia unica di Jeanne e sua personale fonte d’ispirazione e musa. "E’ stato per stupire sua figlia che ha entusiasmato il mondo con le sue creazioni", ha scritto Louise de Vilmorin parlando del rapporto unico tra Jeanne e Marguerite. L'amore incondizionato di una madre, ne ha galvanizzato la creatività.
Era moda o amore? La gioia della maternità suggerì all’imprenditrice un nuovo business: l’abbigliamento per bambini. Pensando a Marguerite, Jeanne creò uno spettacolare guardaroba. I clienti della boutique e le madri delle bambine che frequentavano la stessa scuola privata di Marguerite, iniziarono a chiedere a Jeanne di realizzare gli stessi affascinanti abiti per le proprie figlie.
Nel 1907, Jeanne e Marguerite parteciparono a un ballo in maschera. Ricordo della serata è una famosa fotografia che immortala madre e figlia in abito da sera con cappello-tiara abbinato, quello di Jeanne era decorato con una piuma arricciata.
Le clienti continuavano a ordinare capi per le proprie figlie, così nel 1908, Jeanne aprì un reparto bambino al quale, l’anno successivo, seguì quello per ragazze e giovani donne. Lanvin aderì al “Syndicat de la Couture” e divenne ufficialmente membro del mondo molto esclusivo delle case d’alta moda.
Lo stile di Lanvin è evoluto seguendo la vita di Marguerite, da bambina a donna.
La designer ebbe l'idea di utilizzare un’immagine per rappresentare la sua casa di moda – una rivoluzione per l'epoca visto che gli stilisti firmavano le proprie collezioni con il loro nome o “griffe”.
Nel 1923, il rinomato illustratore, decoratore e costumista Paul Iribe utilizzò il movimento
circolare della foto del 1907, stilizzò gli abiti voluminosi suggerendo le movenze di una danza tra madre e figlia.
Rielaborato più avanti da Armand Albert Rateau per la boccetta di profumo Arpège, l’emblema, posto sopra la scritta "Jeanne Lanvin", divenne la rappresentazione finale dell’amore tra Jeanne e sua figlia Marguerite e il logo della Maison.
Quest’immagine continua ad accompagnare le creazioni di Lanvin, ricreando lo spirito e
l'emozione che sono il cuore della casa di moda.

giovedì 17 aprile 2014

INTERNATIONAL WOOLMARK PRIZE: I candidati europei e la nuova categoria menswear‏


The Woolmark Company è lieta di annunciare i candidati Europei per l’edizione 2014/15 dell’International Woolmark Prize, il riconoscimento internazionale che si attesta tra i premi più ambiti dai designer dei nostri tempi. 

Per la prima volta, due stilisti riceveranno il premio, uno per la collezione uomo ed uno per la collezione donna.
Attraverso cinque semi-finali regionali in Asia, Australia, Europa, India e Medio Oriente e USA verranno selezionati dieci finalisti – 5 per il menswear e 5 per il womenswear - ciascuno dei quali riceverà un contributo finanziario di 50.000 dollari australiani per la realizzazione della prossima collezione, oltre all’invito a partecipare alla finale internazionale.

I cinque finalisti emersi dalle fasi regionali per l’abbigliamento uomo s’incontreranno a gennaio 2015 durante London Collections: Men, mentre i cinque finalisti per le collezioni donna si ritroveranno a Pechino a marzo 2015.

I due vincitori assoluti delle finali per entrambe le categorie riceveranno 100.000 dollari australiani come contributo per lo sviluppo e la commercializzazione della loro collezione.
Inoltre, le collezioni di entrambi i vincitori saranno messe in vendita presso i più importanti retailer e department store internazionali, partner del progetto, quali Harvey Nichols nel Regno Unito, Joyce in Cina, Saks 5th Avenue negli USA, Colette in Francia, 10 Corso Como in Italia, il sito di e-coomerce Mytheresa e David Jones in Australia.

La finale regionale per l’Europa si terrà l’8 luglio a Parigi, durante le sfilate dell’Haute Couture. In quell’occasione, ciascun candidato dovrà proporre la sua idea di capsule collection in lana Merino, presentando sei bozzetti e un capo completo di fronte ad una giuria di esperti, i cui nomi saranno annunciati a breve.

I candidati europei all’International Woolmark Prize 2014/15 sono:

ABBIGLIAMENTO UOMO

Belgio - Cedric Jacquemyn
Repubblica Ceca – Pavel Ivančic
Danimarca – Asger Juel Larsen
Francia – Melinda Gloss
Germania – Vladimir Karaleev
Italia - CAMO
Paesi Bassi – Hyun Yeu
Spagna - ETXEBERRIA
Turchia – Serdar Uzuntas
Regno Unito – Agi & Sam

ABBIGLIAMENTO DONNA

Belgio – Jean-Paul Lespagnard
Repubblica Ceca – ZDEŇKA IMRECZEOVÁ
Danimarca – Anne Sofie Madsen
Francia – Etienne Deroeux
Germania - Augustin Teboul
Paesi Bassi - Elsien Gringhuis
Spagna - Rabaneda
Turchia - Nihan Peker
Regno Unito – 1205

The Woolmark Company ha collaborato con i più importanti enti e organizzazioni del mondo della moda per selezionare i candidati, tra cui il Council of Fashion Designers America, il British Fashion Council, Vogue Italia, Vogue Paris, GQ France, Mercedes-Benz Fashion Week Madrid, e molti altri.

