martedì 28 febbraio 2017

DITA | Collezione Mido 2017

DITA_NARCISSUS_YELLOW GOLD

Fu con un semplice tratto, il disegno a mano libera del cerchio perfetto, che Giotto di Bondone segnò l’inizio del Rinascimento. Con quel gesto deciso, il genio artistico si guadagnò la protezione papale e incoraggiò generazioni intere di artigiani, matematici e inventori a inseguire il potere sublime della linea singola.
L’allegoria del cerchio perfetto ha guidato DITA nell’esplorazione del movimento creato da un’idea matematica e organica della forma. Gli stilisti hanno svolto un’analisi multidisciplinare delle pratiche scientifiche e artistiche, ispirandosi alle tradizionali arti calligrafiche del Giappone, ai progressi nell’astronomia introdotti da Galileo, fino all’arrivo rivoluzionario della tecnologia digitale nel mondo di oggi.
Il risultato è la collezione presentata al MIDO, la fiera internazionale dell’occhialeria di Milano, che propone nuove, uniche versioni dei modelli classici, testimoniando l’approccio dinamico e innovativo di DITA nell’eyewear di lusso.
Nessun occhiale rappresenta quest’omaggio alla maestria meglio di Haliod, una montatura P3 modificata la cui montatura in titanio ricorda il “Sosho”, l’arte della calligrafia libera giapponese. La struttura continua costituisce una drastica evoluzione del vocabolario stilistico di DITA e riaffiora in System-One, un modello da navigatore che evoca i tradizionali modelli da aviatore ma con una tradizionale lente quadrata. Con la sua montatura in titanio lineare che avvolge le lenti in titanio, la montatura evoca i tratti dell’artigianato giapponese antico e moderno.
La forza risplendente del contrasto materiale raggiunge l’apice con Endurance 79, un modello da aviatore che si avvale di una tecnica di fabbricazione innovativa a monofilamento che unisce l’elemento muscolare a una carezza di meccanica eleganza, senza soluzione di continuità. La sua struttura in titanio scintillante e la montatura minimale in acetato ricordano la struttura originaria dei veicoli da corsa ad alta prestazione e l’audacia dei piloti che portarono l’automobilismo a nuove vette alla fine degli anni ’70.
I progressi scientifici, dall’Illuminismo al digitale, si ritrovano nelle proposte femminili. Il modello Informer richiama le origini cosmiche dell’umanità e le figure mitologiche tracciate nel cielo notturno dai nostri primi antenati, con la montatura a occhio di gatto immersa nello scintillio della notte celeste. Dettagli minuziosi, come la zigrinatura sulla montatura Talon – marchio di fabbrica di DITA – conferiscono a Axial una nota intellettuale ispirata dalla lavorazione del metallo dei primi telescopi.
La maestria della forma – dalle straordinarie prodezze della tecnologia moderna alla semplicità ispirata del cerchio perfetto – risiede nella linea continua, che lega le conquiste più straordinarie della storia dell’umanità al futuro che ci attende dietro l’angolo. 

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lunedì 27 febbraio 2017

TRUSSARDI F/W 2017

Trussardi Womens FW17-18_14

La Temperanza. L’Imperatrice. La Giustizia. Le figure femminili dei tarocchi sono alla base dell’ispirazione per la nuova Collezione Donna Autunno/Inverno 2017-18 di Trussardi. Archetipi dell’immaginario classico, icone della tradizione esoterica, queste figure simboliche si attualizzano come se camminassero in un contesto urbano acquisendone velocità e riti e donando al presente profondità e storie. Ieri e oggi si fondono, i capi che hanno fatto la storia della maison sono resi attuali: tutto si sviluppa per descrivere un’estetica che non si interessa alle tendenze ma ad aggiornare un’eredità e un sapere che diventano stile e contemporaneità.
Piazza della Scala. Corso Venezia. Piazza Duse. L’estetica urbana degli scorci più sofisticati di Milano diventa attitudine, discrezione e glamour. Focus sull’artigianalità e sul dna di casa di moda: i capi icona che hanno fatto grande Trussardi ritornano in una veste rivisitata. Si parte dalla pelle e dai suoi trattamenti, patrimonio del brand.
Il completo sartoriale è di cuoio trattato per un’immagine timeless, resa sportiva da bordi di maglia come il giubbotto guanto in crosta testa di moro con grande collo a coste multicolor. La sottoveste si presenta in versione pelletteria in un’inaspettata variante di camoscio patchwork monocolore dove i tagli sono impunturati da punti speciali a contrasto. Infine, il cappotto oversize a vestaglia è di crosta testa di moro con decori patch, lavorazione impiegata anche in altri capi per riportare al tema dei tarocchi, trait d’union di tutta la collezione.
La parte di tessuto è materica, calda, avvolgente. Il suit con giacca elegante presenta pantaloni rivisti con forma a trombetta. Il cardigan oversize si usa come un capospalla. Le stampe d’archivio con tema di gioielli o cavallerizzo diventano pattern astratti per la parte più leggera formata da abiti di georgette extra lunghi da indossare con disinvoltura sotto le mischie più pesanti. Il velluto, infine, gioca una parte importante: utilizzato in colori vivaci, viene impiegato per dare un’aria più disinvolta e destrutturata a completi, bomber e capospalla.
Per gli accessori, continua l’ascesa della Lovy Bag, la nuova borsa icona di Trussardi, che si illumina di una nuova corona metallica. Il modello Cacciatora è presentato in due versioni, mini e media, rivisitate dalla luce del Naplak, un particolare trattamento verniciato che conferisce una stropicciatura sofisticata alla superficie e con patch su patta.
L’anfibio derby è il punto cardine delle calzature: realizzato in montone, pitone e cuoio invecchiato, si staglia in toni inaspettati come azzurro e bordeaux.
 
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