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giovedì 26 luglio 2018

MARNI BIG FOOT SNEAKERS | COLLEZIONE DONNA

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La collezione Marni Prefall 2018 è definita da un approccio naïf che si traduce in accostamenti di colore audaci e spontanei, nella magnificazione delle proporzioni, nel gioco di costruire, modificare, abbinare.

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Fedeli a una visione ironica in cui il divertimento è la chiave di lettura di capi e accessori del guardaroba tradizionale, le nuove Marni Big Foot Sneakers sono una reinterpretazione delle classiche runner anni ’80, ripensate secondo tonalità sature e volumi maxi.

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La tomaia in tessuto tecnico, arricchita da una banda frontale e laterale in camoscio, si erge su una suola flatform in gomma.

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Le sneakers sono disponibili in versione viola acceso con banda giallo ocra, senape con banda color ruggine o le più classiche in blu elettrico con banda bianca e grigio con banda nera.

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Più arditi i modelli a stampa geometrica, con banda in pelle lilla o rosso geranio.

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Le Marni Big Foot Sneakers sono disponibili nelle boutique Marni e su marni.com.

mercoledì 4 luglio 2018

Nike x Piet Parra: Air Max 1 e Zoom Spiridon

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“Come realizzare qualcosa che non sia già stato fatto?”. Questa è la domanda da cui ha preso ispirazione Piet Parra, multidisciplinare artista olandese, nell’affrontare la sua più recente collaborazione con Nike per il progetto Air Max 1. Chi è il pubblico di oggi? Quali rischi si possono prendere? Quali aspetti del lavoro dovrebbero essere più conservatori? Come trovare un equilibrio fra le diverse esigenze degli appassionati di varie generazioni? 
Parra è l'ideatore di alcuni modelli Air Max 1 più amati della storia (ad esempio la Brownstone/Blue Reef-Dark Oak del 2005) ed è da più di dieci anni che non realizzava una scarpa in collaborazione con Nike. “Ci sono due voci che ti parlano e ti osservano incessantemente mentre lavori. Una dice 'Al collezionista piacerà questa' – e l'altra controbatte 'Ma una persona di 17 o 18 anni - che non ha nessun'idea di ciò che ho fatto in passato - come reagirà a quest'idea?'“. Dai tempi delle sue ultime Air Max 1 Nike, nel 2009, Parra è passato dallo stile tipografico che lo aveva reso famoso a esperimenti legati a composizioni astratte. La sua identità di illustratore e designer si è evoluta verso la pittura e le esposizioni in galleria.

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I primi lavori di Parra vertevano su temi allora noti come City Packs mentre l'attuale collaborazione può essere definita come un revival di quello spirito - ma allargandone l’idea e l’opportunità, come dimostra la rappresentazione monodimensionale della città e della campagna, con motivi che si ritrovano sia nelle Air Max 1 sia nelle Zoom Spiridon.  “Ho iniziato facendo un disegno, e dopo mi sono chiesto come ricavare una scarpa da questo schizzo. In passato, pensavo al color blocking. Non questa volta. Questa volta volevo solo fare un lavoro che mi piacesse apllicandolo alla scarpa”.

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La cosa più evidente è il fatto che la nuova versione della Air Max 1 occulta lo Swoosh laterale della scarpa. “Mi ricordo che ai tempi, si usava rimuovere la grafica laterale con un coltellino, liberando così lo spazio per la nuvola che si trova lì adesso. Ma avevo anche molta paura - e ne ho ancora - di cosa ne avrebbe pensato la gente. In effetti, visivamente la scarpa è molto diversa. Inspiegabilmente, mi sento più libero oggi che non all'inizio della mia carriera”.
Il motivo disegnato da Parra è declinato su entrambi modelli delle Air Max 1 e delle Zoom Spiridon - con lo Swoosh azzurro - e la sua firma appare sull'avanpiede, come nei vecchi modelli. La cosa divertente è che le due scarpe rivelano l'origine della collocazione della firma. Le Spiridon hanno quel piccolo Swoosh sul davanti.

