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domenica 19 aprile 2020

IL GRUPPO ZEGNA RIPARTE CON LA PRODUZIONE IN ITALIA E SVIZZERA ESCLUSIVAMENTE PER REALIZZARE 280.000 CAMICI PROTETTIVI DESTINATI AL PERSONALE MEDICO E OSPEDALIERO DELLA REGIONE PIEMONTE E DEL CANTON TICINO


“Prendiamoci cura l’uno dell’altro. Superiamo questa emergenza insieme”, afferma Gildo Zegna, CEO di Ermenegildo Zegna. 
Il Gruppo Zegna, nell'ambito delle azioni intraprese per contribuire a combattere la crisi globale causata dall’emergenza COVID-19, ha avviato la produzione di 280.000 camici protettivi per il personale medico e ospedaliero. Una parte delle linee produttive dei nostri stabilimenti di INCO (Novara) e CONSITEX (Mendrisio) è stata convertita per la produzione di 250.000 camici destinati alla Regione Piemonte e di 30.000 camici al Canton Ticino, per rispondere all’urgenza.


Questa ulteriore azione collettiva è stata possibile grazie alla collaborazione tra il Gruppo Zegna, la Fondazione Zegna, la Regione Piemonte e il Canton Ticino.
I camici protettivi destinati al personale medico e ospedaliero sono realizzati con un tessuto non tessuto prodotto da Pratrivero SpA, azienda con sede a Biella.


Il Gruppo Zegna è estremamente orgoglioso che anche il distretto tessile di Biella e l’Unione Industriale Biellese abbiano prontamente risposto al nostro appello di collaborare durante questo momento così difficile. Stiamo cooperando con l'Unità di Crisi della Regione Piemonte e le autorità del Canton Ticino per accelerare il processo di produzione e soddisfare così le pressanti esigenze di forniture mediche di vitale importanza.


L'emergenza che stiamo affrontando è un forte sollecito affinché si agisca insieme, unendo tutte le forze.
UNITI, CE LA FAREMO!

lunedì 13 aprile 2020

A casa con COS


Dedichiamoci alla casa e a noi stessi. COS propone una selezione di oggetti, di brand indipendenti, per l'intrattenimento e il relax di adulti e bambini: libri d'arte, giocattoli in legno, kit per gli origami, candele  e fragranze per l'ambiente.
Accanto ad essi, una collezione di capi d'abbigliamento per  tutta la famiglia: dalla classica t-shirt a righe, alle felpe, dai pantaloni in cotone morbido alle slippers.
Ecco il leisurewear  essenziale, minimal e super confortevole che stavate cercando.
La collezione  è disponibile nelle boutique e su www.cosstores.com.

