In un momento di overdose di comunicazione, proposte e stimoli, come quello che ha caratterizzato la design week milanese, ha trovato spazio anche un progetto fotografico delicato e sussurrato, nato da un’idea di Gianluca Vassallo con SHARE, agenzia di comunicazione specializzata nel design, per raccontare una città diversa: una Milano in sordina, fatta di dettagli, di storie, di “coeur in man” e di solitudini, di destini in arrivo e in partenza, che cambia ma rimane sempre un po’ se stessa: MILANOMUTA.
Gianluca Vassallo - artista sardo con uno sguardo privilegiato e attento sulla città del design – ha scattato una serie di polaroid, pezzi unici così come unici sono gli istanti immortalati dal suo obiettivo, ritratti “fuori-fuorisalone”, lontano dalle luci, dal glamour, dalla frenesia della settimana.
Le fotografie di MILANOMUTA sono diventate, per l’intero periodo della design week, protagoniste assolute del profilo Instagram di SHARE, abbinate a frasi, versi di canzoni, pensieri associati alla città di Milano.
“Per la nostra Milano Design Week 2018 abbiamo pensato di regalare uno sguardo diverso”, raccontano Gianluca Vassallo e SHARE.
“Uno sguardo a dettagli e angoli meno conosciuti della città che tutti noi abbiamo percorso, incrociandoci, nelle giornate del salone e del fuorisalone, momento clou dell’intero anno per chi vive di design e periodo di grande frenesia. Abbiamo voluto prendere fiato e osservare da un punto di vista diverso la corsa alla ricerca di novità, di idee e di bellezza per regalare un frammento, uno scorcio, una visione mutevole della città in cui ci muoviamo.”
Gianluca Vassallo
Fondatore e direttore artistico di White Box Studio, attraverso il quale offre il proprio sguardo e quello di altri talenti alle aziende del design, della moda, dell'editoria e alle istituzioni culturali, ha collaborato e collabora con importanti brand per raccontarne storie, mondi e produzioni da un altro punto di vista.
“Sardo d’adozione e ottimista patologico. Uso il corpo, il video e la fotografia per fare arte e per comprendere e comunicare le aziende. Amo New York e Douala, la gentilezza e la rivoluzione. Sogno un mondo senza estranei e pieno di domande. Sono stanco di viaggiare dal mio primo viaggio, quando ho capito di non poter smettere più.”