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martedì 21 gennaio 2014

Armani Live for One Night Only Paris con Loïc Prigent


In occasione della One Night Only Giorgio Armani lancia la seconda iniziativa di Armani/Live, il nuovo live journal digitale ricco di informazioni e curiosità, che propone contributi scritti da personalità di rilievo, interviste, immagini e video inediti legati al mondoArmani.
A partire dal 17 gennaio sarà quindi possibile vivere l’evento attraverso contenuti editoriali speciali, curati eccezionalmente dal regista francese Loïc Prigent, noto per i suoi documentari dallo stile di ripresa senza filtro con cui ha filmato i grandi nomi della moda durante la loro attività quotidiana.

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In occasione della One Night Only Paris, Prigent punta quindi il suo obbiettivo sul mondo dell’Haute Couture di Giorgio Armani e sul rapporto dello stilista con la città di Parigi. Attraverso una serie di brevi filmati, Loïc racconterà attraverso il suo personale punto di vista l’evento, la sfilata e l’uomo Giorgio Armani.
Sarà possibile interagire con Armani/Live (armani.com/live) tramite l’hashtag #OneNightOnlyParis.









mercoledì 16 ottobre 2013

Casadei Animalier Collection A/I 2013-2014




CASADEI ANIMALIER COLLECTION coniuga sensualità e mistero. Per la collezione Autunno/Inverno 2013-2014 Casadei guarda dentro la sua parte oscura e attinge il glamour dal buio. Il nero è intervallato da fantasie animalier in bianco e nero, stampate su cavallino.

Cuissardes, mocassini e stivaletti sono realizzati interamente in cavallino maculato, mentre décolleté e cuissardes stretch in camoscio nero si caratterizzano dal maxi tacco con taglio geometrico rivestito nello stesso materiale.

domenica 13 ottobre 2013

Milano Fashion Week P/E 2014: Alberto Moretti

Per la stagione Primavera/Estate 2014, Alberto Moretti celebra una donna dallo stile ricercato e audace esaltandone la sensualità. La collezione è caratterizzata da silhouette innovative dove la sapienza artigianale gioca con materiali, colori e dettagli preziosi.
Le scritte “I love you too”…“but I love me more”, rispettivamente sotto la suola sinistra e destra, sono l’emblema dello spirito ironico e accattivante della collezione.
L'open-toe, disponibile in diverse varianti colore, è caratterizzato da sovrapposizioni di satin che rievocano le ali diuna farfalla, simbolo della libertà femminile. La struttura e l’simmetria del sandalo ricordano le linee di un abito da sera e il cinturino, a contrasto, abbraccia la caviglia come la cintura risalta il punto vita.
Il sandalo è caratterizzato da sottili listini bi-cromatici il cui gioco di tagli e sensuali scollature crea, sulla tomaia, un affinato effetto vedo-non vedo. I sofisticati cut-out si aprono sul collo del piede donando un twist inatteso al modllo.
Stone ring
Il flat, realizzato con listini in pelle o cavallino intorno allacaviglia, è arricchito dalla pietra “occhio di tigre” incastonata ra le dita come un prezioso anello. Elegante e decisamente adace il contrasto tra l’intreccio dei listini e il piede ompletamente nudo.
Pointy Shoe
La scarpa, dalla punta sfilata e allungata, è chiusa da un sttile cinturino t-strap. Linee nette e curve delineano rporzioni innovative che esaltano e slanciano il piede. Il aglio arcuato della tomaia ricorda il movimento di un’onda.




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giovedì 10 ottobre 2013

Milano Fashion Week P/E 2014: Stella Jean

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Stella Jean presenta per la Primavera Estate 2014 una collezione caratterizzata da un perpetuo rincorrersi di trompe-l'œil culturali: le creazioni esplorative ed evocative nascono nel segno del proseguimento della collaborazione con l'agenzia dell'ONU International Trade Center (ITC), che ha favorito l'introduzione dei tessuti realizzati a telaio a mano dalle donne dei villaggi del Burkina Faso.
Elementi apparentemente eterogenei mettono in scena contrasti decisi, amalgamati e attenuati dalle linee sartoriali d’inequivocabile matrice europea. La collezione si ispira alle suggestive immagini in bianco e nero degli aristocratici percorsi vacanzieri anni ’60: viaggi da sogno che iniziavano su una Aquariva  in partenza dalla Cote d’Azur, per approdare poi sull’affascinante ed indolente costiera italiana, da percorrere con spensieratezza in sella ad una Lambretta.
Le creazioni della collezione (ri)disegnano una mappa che oltrepassa l’accezione geografica, per addentrarsi in quella filosofica-sentimentale: ogni capo non domanda unicamente di essere guardato e ammirato, ma di scorgere attraverso lo styling un senso più profondo, che va oltre il mero riflesso estetico.
Una collezione che si trasforma in diario di viaggio estemporaneo, in cui i racconti si rincorrono per incontrarsi in una narrativa per immagini nuova, ma ben radicata e conscia del suo passato. Il potere dello Sguardo viene dunque usato quale traghettatore e, per mezzo di un caleidoscopio culturale, risveglia un patrimonio di memorie comuni, attraverso il suo innesto all’interno del tessuto urbano contemporaneo.
Fondamentale per la comprensione della collezione l’uso corretto dell’aggettivo “etnico”, che qui viene sottratto all’abuso e alle manipolazioni occidentali, per essere riconsegnato al suo autentico e ben più ugualitario contenuto. Il trompe-l'œil sorprende lo spettatore a ogni sguardo, creando giochi d’apparenze e di rimandi; il rigore delle linee orizzontali dei tessuti canvas rigati utilizzati per i capi spalla e per le gonne dai tagli retrò, seppur richiamando per associazione di idee i rigati dei blazer dei college britannici, costituisce in realtà il portabandiera della cultura del Burkina Faso, stato dell’Africa occidentale e “terra degli uomini integri”. Le frontiere territoriali vengono dunque scisse da quelle mentali, meno visibili ma ben più tenaci e selettive.
Tra le etnie cui s’ispirano le creazioni, la prima è quella italiana, sottolineata dall’artigianalità dei capi unici in seta, in cui si fondono le tradizioni accademiche della pittura su stoffa e del ricamo a mano modulato artisticamente. Il tessuto wax costituisce invece lo stilema d’Africa, Paese del quale vuole rievocare la grandeur storica e non i tratti pittoreschi. Artigianalità occidentale e tradizione africana rappresentano due vive espressioni di slow fashion, entrambe distanti dalle tempistiche vorticose dell’industria moda ma capaci di coniugarsi a capi veloci e passe-par-tout, come l’immancabile camicia a righe o come la camicia jeans dall’inconfondibile spirito decontractée.
I bijoux Anni ’50 impreziosiscono i movimenti, contribuendo a sottolineare uno stile raffinato e vagamente giocoso. 

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