Incontro di mondi. Unione di culture. L’Oriente entra nell’Occidente con passo leggero, trasformandosi e trasformandolo, senza esotismi e rimpianti etnici. In una collezione tutta metropolitana, è la contaminazione il concetto forte, che esalta l’impronta orientale e il gusto occidentale.
Fusion sono i colori. I basici blu, grigio, fango e verde sono contaminati da una tonalità petrolio che li trasforma. Il risultato è una palette in cui spicca una particolare sfumatura di blu/verde: il mirto. I colori chiari sono naturali: mastice, greige, sabbia, ma niente bianco puro.
Fusion è il paisley, stilizzato fino a diventare puro simbolo sui capi leggeri di stagione, a differenza del tradizionale uso invernale. Quattro le tecniche utilizzate: stampa digitale per maglie e camicie, jacquard per giacche in jersey increspato, ricamo su tessuto tipo Principe di Galles, laserato per i capispalla dove appaiono, come tatuaggi all-over, delle piccole laserature piazzate.
Fusion sono i colori. I basici blu, grigio, fango e verde sono contaminati da una tonalità petrolio che li trasforma. Il risultato è una palette in cui spicca una particolare sfumatura di blu/verde: il mirto. I colori chiari sono naturali: mastice, greige, sabbia, ma niente bianco puro.
Fusion è il paisley, stilizzato fino a diventare puro simbolo sui capi leggeri di stagione, a differenza del tradizionale uso invernale. Quattro le tecniche utilizzate: stampa digitale per maglie e camicie, jacquard per giacche in jersey increspato, ricamo su tessuto tipo Principe di Galles, laserato per i capispalla dove appaiono, come tatuaggi all-over, delle piccole laserature piazzate.
Fusion sono i pantaloni con una pince laterale e stretti all’altezza del malleolo e la giacca con le spalle più piccole, insellate e delineate dal rollino, a volte con i revers e i bottoni pressati che appaiono come disegnati, leggermente in rilievo. Alle t-shirt di seta lavata con scollo a ‘V’ si alternano le camicie con piccolo colletto alla coreana o modello bowling.
Fusion sono i materiali preziosi e mai tecnici: lana, cupro, seta spesso lavata, cotoni che esprimono l’idea vincente del no-seasonal per rispondere alle esigenze degli Emporio Armani collocati a tutte le latitudini. Così la nappa ‘peso piuma’ accoppiata internamente alla georgette è leggerissima e ha un effetto croccante. La pelle ritorna laserata effetto 3D sia per capospalla sia per accessori. Immancabile lo zaino, lavorato a punto ricamo effetto tridimensionale. La forma del sandalo ricorre nei vari modelli, sneaker, sabot, slip-on. Sorprendente la nuova stringata chiusa davanti e aperta dietro, trattenuta da un cinturino alto sul tallone.
Ospiti alla sfilata: Tim Robbins, RJ Mitte, Bobby Shriver, Il Volo.
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