Nel bosco incantato. Forza, consapevolezza, determinazione e femminilità, le parole chiave di questa nuova donna che Simonetta Ravizza ha creato, amica e complice, pensando che ogni giorno é fatto per essere vissuto nella quotidianità persino con addosso un cappotto dal taglio maschile ma in visone rasato o una gonna di nappa a ruota ma lunga.
Non é più tempo per divagazioni senza concretezze. E allora ecco che anche pelle e pelliccia, si confondono, si mimetizzano, arrivano lá dove non arriva l'altra. I colori giocano un ruolo fondamentale in questo dialogo: verde, bordeaux, blu. Intarsi, righe, screziature. Ed é come entrare in un bosco, incantato, magico, popolato di creature romantiche e fiere, sensuali e consapevoli. E ancora, la pelliccia, come tavolozza del pittore, come opera d'arte. Contaminazioni, cenni all'arte di Rothko: motivi grafici a blocchi per visoni , cincilla e volpi che si fondono per creare, attraverso la loro matericita', incredibili giochi di riflessi e suggestioni di contemporaneità.
Sovrapposizioni, altro mantra della stilista. Anche quando i materiali sembrerebbero poter vivere una vita propria. E invece così lavorati, semplificati, minimizzati diventano necessari ma non indispensabili: i lunghi gilet di volpe che stanno sotto ai cappotti o sopra alle giacche, per esempio.
Le forme di conseguenza: insieme o distinti i capi cambiano la percezione, lasciando libera ogni donna di scegliere. A prescindere dalla moda e secondo personalitá. Un mix di razionale libertá.
Linee ad A delle gonne, midi o longuette, tagliate a ruota; i pantaloni fit dritti o over, lunghi o al polpaccio; tuniche corte o midi, tutto rigorosamente in leggerissima pelle.
Ampie bluse in crépe-de-chine, bomber di pelliccia, minigilet
da nascondere sotto i cappottoni (sempre in pelliccia); cappe over. Pezzi semplici ma che diventano sempre più ricercati.
Sovrapposizioni, altro mantra della stilista. Anche quando i materiali sembrerebbero poter vivere una vita propria. E invece così lavorati, semplificati, minimizzati diventano necessari ma non indispensabili: i lunghi gilet di volpe che stanno sotto ai cappotti o sopra alle giacche, per esempio.
Le forme di conseguenza: insieme o distinti i capi cambiano la percezione, lasciando libera ogni donna di scegliere. A prescindere dalla moda e secondo personalitá. Un mix di razionale libertá.
Linee ad A delle gonne, midi o longuette, tagliate a ruota; i pantaloni fit dritti o over, lunghi o al polpaccio; tuniche corte o midi, tutto rigorosamente in leggerissima pelle.
Ampie bluse in crépe-de-chine, bomber di pelliccia, minigilet
da nascondere sotto i cappottoni (sempre in pelliccia); cappe over. Pezzi semplici ma che diventano sempre più ricercati.
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