Johanna Schneider ha le idee chiare sull’obiettivo dell’ultima collezione ACG. “Per me, la sfida per l’abbigliamento ACG è fornire la miglior risposta possibile alle situazioni quotidiane, come quelle che mi è capitato di affrontare a Berlino che si ritrovano anche in altre città”.
Per i capi della collezione ACG, gli agenti atmosferici (in particolar modo gli sbalzi di temperatura) e la durabilità sono un dato di fatto. La protezione contro le condizioni ambientali, all’aperto o al chiuso, è essenziale. Tuttavia Schneider crede che ACG faccia la differenza anche per un’interpretazione più astratta del concetto di protezione – quella che deriva dalla percezione.
“Durante l’inverno, siamo costantemente esposti ai cambiamenti climatici più drastici, e allo stesso tempo dobbiamo essere coperti”, afferma Schneider. “Abbiamo bisogno di un livello di comfort molto elevato quando ci dobbiamo muovere fra ambienti diversi, ognuno con le sue particolarità”.
Da molti punti di vista, rendere i capi confortevoli è stata una delle sfide fondamentali nella realizzazione della linea ACG. Dal suo ritorno nel 2014, quando Errolson Hugh è diventato il designer della linea, ACG si è concentrata sull’utilità urbana dando nuove forme ai pezzi preferiti più funzionali – come i parka in Gore-Tex® e le giacche da aviatore – e definendo una nuova silhouette del pantalone.
Ora, con l’introduzione della capsule donna ACG, Schneider e Hugh – partner di lungo corso ed entrambi con esperienza nella moda e nell’abbigliamento outdoor – affrontano apertamente la sfida per il comfort introducendo il colore. Arancione audace per la giacca NikeLab ACG PO Shell da rafting, menta fredda per il trench NikeLab ACG 3-in-1. La nuova palette esprime il lato spensierato della creatività del duo, dimostrando il loro straordinario talento nel bilanciare emozione e funzione.
“Un aspetto essenziale per noi è anche ciò che il capo di abbigliamento riesce a esprimere”, spiega Schneider. “Spesso i prodotti da donna sono espressivi, trasmettono emozioni forti. Ci siamo confrontati sul fatto che talvolta questo elemento manca nei collezioni maschili e le nostre conversazioni hanno aperto nuovi spazi per l’evoluzione della collaborazione”.
“Il concetto fondamentale che avevamo in mente progettando ACG era quello di adattibilità a diversi ambienti”, concorda Hugh. “I capi estremi che disegniamo per ACG devono comprendere una gamma completa di possibilità dal punto di vista tecnico. Dal lato estetico, sappiamo cosa devi indossare per dire chi sei e cosa ti rappresenta al meglio, e questo è altrettanto importante per il brand. Sono queste le due sfide da affrontare: da un lato, i capi devono stare bene addosso e dall’altro infondere fiducia e conferire stile”.
Il trench NikeLab ACG 3-in-1 Coat, elemento distintivo della nuova collezione, è l’esempio perfetto. Le versioni uomo e donna hanno origine da un unico disegno, e al tempo stesso gli elementi essenziali offrono sia l’emozione sia la garanzia di protezione dalle intemperie grazie al guscio esterno in Gore-Tex. “Il guscio esterno ha un colore unico, ed è l’interno che rivela l’energia che vive dentro di noi, attraverso la fodera colorata”, afferma Schneider.
Oltre al nuovo equilibrio cromatico, Schneider ha anche concepito la nuova collezione donna pensando a come ci si sente indossandola. La sua interpretazione del pantalone ormai iconico, segue il DNA del look ACG di Hugh, ma allo stesso tempo propone specifici elementi femminili che trasmettono un equilibrio più mirato di comfort e flessibilità. Il punto vita diventa il dettaglio che caratterizza il pantalone: un rinforzo rialzato in un materiale più soffice sollevato sulla pelle si adatta al corpo con naturalezza.
Tuttavia, è proprio in queste sfumature percettive – la struttura del gomito della giacca, la piega del pantalone – che la linea ACG esprime il massimo delle sue potenzialità.
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