domenica 12 aprile 2020

VOGUE ITALIA Aprile: #IMAGINE


Per la prima volta nella sua storia, Vogue Italia manda in edicola una copertina completamente bianca.
«È un segno di rispetto, una pagina tutta da scrivere, con fantasia e immaginazione.
E un omaggio al colore dei camici di medici e infermieri che ci hanno salvato la vita», spiega il direttore Emanuele Farneti.
Nel numero, anche il primo portfolio della moda in quarantena con gli scatti in remoto di oltre 40 protagonisti della fashion industry, tra cui Gigi e Bella Hadid.
Vogue è un giornale che nella sua storia ultracentenaria ha attraversato guerre, crisi e atti di terrorismo. Facendo fede alla sua tradizione più nobile di non voltarsi dall’altra parte, in questo momento drammatico in cui il mondo sta cambiando per sempre, Vogue Italia ha scelto di realizzare un numero speciale, in edicola dal 10 aprile.
Per sottolineare il rispetto, la rinascita e la speranza per il futuro, per la prima volta nella storia internazionale di Vogue, la copertina sarà completamente bianca. Non perché mancassero le immagini, ma perché il bianco è tante cose insieme, è una pagina tutta da scrivere, come spiega il direttore nel suo editoriale.
Il bianco è innanzitutto rispetto. Il bianco è rinascita, è la luce dopo il buio, la somma di tutti i colori. Il bianco è le divise di chi ci ha salvato la vita, mettendo a rischio la propria. È tempo e spazio per pensare. Anche per rimanere in silenzio. Il bianco è per chi questo spazio e questo tempo vuoto lo sta riempiendo di idee, pensieri, racconti, versi, musica, attenzioni per gli altri. Il bianco è come quando, dopo la crisi del ’29, gli abiti si fecero candidi – un colore scelto per esprimere purezza nel presente, e speranza nel futuro. Soprattutto: il bianco non è resa, piuttosto è una pagina tutta da scrivere, il frontespizio di una nuova storia che sta per cominciare”: così Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia.
Il titolo dell’operazione, e hashtag dell’iniziativa, è #imagine: un invito alla fantasia e alla speranza in un momento così difficile.
Il numero è caratterizzato anche dal primo grande servizio di moda nell’era del lockdown, realizzato nell’arco di una settimana in diversi paesi del mondo da oltre 40 artisti della community di Vogue Italia (fotografi, modelle, stylist, direttori creativi, make up artists) che hanno fotografato, utilizzando abiti di stagione o del proprio archivio personale, se stessi, le proprie famiglie, o gli amici lontani attraverso il computer.
«A tutti gli effetti è la prima fotografia che un giornale di moda pubblica del mondo nuovo – tutti lontani, nessuno da solo», spiega Farneti.
Questi i nomi che hanno aderito al progetto: Steven Klein, David Sims, Harley Weir, Oliver Hadlee Pearch, Emilie Kareh, Thomas De Kluvyer, Ibrahim Kamara, Charlotte Wales, Jack Davison, Max Pearmain, Laura Nash, Tyrone Lebon, Mert Alas, Marcus Piggott, Joe McKenna, Chris Simmonds, Larissa Hoffman, Drew Vickers, Tyler Mitchell, Roe Ethridge, Brianna Capozzi, Haley Wollens, Bella Hadid, Collier Schorr, Carlos Nazario, Ryan McGinley, Gigi Hadid, Sebastian Faena, Gray Sorrenti, Michael Bailey Gates, Glen Luchford, Paolo Roversi, Arnaud Lajeunie, Suzanne Koller, Ezra Petronio, Talia Chetrit, Andrea Artemisio, Petra Collins, Paloma Elsesser, Francesca Cisani, Willy Vanderperre, Olivier Rizzo, Rianne Van Rompaey, Isamaya Ffrench, Lindsey Wixon Young, Cyndia Harvey, Josh Olins, Stephanie Waknine e Paolo Ventura.
Nel numero, inoltre, filosofi, sociologi dei consumi e addetti ai lavori ragionano su come cambierà lo scenario nell’industria fashion. Tra loro Martin Hagglund, Geoff Mulgan, Francesco Morace, Carla Buzasi, Federico Marchetti, Lidewij Edelkoort, Emanuela Schmeidler, Angelo Flaccavento, Carlo Capasa, Raffaello Napoleone, Riccardo Grassi.
Numerosi gli stilisti che hanno contribuito al numero.
Alcuni di loro hanno realizzato uno sketch appositamente per Vogue Italia come regalo per i suoi lettori (Maria Grazia Chiuri, Miuccia Prada, Dolce e Gabbana, Pierpaolo Piccioli, Alessandro Michele, Donatella Versace, Francesco Risso, Michael Kors, Stella McCartney, Alessandro Dell’acqua, Paul Andrews, Daniel Roseberry e Jeremy Scott).
Ad alcuni designer è stato poi chiesto di raccontare l’Italia ai tempi del lockdown: Alessandro Michele e Pierpaolo Piccioli spiegano come stanno lavorando da casa alle nuove collezioni; Massimo Giorgetti, romagnolo, rievoca la stagione delle grandi discoteche, che oggi sembrano destinate a non riaprire; Fausto Puglisi, uomo del Sud, ragiona sul perché i balconi sono così importanti nel nostro immaginario nazionale; Gherardo Felloni, dall’isola del Giglio, racconta la quarantena vista da un angolo remoto e isolato del Paese.
Grazie all'iniziativa di «solidarietà digitale» messa in atto da Condé Nast, la copia digitale del numero di aprile di Vogue Italia è scaricabile gratuitamente.