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La collezione prevede inoltre una tuta, che segue la nuova creatività di Parra e celebra il ruolo di ciascun pezzo (le due sneaker e i capi d'abbigliamento) all'interno della street culture olandese.
Le Nike x Parra Air Max e Zoom Spiridon, insieme all'abbigliamento da abbinare, saranno disponibili a partire dal 21 luglio in selezionati negozi Nike e su Nike.com.

venerdì 9 marzo 2018

Nike Mercurial Superfly 360 x Kim Jones

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“Sono cresciuto in Africa, per questo sono totalmente affascinato dalla potenza fisca degli animali”, dichiara Kim Jones, che da giovane ha seguito suo padre idrogeologo in Kenya e in Botswana. Da questo viaggio Jones ha sviluppato una passione per la velocità che riscontra incontaminata nel ghepardo, l’animale terrestre più veloce.

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Jones parte proprio dal mantello del felino per creare un motivo animalier sulla Nike Mercurial Superfly 360, ideata con la precisa esigenza di essere vista durante le corse notturne sul campo. Il modello è un tributo allo sport e alla sua sua passione per tessuti e materiali innovativi. “Il calcio unisce i giovani a  conseguire un obiettivo comune consentendo loro di far parte di una  comunità reale”.

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L’opportunità di utilizzare tecnologie rivoluzionarie, come la nuova edizione di Flyknit di Nike, ha indotto Jones a lavorare su un prodotto ad alta prestazione, perche come spega il designer: “L'innovazione di tessuti e materiali inizia con le prestazioni. Il mio obiettivo principale è creare modelli  super funzionali in modo che gli atleti se ne appassionino”.

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Lo scorso 6 marzo, Cristiano Ronaldo ha indossato le Mercurial Superfly 360 x Kim Jones nella partita contro PSG. Lo stesso giorno la scarpa è stata lanciata in  esclusiva nello store di Champs Elysees a Parigi e contemporaneamente sul canale digitale nike.com durante l’intervallo del match.

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mercoledì 14 giugno 2017

WOOLRICH FOOTWEAR a PITTI UOMO

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Woolrich Footwear presenta a pitti la sua seconda collezione che unisce gli elementi outdoor e urbani del marchio a una tecnologia e costruzione innovativa.
Il Trail boot, in versione high and low: la suola da running Vibram si incrocia con linee essenziali, pulite, minimaliste ma con un twist fluo a contrasto.

WF SS18 TRAIL BOOT HIGH

In suede con fodera Air Mash, si indossano agevolmente, percorrendo sentieri montani o sfidando l’asfalto bollente della città.

domenica 11 giugno 2017

Nikelab presenta le NikeCraft Mars Yard 2.0

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Nel Maggio 2012, Nike e l’artista Tom Sachs siglano una partnership per il lancio di una scarpa progettata da Sachs con gli scienzati della NASA e realizzata come equipaggiamento high-tech che venne presentato nella mostra SPACE PROGRAM 2.0: Mars (organizzata presso la Park Avenue Armory a New York). Solo cinque anni più tardi, la scarpa NikeCraft Mars Yard viene rilanciata in versione 2.0 con un materiale rinnovato, frutto delle lunghe prove di Sachs con l’originale che ha rivelato prestazioni inattese. “Questa scarpa ha superato il test di abrasione. Ha superato il test di resistenza. Ha superato il test di piegatura. Ha superato tutti i test, ma quando abbiamo iniziato ad usarla, non era all’altezza delle nostre aspettative”, spiega Sachs. “Abbiamo usato un nuovo materiale, e ci aspettavamo di meglio”. Anche se il Vectran è più leggero e resistente dei tipici tessuti in poliestere, è soggetto a fallimento nei test sulla fatica.

