Visualizzazione post con etichetta f/w 207. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta f/w 207. Mostra tutti i post

domenica 26 febbraio 2017

Stella Jean F/W 2017


E’ nel freddo intenso dell'enigmatica Guerra Fredda che si orientano le linee della Fall Winter 2017-2018 di Stella Jean


La tangibile tensione  di un conflitto non esploso si insinua attraverso la percezione dello U.S. Army, corredato di passamanerie e dettagli ricamati di medaglie e gradi militari, che si alterna alla vivace immediatezza di stampe figurative e dipinti a mano ispirati ai fiabeschi naïf del contraltare russo. 
Abiti, eco-pellami ed eco-pellicce si accendono di colori saturi d’ispirazione sovietica


Gonne che si trasformano in abiti e viceversa, a sottolineare l'intensiva funzionalità (a sottolineare l’estrema versatilità), naturale (necessaria) conseguenza in tempi di conflitto. Il ghiaccio delle ostilità scricchiola, si sgretola insieme con il crollo a Berlino di un muro pesante 28 lunghi anni, monito mancato delle tante, troppe barriere che ancora oggi continuano ad ergersi, nel nome di una “photoshoppata” civiltà, per separare, imprigionare, violare, diritti e libertà di popoli e culture. 


Quando l’aurora boreale e il vento siberiano lasciano il passo al fascino dell’Oriente più vicino, crocevia di culture millenarie, l’odore del conflitto si fa acre e irrompe nella collezione con un pezzo denso di storia e significato a ricordarci che la guerra non è mai stata tanto fredda.




La clutch “Propaganda”, concepita a Damasco a partire da una scatola del  backgammon, gioco tradizionale popolare in Siria, rappresenta il piccolo bagaglio di chi fugge e porta con sé un distillato di sapere, memoria e speranza.




Nel deserto della distruzione, questa minaudière, simbolo di resilienza per genesi, lavorazione e tragitto, è stata realizzata in un laboratorio artigianale di Damasco e, nascosta in un furgoncino notturno, ha proseguito il suo viaggio fino a Beirut per poi raggiungere l’Italia (Milano) facendosi “megafono” di una cultura che non vuole soccombere. 





Resistenza a chi ci vorrebbe, in una diversa scacchiera, perfetti soldati ed ubbidienti pedine della perfetta strategia del dividi et impera.




I capi ispirati al mondo russo e al mondo militare, sono caratterizzati dall'applicazione di medaglie, gradi e passamanerie sovrapposti a camicie e chemisiers in tessuti classici della camiceria a quadri o in tessuti stampati con i motivi della collezione.




I cappotti, le giacche e le gonne da applicazione di frange, lacci e pon-pon; giacca e cappotto in eco-visone con costine a contrasto e motivi yoruba; cappotto e giacca in eco-visone e in eco-pelliccia maculata con applicazione di medaglie o passamanerie; giacca in tessuto cerato tipo barbour con applicazione di medaglie; capospalla in velluto trapuntato a motivi yoruba; maglie e abito in maglia da ciclista con ricamo “One, No One and One Hundred Thousand Kilometres”; maglie con stampa motivi naïf russi o ricamate con gradi e medaglie militari; top, abiti e maglie con ricamo circolare intorno al collo; abiti, gonne e top con ricchi ricami con filo di lana o con perline; abiti da sera e gonne con pannelli stampati o ricamati; abito lungo da sera con collo e polsi rimovibili preziosi; abiti tagliati sopra il seno, trasformabili in gonne.