Vanity Fair Italia: L'Italia Siamo Noi


In edicola da domani, 8 aprile, il terzo atto nella trilogia di Vanity Fair dedicata all’emergenza Covid-19: nel primo un messaggio da Milano all’Italia e al mondo; nel secondo una celebrazione degli “eroi” impegnati in prima linea in questa lotta globale; in quest’ultimo un manifesto a sostegno delle imprese italiane, con le visioni su cosa servirebbe per superare la crisi causata dal virus e gli interrogativi sui mercati di domani.
La copertina è un’opera creata in esclusiva per Vanity Fair dall’artista Francesco Vezzoli, in omaggio a Lucio Fontana: ritrae una tela tricolore con un taglio che rappresenta una ferita ma anche uno spiraglio. L'opera verrà messa all'asta e il ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno delle imprese.
Il titolo scelto è #L’Italiasiamonoi, hashtag che vuole celebrare quell’unità e quella creatività italiane che hanno da sempre permesso a questo paese di trarre il meglio dalle peggiori situazioni che ha storicamente dovuto affrontare.
All’interno del numero, invece, Vanity Fair ha chiamato all’appello la voce autorevole di Premi Nobel, filosofi, amministratori delegati, presidenti delle filiere italiane più importanti insieme a poeti, artisti e designer per interrogarsi sul mondo che ci aspetta dopo il virus e su come affrontare l’emergenza economica che segue quella sanitaria.
Tra i tanti i personaggi: il Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz che descrive la sua nuova visione dello stato nel mercato globale post virus; l’economista ed ex ministro Enrico Giovannini che analizza la situazione economica italiana; il filosofo Silvano Petrosino che parla del nuovo senso del tempo; i designer Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli che scrivono due lettere di riflessione sullo stato e sul futuro della moda; l’esperta Li Edelkoort che descrive le tendenze a venire nella creazione e produzione di beni; il Presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti, che parla direttamente al Governo; il regista Luca Guadagnino che analizza il mondo del cinema e il futuro dell’intrattenimento; il cantautore Tommaso Paradiso che scrive dell’importanza di conoscere il passato per comprendere il domani.
Nel numero speciale, ci sono anche interviste a personaggi chiave nel mondo dell’automobilismo, dell’hotellerie, del food, del beauty e delle tecnologie per capire come gli investimenti nel digitale potranno essere, tra gli altri fattori, la chiave per il futuro.

domenica 5 aprile 2020

IL GRUPPO ZEGNA CONTRO L’EMERGENZA COVID-19. “LE NOSTRE AZIONI OGGI DETERMINANO IL NOSTRO DOMANI”


“In Zegna crediamo che le nostre azioni di oggi determinino il nostro domani. La pandemia che stiamo affrontando è un appello per tutti ad agire. Ognuno di noi deve fare la sua parte per contrastare questa emergenza globale”, afferma Gildo Zegna, CEO di Ermenegildo Zegna.
La famiglia Zegna, insieme al top management del Gruppo, ha deciso di donare, a titolo personale, 3 milioni di euro alla Protezione Civile Italiana, per sostenere gli infermieri, i medici, i ricercatori e i volontari di tutta Italia che da settimane ormai lavorano instancabilmente per combattere l’epidemia.
Il Gruppo Zegna, inoltre, dedicherà una parte delle linee produttive dei suoi impianti in Italia e Svizzera nella manifattura di mascherine mediche, per venire incontro sia alle necessità dei dipendenti del Gruppo che a quelle esterne.
Il Gruppo ha altresì partecipato con una donazione diretta all’acquisto di ventilatori e mascherine mediche per alcuni ospedali.
I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti dalla diffusione dell'epidemia di coronavirus e ci uniamo all'appello alle persone perché restino a casa e al sicuro.

