Fu con un semplice tratto, il disegno a mano libera del cerchio perfetto, che Giotto di Bondone segnò l’inizio del Rinascimento. Con quel gesto deciso, il genio artistico si guadagnò la protezione papale e incoraggiò generazioni intere di artigiani, matematici e inventori a inseguire il potere sublime della linea singola.
L’allegoria del cerchio perfetto ha guidato DITA nell’esplorazione del movimento creato da un’idea matematica e organica della forma. Gli stilisti hanno svolto un’analisi multidisciplinare delle pratiche scientifiche e artistiche, ispirandosi alle tradizionali arti calligrafiche del Giappone, ai progressi nell’astronomia introdotti da Galileo, fino all’arrivo rivoluzionario della tecnologia digitale nel mondo di oggi.
Il risultato è la collezione presentata al MIDO, la fiera internazionale dell’occhialeria di Milano, che propone nuove, uniche versioni dei modelli classici, testimoniando l’approccio dinamico e innovativo di DITA nell’eyewear di lusso.
Nessun occhiale rappresenta quest’omaggio alla maestria meglio di Haliod, una montatura P3 modificata la cui montatura in titanio ricorda il “Sosho”, l’arte della calligrafia libera giapponese. La struttura continua costituisce una drastica evoluzione del vocabolario stilistico di DITA e riaffiora in System-One, un modello da navigatore che evoca i tradizionali modelli da aviatore ma con una tradizionale lente quadrata. Con la sua montatura in titanio lineare che avvolge le lenti in titanio, la montatura evoca i tratti dell’artigianato giapponese antico e moderno.
La forza risplendente del contrasto materiale raggiunge l’apice con Endurance 79, un modello da aviatore che si avvale di una tecnica di fabbricazione innovativa a monofilamento che unisce l’elemento muscolare a una carezza di meccanica eleganza, senza soluzione di continuità. La sua struttura in titanio scintillante e la montatura minimale in acetato ricordano la struttura originaria dei veicoli da corsa ad alta prestazione e l’audacia dei piloti che portarono l’automobilismo a nuove vette alla fine degli anni ’70.
I progressi scientifici, dall’Illuminismo al digitale, si ritrovano nelle proposte femminili. Il modello Informer richiama le origini cosmiche dell’umanità e le figure mitologiche tracciate nel cielo notturno dai nostri primi antenati, con la montatura a occhio di gatto immersa nello scintillio della notte celeste. Dettagli minuziosi, come la zigrinatura sulla montatura Talon – marchio di fabbrica di DITA – conferiscono a Axial una nota intellettuale ispirata dalla lavorazione del metallo dei primi telescopi.
La maestria della forma – dalle straordinarie prodezze della tecnologia moderna alla semplicità ispirata del cerchio perfetto – risiede nella linea continua, che lega le conquiste più straordinarie della storia dell’umanità al futuro che ci attende dietro l’angolo.