Un essere, colto mentre esplora la molteplicità.
Io sono tutte. L'identità per me è auto-creazione.
Questo include l'ambiente in cui abito.
Devio, e mi piace parecchio.
Un essere, colto nella performance di apparire.
Mi esaltano diversità, e gli estremi.
Sigillo me stessa in seconde pelli o mi proteggo dentro
balloon.
I colli sono la mia idea di elevazione. Le coulisse mi
permettono la riconfigurazione.
La mia geometria è in punta di piedi. Fiorisco dunque
sono.
Un essere, colto mentre sta lì.
Trovo cose che mi parlano, nello spazio e nel tempo.
Fuori scala, morbide al tatto. Pelose. Arruffate.
Cartacee.
Indosso momenti. Parlo le ore. Avanti e indietro.
Sento pattern, sotto la pioggia.
Un essere, colto nella logica dell'illogico.
I miei pensieri sono algoritmi. Gli errori danno loro
ritmo.
La casualità è la mia idea di beatitudine. Le esperienze sono
ciò con cui mi vesto.
Divago in gioie artificiali.
Esseri, che godono a portar le cose in essere. Creare e
ri-creare. Fare, disfare, unire, scontrare, fondere, ibridare, all'infinito e di
nuovo.
Esseri, che sono semplicemente se stesse.
Molte di loro.
E ancora di più.
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