UNITI, CE LA FAREMO!

mercoledì 1 aprile 2020

Oséree si unisce a "Cura Italia", Protezione Civile


In questo momento dove l’Italia sta lottando contro la difficile emergenza COVID-19, Oséree, azienda italiana di Milano, desidera impegnarsi e dare un contributo a supporto del Paese.
Oséree si unisce alla lotta al COVID-19 donando il 10% delle vendite online durante il prossimo mese a “Cura Italia”, Protezione Civile. Questa donazione vuole essere destinata a tutte le persone che lottano in prima linea, rischiando la loro vita giorno dopo giorno.
L’azienda inoltre sostiene l’importanza della salute e sicurezza dei loro clienti e dipendenti, continuando a svolgere le loro attività e a curare la vendita online, rimanendo a disposizione, in ottemperanza alle normative sanitarie nazionali.
Il team di Oséree invita le persone alla responsabilità e a dare il proprio contributo per proteggere se stessi e la comunità: #IORESTOACASA

Di seguito il link per accedere e donare: http://www.protezionecivile.gov.it/web/guest
#iorestoacasa #aiutiamochiciaiuta

lunedì 30 marzo 2020

MONCLER SOSTIENE IL PROGETTO OSPEDALE FIERA CON 10 MILIONI DI EURO


Moncler comunica la volontà di mettere a disposizione 10 milioni di euro per poter avviare il progetto promosso dalle Regione Lombardia che prevede la realizzazione in tempi brevissimi di un ospedale con oltre 400 posti di terapia intensiva all’interno della ex Fiera di Milano.
“Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla. E’ un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato. Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso, possa far diventare al più presto questa grande iniziativa realtà”, commenta Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato Moncler.

mercoledì 25 marzo 2020

#STAYINSPIRED A PROJECT BY PAOLO PECORA MILANO


Paolo Pecora Milano lancia oggi il progetto #STAYINSPIRED, una weekly playlist di 15 brani composta in collaborazione con artisti internazionali, che ogni lunedì verrà pubblicata sull’omonima pagina spotify creata ad hoc per questa iniziativa.
La pagina spotify e’ PPM #STAYINSPIRED
La filosofia del brand riflette da sempre una visione della moda autentica e diretta, che restituisce alle sue collezioni un approccio tutto italiano: positivo, creativo e fresco, attraverso prodotti ricchi di artigianalità fatti per essere amati per sempre.
Inoltre, uno dei motti di famiglia è “Tutto parte dal filo” , perché la maglia è da sempre un punto di partenza delle collezioni, questo appuntamento settimanale sarà un modo per non perdere il filo diretto con i fans del brand e di tenerli compagnia in un momento così delicato per il nostro Paese.


Con #STAYINSPIRED Paolo Pecora Milano, vuole omaggiare il potere della musica e la sua capacità innata di creare vicinanza ed empatia. Un’onda emotiva improvvisa che in questi giorni difficili abbiamo tutti sperimentato grazie ai flash mob notturni, telefonini accesi e applausi, per ricordarci che, mai come ora, anche da remoto si può essere vicini.
Alziamo il volume, quindi, con #STAYNSPIRED per combattere anche la malinconia da smart working con tanta bella musica e investiamo il tempo risparmiato, per esempio negli spostamenti, nelle idee.

