Giovedì 24 aprile alle ore 19.30, il noto locale milanese Blanco presenta Forward & back &... Forward, l’ultima mostra personale di Ciro Zizzo. L’evento proseguirà fino al 14 giugno 2014.
L’esposizione è incentrata sul percorso creativo dell’artista che, mediante l’arte, torna alle sue origini visive e territoriali.
Tra New York, Los Angeles, Miami, Milano e Nord Europa, Ciro è un artista nomade, in viaggio tra culture diverse di cui la sua terra d’origine, la Sicilia, è il punto di partenza e d’arrivo della sua ispirazione, passando attraverso svariate esperienze artistiche, dalla pittura alla manipolazione grafica e pittorica della fotografia.
Il percorso espositivo si divide in tre grandi temi correlati dalla comune origine siciliana: le cellule come le cassatelle siciliane, i Pupi e Corpus Domini.
La serie cellule rimanda all’origini e all’universalità di ogni essere. Benché siamo tutti dotati dello stesso corredo cromosomico, per effetto della differenzazione, le cellule assumono forma e funzione diversa, permettendo l’unicità di ognuno. Siamo in costante relazione con l’ambiente, offrendo e ricevendo stimoli per il cambiamento. Come i riflessi di un cristallo, come la pelle del camaleonte anche noi ci trasformiamo e cambiamo attraverso i luoghi, le esperienze e i movimenti del nostro stato vitale.
I Pupi, marionette medievali riccamente decorati e cesellati da maestranze siciliane, diventano un crogiuolo di reminiscenze della terra natale dell’artista, reinterpretate in chiave moderna: gli occhi rappresentano il sole raggiante del sud, le rotondità delle guance ricordano le succose arance, la fluorescenza dei colori rimanda alle stravaganti cromie dei dolci siciliani.
Le fisionomie dei Pupi si fondono con quelle di altri emblemi della Sicilia quali: la testa del moro, i pupi di zucchero e la Trinacria.
La tradizione viene mediata dalla iper-contemporaneità delle cellule che invadono il volto e lo sfondo dei Pupi, dal ricordo newyorkese e dal tratto pittorico frenetico.
La serie Corpus Domini propone dettagli scultorei di statue classiche, ricordi della Magna Grecia, immagini fotografiche trasfigurate mediante particolari tecniche miste pittoriche e grafiche.
L’espressionismo della forma, l’incisività del tratto e le varie manipolazioni smaterializzano le perfezioni corporee della fotografia riportando alle origini, al primitivismo del segno e alle forme arcaiche. I soggetti diventano contemporanei grazie al surrealismo del colore e al minimalismo del graffiato.
Ciro Zizzo è fotografo, pittore e artista grafico. Laureato in Scenografia e Costume all’Accademia di Belle Arti a Palermo, Ciro ha realizzato: editoriali, campagne pubblicitarie e ritratti di celebrity internazionali per Vanity Fair, Chopard, BMW Nord America Lifestyle, L’Oréal, Absolute Yachts, e altro ancora.
La sua attività artistica è sempre progredita in parallelo alla sua professione attraverso mostre collettive e personali, partecipando a progetti internazionali quali ad esempio: ACT for AIDS in collaborazione con Sotheby’s (1996, 1997); la collettiva Moda&Gioielli. Uniti nella lotta all’AIDS voluta da Bulgari Fashion Service Group ed esposta alla Triennale di Milano (1997); Masterminds of Mode, Kobe Fashion Museum (1999-2000); Fashion Art su Papercity per Art Basel Miami (2005).
L’esposizione è incentrata sul percorso creativo dell’artista che, mediante l’arte, torna alle sue origini visive e territoriali.
Tra New York, Los Angeles, Miami, Milano e Nord Europa, Ciro è un artista nomade, in viaggio tra culture diverse di cui la sua terra d’origine, la Sicilia, è il punto di partenza e d’arrivo della sua ispirazione, passando attraverso svariate esperienze artistiche, dalla pittura alla manipolazione grafica e pittorica della fotografia.
Il percorso espositivo si divide in tre grandi temi correlati dalla comune origine siciliana: le cellule come le cassatelle siciliane, i Pupi e Corpus Domini.
La serie cellule rimanda all’origini e all’universalità di ogni essere. Benché siamo tutti dotati dello stesso corredo cromosomico, per effetto della differenzazione, le cellule assumono forma e funzione diversa, permettendo l’unicità di ognuno. Siamo in costante relazione con l’ambiente, offrendo e ricevendo stimoli per il cambiamento. Come i riflessi di un cristallo, come la pelle del camaleonte anche noi ci trasformiamo e cambiamo attraverso i luoghi, le esperienze e i movimenti del nostro stato vitale.
I Pupi, marionette medievali riccamente decorati e cesellati da maestranze siciliane, diventano un crogiuolo di reminiscenze della terra natale dell’artista, reinterpretate in chiave moderna: gli occhi rappresentano il sole raggiante del sud, le rotondità delle guance ricordano le succose arance, la fluorescenza dei colori rimanda alle stravaganti cromie dei dolci siciliani.
Le fisionomie dei Pupi si fondono con quelle di altri emblemi della Sicilia quali: la testa del moro, i pupi di zucchero e la Trinacria.
La tradizione viene mediata dalla iper-contemporaneità delle cellule che invadono il volto e lo sfondo dei Pupi, dal ricordo newyorkese e dal tratto pittorico frenetico.
La serie Corpus Domini propone dettagli scultorei di statue classiche, ricordi della Magna Grecia, immagini fotografiche trasfigurate mediante particolari tecniche miste pittoriche e grafiche.
L’espressionismo della forma, l’incisività del tratto e le varie manipolazioni smaterializzano le perfezioni corporee della fotografia riportando alle origini, al primitivismo del segno e alle forme arcaiche. I soggetti diventano contemporanei grazie al surrealismo del colore e al minimalismo del graffiato.
Ciro Zizzo è fotografo, pittore e artista grafico. Laureato in Scenografia e Costume all’Accademia di Belle Arti a Palermo, Ciro ha realizzato: editoriali, campagne pubblicitarie e ritratti di celebrity internazionali per Vanity Fair, Chopard, BMW Nord America Lifestyle, L’Oréal, Absolute Yachts, e altro ancora.
La sua attività artistica è sempre progredita in parallelo alla sua professione attraverso mostre collettive e personali, partecipando a progetti internazionali quali ad esempio: ACT for AIDS in collaborazione con Sotheby’s (1996, 1997); la collettiva Moda&Gioielli. Uniti nella lotta all’AIDS voluta da Bulgari Fashion Service Group ed esposta alla Triennale di Milano (1997); Masterminds of Mode, Kobe Fashion Museum (1999-2000); Fashion Art su Papercity per Art Basel Miami (2005).