In passato l’International Woolmark Prize ha visto la partecipazione dei più importanti stilisti internazionali, oltre a vantare una serie di collaborazioni con nomi di grande successo, quali Narciso Rodriguez, Victoria Beckham, Diane von Furstenberg e Richard Nicoll.

“L’aggiunta della categoria menswear prevista per quest’anno testimonia la forza e l’interesse dell’International Woolmark Prize, nonché l’impatto che il premio ha avuto negli ultimi due anni a livello mondiale,” ha spiegato Stuart McCullough, CEO di The Woolmark Company.
“I vincitori precedenti, Christian Wijnants dal Belgio e Rahul Mishra dall’India, hanno ottenuto entrambi un aumento della propria visibilità, conquistando in brevissimo tempo un riconoscimento internazionale dopo il successo conseguito rispettivamente a Londra nel 2013 e a Milano nel 2014.”

Dolce&Gabbana veste la Nazionale Italiana di Calcio ai MONDIALI BRASILE 2014‏

Dolce&Gabbana, sponsor ufficiale della Nazionale di Calcio italiana dal 2006, fornirà un guardaroba completo - costituito da look formali, casual e accessori - a tutto il team in vista dei Mondiali di calcio, Brasile 2014.

La tradizione sartoriale del marchio trova espressione nell’abito a tre pezzi e fit Martini realizzato in fresco di lana blu navy.
La giacca a due bottoni è caratterizzata da rever punta a lancia, da bottoni della stessa tonalità del tessuto e dal piping interno azzurro per celebrare i colori della Nazionale.
La camicia è rigorosamente bianca, con bottoni in vera madreperla e polso “smussato”, ulteriore omaggio all’anima sartoriale di Dolce&Gabbana. 
La cravatta presenta un inedito tricolore italiano posizionato in verticale e in tutta la sua lunghezza per onorare l’Italia anche nello stile. Scarpe stringate in vitello nero con cintura abbinata.

Per la quinta volta, l’eleganza italiana di Dolce&Gabbana incontra l’eccellenza del mondo dello sport in un connubio di tradizione e orgoglio nazionale.

giovedì 10 ottobre 2013

Milano Fashion Week P/E 2014: Stella Jean

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Stella Jean presenta per la Primavera Estate 2014 una collezione caratterizzata da un perpetuo rincorrersi di trompe-l'œil culturali: le creazioni esplorative ed evocative nascono nel segno del proseguimento della collaborazione con l'agenzia dell'ONU International Trade Center (ITC), che ha favorito l'introduzione dei tessuti realizzati a telaio a mano dalle donne dei villaggi del Burkina Faso.
Elementi apparentemente eterogenei mettono in scena contrasti decisi, amalgamati e attenuati dalle linee sartoriali d’inequivocabile matrice europea. La collezione si ispira alle suggestive immagini in bianco e nero degli aristocratici percorsi vacanzieri anni ’60: viaggi da sogno che iniziavano su una Aquariva  in partenza dalla Cote d’Azur, per approdare poi sull’affascinante ed indolente costiera italiana, da percorrere con spensieratezza in sella ad una Lambretta.
Le creazioni della collezione (ri)disegnano una mappa che oltrepassa l’accezione geografica, per addentrarsi in quella filosofica-sentimentale: ogni capo non domanda unicamente di essere guardato e ammirato, ma di scorgere attraverso lo styling un senso più profondo, che va oltre il mero riflesso estetico.
Una collezione che si trasforma in diario di viaggio estemporaneo, in cui i racconti si rincorrono per incontrarsi in una narrativa per immagini nuova, ma ben radicata e conscia del suo passato. Il potere dello Sguardo viene dunque usato quale traghettatore e, per mezzo di un caleidoscopio culturale, risveglia un patrimonio di memorie comuni, attraverso il suo innesto all’interno del tessuto urbano contemporaneo.
Fondamentale per la comprensione della collezione l’uso corretto dell’aggettivo “etnico”, che qui viene sottratto all’abuso e alle manipolazioni occidentali, per essere riconsegnato al suo autentico e ben più ugualitario contenuto. Il trompe-l'œil sorprende lo spettatore a ogni sguardo, creando giochi d’apparenze e di rimandi; il rigore delle linee orizzontali dei tessuti canvas rigati utilizzati per i capi spalla e per le gonne dai tagli retrò, seppur richiamando per associazione di idee i rigati dei blazer dei college britannici, costituisce in realtà il portabandiera della cultura del Burkina Faso, stato dell’Africa occidentale e “terra degli uomini integri”. Le frontiere territoriali vengono dunque scisse da quelle mentali, meno visibili ma ben più tenaci e selettive.
Tra le etnie cui s’ispirano le creazioni, la prima è quella italiana, sottolineata dall’artigianalità dei capi unici in seta, in cui si fondono le tradizioni accademiche della pittura su stoffa e del ricamo a mano modulato artisticamente. Il tessuto wax costituisce invece lo stilema d’Africa, Paese del quale vuole rievocare la grandeur storica e non i tratti pittoreschi. Artigianalità occidentale e tradizione africana rappresentano due vive espressioni di slow fashion, entrambe distanti dalle tempistiche vorticose dell’industria moda ma capaci di coniugarsi a capi veloci e passe-par-tout, come l’immancabile camicia a righe o come la camicia jeans dall’inconfondibile spirito decontractée.
I bijoux Anni ’50 impreziosiscono i movimenti, contribuendo a sottolineare uno stile raffinato e vagamente giocoso. 

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