Vanity Fair Italia: #IOCISONO, nuovo numero per la lotta contro Covid19


#IOCISONO
IL NUOVO NUMERO DI VANITY FAIR
DEDICATO A CHI STA LOTTANDO IN PRIMA LINEA
CONTRO IL CORONAVIRUS.
TUTTO IL RICAVATO SARA’ DEVOLUTO ALL’OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII DI BERGAMO

Dopo aver pubblicato un numero speciale dedicato a Milano e all’Italia, distribuito gratuitamente nelle edicole della Lombardia, Vanity Fair conferma il suo impegno nel voler trasmettere un messaggio di speranza, di forza, di coraggio e soprattutto di gratitudine nei confronti di chi sta combattendo questa lotta globale in prima linea in Italia contro il virus Covid-19.
É proprio dedicato a medici, infermieri, farmacisti, operai, impiegati, volontari e lavoratori coinvolti nella lotta il nuovo numero del settimanale diretto da Simone Marchetti, in edicola dal 25 marzo per due settimane, il cui intero ricavato delle vendite in edicola sarà devoluto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più in difficoltà in questo momento.
Bergamo e i suoi ospedali si sono trovati loro malgrado al centro di un terremoto sanitario senza precedenti. La prova a cui tutto il territorio è sottoposto è durissima, e i presìdi sanitari sono la nostra prima linea. Medici e infermieri stanno facendo l’impossibile. Dobbiamo dare loro tutto il supporto possibile. Servono uomini e mezzi per affrontare una necessità di cure superiore alle attuali possibilità, pure moltiplicate dall’inizio dell’emergenza. Grazie dunque a Vanity Fair e al Gruppo Condé Nast per essersi messi al nostro fianco, con la forza dei propri canali di comunicazione e con una generosità che fa loro onore" commenta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo.
In copertina del numero c’è Caterina Conti, pneumologa di 39 anni, una Dottoressa dell’Ospedale di Bergamo, impegnata nella struttura che più di tutte, ad oggi, ha raggiunto il limite dei ricoveri in terapia intensiva.
E se nel numero precedente si strillava in copertina #IoSonoMilano, (hashtag che su Instagram da Milano è arrivato in tutta Italia per poi rimbalzare in tutto il mondo in un coro universale di voci, famose e non, ripostato anche da grandi personalità internazionali), la nuova cover recita #IOCISONO, un messaggio di presenza e di impegno civile e umano che diventa esempio eroico.
"Ma non chiamate eroi questi medici, infermieri, lavoratori e volontari perché loro stessi non vogliono essere definiti così. Sono professionisti con un senso del dovere incredibile, lavoratori all'estremo delle forze e delle possibilità. Per noi, diventano il riflesso di un'Italia forte e piena di speranza, Paese da sempre in grado di superare i momenti più difficili. Le loro storie e le loro imprese, tutte narrate in questo numero, diventano un romanzo umano che ci accompagnerà per sempre, non solo nei giorni di questa emergenza" così Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair.

Nel numero sono raccontate le battaglie quotidiane di coloro che sono alle prese con un’emergenza senza precedenti. Tra le tante storie di coraggio, c’è quella di una famiglia di farmacisti di Salerno che continua a lavorare per la comunità nonostante la figlia sia stata contagiata; quella di una cassiera e di un edicolante a contatto tutti i giorni con il pubblico; quella di un dipendente di una fabbrica che produce beni di prima necessità; quella di una volontaria che nelle Marche porta i farmaci a casa agli immunodepressi; e quella di un medico di base della provincia di Brescia che racconta la difficoltà di questo momento.
Un'edizione speciale che raccoglie storie di successi, di dedizione e di forza, come quella del Professor Tiberio, che ha riconvertito un reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova, o di Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, con la testimonianza dalla quarantena di una donna che non molla, e della solidarietà dimostrata dalle trattorie e dagli chef che cucinano gratuitamente per i medici.
Oltre alle interviste a Gennaro Arma, Comandante della Diamond Princess appena rientrato in Italia, encomiato per la coraggiosa quarantena sulla nave ormeggiata a Yokohama, e a Daniela Trabattoni, cardiologa del Monzino, il numero contiene le testimonianze di Chiara Gamberale, di Cesare Cremonini, di Daria Bignardi, e un racconto scritto per Vanity Fair dallo scrittore Eshkol Nevo sulla situazione del mondo ai tempi del Covid-19.