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Insieme ai designer di Nike, Tom Sachs ha passato cinque anni a testare la scarpa, durante i quali ha appreso dettagli che potevano essere individuati soltanto con l’utilizzo quotidiano. Il risultato è la nuova NikeCraft Mars Yard 2.0, e la sua costruzione è indicativa dell’etica di progettazione condivisa da Sachs e Nike: lavorare per far progredire il potenziale umano, senza una linea di traguardo.

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Sulla tomaia, la NikeCraft Mars Yard 2.0 sostituisce l’originale Vectran con una rete tricot a maglia in poliestere (tessuto più traspirante che reduce i punti di surriscaldamento – non è attraente ma è pratico). Le fettucce tiranti rosse sono ora fissate con un punto croce più resistente. Sulla soletta esterna, il battistrada della SFB, originalmente protrudente per l’utilizzo nel Mars Yard ad effetto deserto è stata invertita per una calzata più regolare negli ambienti urbani. Per finire, la NikeCraft Mars Yard 2.0 prevede due plantari, rete o sughero (ideale per utilizzo senza calze).

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La scarpa è dunque il risultato di continui aggiustamenti, un filo conduttore del lavoro di Sachs. Di fatto, nulla di quello che produce Sachs è veramente mai completato. Questa premessa filosofica viene sostenuta dalla pratica della sua arte: ogni vite, orlo, punto e congiuntura rimane esposto. Questo rivela l’intenzione di Sachs di mostrare appieno il suo lavoro, non solo materialmente ma anche attraverso l’evidenziazione intellettuale di come un oggetto (Sachs divenne famoso come scultore con la riformulazione di moderne icone, ma lavora oggi con vari mezzi) è stato realizzato.

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L’interesse di Sachs per i materiali di uso comune è evidente nel modello NikeCraft Mars Yard 2.0 e nel suo predecessore. I materiali sono ampiamente utilizzati nel loro stato naturale – senza tinture – con la firma di Sachs nelle fettucce rosse e nello Swoosh.
“Ho sempre accettato i difetti. La soletta di mezzo in poliuretano naturale mostra l’usura. La scarpa palesa i segni delle sue esperienze, anche i pezzetti di linguetta che si staccano sono come briciole da analisi forense”, nota Sachs. “Le persone portano con orgoglio le loro cicatrici, questo è un altro motivo per il quale non lucidiamo i materiali – sono rivelatori. Sporcate le scarpe fino a dichiarare ‘Porto le mie scarpe. Faccio cose nella vita. Guardate le prove delle mie azioni’”. In tale spirito, la NikeCraft Mars Yard 2.0 viene lanciata assieme allo Space Camp di Sachs e Nike, un’esperienza singolare basata sulla pratica artistica di Sachs.

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Un qualsiasi giorno nello studio d’artista di Tom Sachs inizia con un forte caffè ed una serie di esercizi. Alcuni di impegno fisico importante – come flessioni e sollevamento pesi, mentre altri sono test di abilità manuale estrema, come annodamenti e disegno di righe dritte. Gli esercizi sono mirati a liberare il gruppo dalle distrazioni esterne ed a focalizzare corpo e mente sul lavoro incombente. Per i membri dello studio, si tratta della costruzione di una scultura. “Abbiamo iniziato a fare così perché ho notato che nell’invecchiare, alcune persone nello studio cominciavano a mostrare gli stessi sintomi fisici dell’usura che avevo anche io, e speravo di proteggere i giovani uomini e le giovani donne che mettono a disposizione la loro vita per il nostro lavoro – non volevo avessero mal di schiena”, dichiara Sachs, che ha iniziato a seguire i cinque esercizi essenziali di Pat Manocchia (sollevamento pesi, affondi, sollevamento alla sbarra, flessioni e addominali) nel 2005. “Il nostro space camp rafforza il corpo in modo che sia un fondamento solido per poter prendere decisioni difficili con la mente. Lo facciamo tre volte a settimana”.
Lo Space Camp di Nike e Tom Sachs porta alcuni elementi della routine di studio alla vita normale con una serie di ostacoli mentali e fisici. Mettendo alla prova mente, corpo e carattere, l’esperienza crea una routine che può essere facilmente integrata nella vita di tutti i giorni. Premiando le persone dallo spirito intrepido e cocciuto, il completamento del corso (che dura un’ora ed è progettato per essere accessibile ad ogni livello) permette un accesso anticipato all’acquisto della NikeCraft Mars Yard 2.0
Il primo Space Camp di Nike e Tom Sachs apre l’8 giugno a New York, con un ulteriore camp a Londra nello stesso mese. Ulteriori informazioni su NikeCraft.com.


