Sicuramente la sfilata di Krizia è stata quella più attesa di tutta la settimana della Settimana della Moda Milanese che ha visto il ritorno in passerella della storica Maison.
Il mood che ha caratterizzato l’intera sfilata sono state le onel loro indefinito movimento protetto dai segni sinuosi delle montagne.
Nelle lunghe passeggiate solitarie al lago, Zhu Chongyun, la visionaria direttrice creativa e proprietaria di Krizia ha immaginato un delicato ponte iconografico tra oriente e occidente, tra il passato storico della Maison e il suo futuro contemporaneo e globale. Un’ispirazione romantica e dolce che viene scossa da interruzioni continue, da fratture stilistiche, da imprevisti cromatici, frutto di una lunga frequentazione dell’archivio storico di Via Manin a Milano.
I segni iconici ritornano ma senza nostalgia e ripensamenti. Sciolgono il loro tempo in versione attuale di linee pure e dirette che nascondono sorprese. Una continua e sofisticata rielaborazione di memorie che assumono uno spostamento contemporaneo. Un “haiku” tridimensionale.
E se tutti aspettavano la solita tigre, stavoltaè una tigre nuova. Diversa. Il felino Krizia torna graffiante, stampato, in jacquard multicolor o in pelle laserata. Si nasconde nei tessuti a macro e micro fioriture, in un divertente camouflage. Su bluse-felpe, abiti canotta come negli accessori di pelle laserata e metallo. Il simbolo di un’epoca si fa colorato e pop. Divertente e mai banale. E’ la tigre Krizia.
E’ così per i plissé, le balze, le rouche, che diventano petalo sulla giacca maschile, lama seghettata sulla spalla, fazzoletto esagerato o ventaglio laterale stretto da un nastro. Preziose lavorazioni che creano una contaminazione tra arte e moda come negli scultorei abiti da sera e da cocktail, lavorati come fossero opere d’arte. Onde che si ripetono e che allargano in tutta la collezione, dalla tracolla della shopping macro pochette di pelle e di tessuto ai sabot piatti.
I tessuti si fanno preziosi e inediti: fili di lana con seta croccante, mohair con organza, stretch e plissé, frutto di tecnologia all’avanguardia e tante collaborazioni speciali con i maestri artigiani italiani. I colori vanno dal tenue ice-cream, al blu lago, dall’azzurro acqua all’oro iridescente., in dialogo trs occidente e oriente.
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