“Chez Sakura” si impone fin da subito come salotto di eleganza e classe, attirando così l’elite parigina che ogni giorno affolla la piccola ma accogliente sala da thé. Sakura, con la sua raffinatezza, attira l’attenzione di un giovane ragazzo italiano, recatosi a Parigi per studiare l’arte della chocolaterie.
Il giovane di nome Filippo, chiede la possibilità di prendere servizio presso il locale, sostenendo che un bar à thé così charmant dovrebbe affiancare alla spiritualità dell’ Oriente, l’aroma e la sensualità del cioccolato.
Sakura resta colpita dalla determinazione e dai modi cortesi di Filippo e accetta di intraprendere questo nuovo sentiero.
Opere d’arte in miniatura quelle che il giovane realizza, ognuna delle quali ispirate ad un ricordo della sua amata terra.
Contrasti di sapori, consistenze e perfetta armonia dei colori. Glasse lucide e vellutate vengono coronate da ruches di cioccolato fondente.
La stampa elegge “Chez Sakura”, salotto di cultura internazionale, aumentando sempre più la fama di questo mistero dell’Oriente, del quale tutta Parigi parla.
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