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La relazione tra Sachs e Nike si basa sull’intensa curiosità dell’artista. “Qualsiasi progetto è un’opportunità di apprendimento”, dichiara. Sachs lavora formalmente con Nike per la prima volta nel 2009, contribuendo alla mostra STAGES a favore della ricerca sul cancro. Cinque anni dopo, il brand collabora con Sachs sulla Space Camp 2.0: Mars, una mostra che esplora le richieste fisiche e di fitness del viaggio spaziale attraverso la visione singolare dell’artista. Il progetto realizza una serie di prodotti Nike innovativi, tra cui la scarpa Mars Yard, costruendo al contempo la base per un’evoluzione continuativa del suo tema centrale.

lunedì 5 giugno 2017

NIKELAB ZOOM FLY SP

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Nike presenta la nuova NikeLab Zoom Fly SP per festeggiare Breaking2, l’impresa di Nike di infrangere la barriera delle due ore per concludere una maratona. Questo modello è caratterizzato da elementi di design quali la tomaia traslucida, intrecciata, leggera e traspirante, sketches originali nella soletta e grafiche riferite alla corsa su linguetta, tomaia e suola.

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La NikeLab Zoom Fly SP è performante per il giorno della gara, ma anche adatta agli allenamenti quotidiani. La schiuma Lunarlon ultraleggera, morbida e molto resistente garantisce un perfetto attrito, mentre una lamina interna a tutta lunghezza in nylon carbonato aumenta la rigidità.

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La gomma ad alta resistenza all’abrasione sotto al tallone garantisce durevolezza. La differenza di 10mm tra altezza del tallone e altezza delle dita è progettata per minimizzare il danno al tendine d’Achille, e l’alzata di 33mm da terra garantisce protezione all’impatto, chilometro dopo chilometro.

NikeLab Zoom Fly SP_4

La NikeLab Zoom Fly SP sarà disponibile dall’8 giugno su Nike+, nike.com/nikelab e presso selezionati rivenditori, in taglie maschili.

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giovedì 1 giugno 2017

MARNI OGG SNEAKERS

Marni Ogg Sneakers- Marni Men FW 17P

Primitivo e nel contempo all’avanguardia. Lo spirito di casualità e naïveté della collezione Marni Uomo Autunno/Inverno 2017 si riflette nelle nuove MARNI OGG SNEAKERS.

Marni Ogg Sneakers_Grey - Marni Men FW 17

Un vivo contrasto tra un approccio creativo quasi primordiale e un occhio attento alle modernità tecnologiche si risolve in sneakers in cui la forma cruda ed essenziale dialoga con la leggerezza inaspettata dei materiali. La tomaia, morbida e destrutturata, è in nylon accoppiato a gommapiuma, in un abbinamento sorprendente accentuato dal taglio a vivo dei vari componenti. Il tutto è cucito su una suola in gomma scanalata.

Marni Ogg Sneakers_Navy- Marni Men FW 17

Le MARNI OGG SNEAKERS sono state pensate in diverse varianti colore, che spaziano dalle tonalità scure del nero, blu navy e ruggine a quelle pastello del celeste e del grigio pietra.

Marni Ogg Sneakers_Sky Blue- Marni Men FW 17

Le nuove sneakers saranno disponibili a partire da giugno 2017 in tutte le boutique Marni e su marni.com.