Casadei F/W 2016

Un viaggio, una panoramica, una riflessione contemporanea sull’estetica e sulla libertà degli anni Settanta. Folk, hippie, punk, glamour, genderless, rock, disco. La rivoluzione del costume di ieri riletta con gli occhi della rivoluzione di internet di oggi. Senza nostalgia, anzi, alla ricerca di nuovi significati, nuove prospettive, nuove direzioni.

Il ritorno del plateau. Chunky, ovvero alto e importante, emblema della disco music e alleato dei pantaloni a zampa d’elefante. Oppure più femminile, ingentilito nei volumi e con forma più arrotondata.

Pelliccia e gros-grain. In pieno stile hippie. Una treccia di visone multicolor rende glamour e folk gli stivaletti. E fiocchi di gros reinventano i sandali.

Catene. Sui texani, sulle pantofole, sui mocassini. Corrono nei dettagli, si imprimono sui tacchi, caratterizzano tutti i modelli. È la signature Casadei.

Colori. Bordeaux. Verde bottiglia. Blu notte. E arancio Kerala più tutti i neutri giocati in tonalità calde. È il ritratto immaginario di un interno anni Settanta. Unito alla voglia di evasione, ai sogni d’Oriente e alle sfumature del deserto come non-luogo dove sperimentare nuovi orizzonti e nuovi significati.

Blade. La décolleté più emblematica di Casadei spinge l’idea del patchwork oltre l’immaginazione: una serie di paillettes dall’effetto metallico, montate una sull’altra, si muovono sulla tomaia sinuose e vellutate. Sul tallone, invece, un taglio architettonico si alza fino alla caviglia in un inaspettato effetto nudo.

L’indagine sul decennio più rivoluzionario e intenso, non poteva non considerare il concetto di genderless. Che per Casadei diventa un’idea contemporanea di fluidità, ovvero di libertà di scelta senza etichette e senza percorsi prestabiliti. Da questo concetto nasce FLUID, la nuova capsule collection dedicata a uomini e donne, senza distinzione di sesso. È una serie di calzature che tagliano confini e aprono orizzonti: quelli della personalità, del carattere e dell'auto affermazione, oltre ogni convenzione, anche attraverso un oggetto di moda.

Bottega Veneta Womenswear F/W 2016

“La collezione è definita da una silhouette slanciata e allungata, che crea un movimento morbido e sensuale. La maglieria avvolge il corpo, quasi diventando un’esperienza sensoriale per chi la indossa.” Tomas Maier, Direttore Creativo. Una collezione che esprime un lusso personale: pezzi individuali che rivelano a chi li sceglie la loro complessità e unicità.
La maglieria, caratterizzata da trame di misure differenti, sostituisce i materiali intrecciati sui morbidi cappotti lunghi, sugli abiti corti e sui pantaloni. Tecniche e ricami sono eleganti e distintivi: dai tessuti agugliati alle decorazioni intenzionalmente applicate in modo irregolare.
“Mi piace creare effetti inaspettati: non necessariamente un capo elegante deve esserlo sempre, possono esserci diverse interpretazioni.”

Un’ampia collezione di nuove borse è ispirata allo stile iconico di Bottega Veneta “tie string” proveniente dagli archivi del 1971. L’accento è sulle forme più piccole, realizzate in coccodrillo e pellami pregiati, ma anche in Nappa e pelle di vitello lucida. Alcuni modelli hanno intense tonalità, motivi a righe tridimensionali o con stampe geometriche agugliate in velluto.
Le scarpe con tacchi a punta allungano le forme slanciate, e comprendono Mary Jane dal cinturino triplo, stivali dal cinturino doppio e con cerniera laterale.
Diverse pietre verdi, tra le quali fluorite, giada, labradorite e malachite, sono incastonate nell’argento sterling e nell’oro anticato per creare collane, bracciali o orecchini.
“Tutto è pensato per essere indossato con semplicità, è il senso del nostro fare abbigliamento. Non mi interessa creare capi fatti solamente per essere mostrati. Ho sempre in mente le persone che li indosseranno nella loro vita reale.”