giovedì 29 settembre 2016

Blumarine: 50's are back!

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Gli anni Cinquanta! Blumarine interpreta la ricercatezza mai urlata di quell’epoca con una serie di capi rappresentativi: giacche sartoriali e lunghi cappotti strizzati da cinture in visone che segnano con eleganza il punto vita, gonne che arrivano alle caviglie scivolando delicatamente lungo i fianchi, mini pull e culotte che ammiccano alla lingerie. La donna è raffinata, femminile, senza tempo.

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Santoni: Black & White mania

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La stringata rubata al guardaroba maschile, il sandalo gabbia, l’ankle boot e la décolletée con cinturino dal sapore bon ton; quattro tipologie di calzature decisamente diverse tra di loro, accomunate da un unico filo conduttore: i contrasti cromatici del bianco e del nero. Strizzando l’occhio agli anni Venti, Santoni crea una serie di calzature dove il gioco degli opposti regna sovrano. Quattro varianti per altrettanti momenti della giornata, dall’ufficio fino all’uscita serale Santoni accompagna la propria donna unendo lo stile unico delle proprie creazioni con i grafismi cromatici della pelle Black&White.

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Giada Primavera Estate 2017

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Ampi spazi di colore interrotti da un decisivo tratto grafico: l’omaggio è alle campiture delle tele di Newman Barnett.
Riferimento pittorico che Gabriele Colangelo traduce in un’estetica di fluido rigore. Uno anticipando l’altro, in un inseguirsi di sartoriali dettagli, i capi declinano un minimalismo geometrico. Reso organico da drappeggi e ricercatezza delle textures, graficamente composto da lavorazioni couture e stampe in poliuretano.
Monocromo bianco e grigio, alternati al fango e verde bosco, illuminati da lampi arancio mango, tingono un’architettura leggera, che discretamente svela le sue sperimentazioni. Intrecci a filo lasciano intravedere il corpo, mentre attraversano come fessure abiti e capospalla. Oppure percorrono le lunghezze a terra, acco­stando mille strisce di satin opaco o nappa leggera, con impatto plissé.
L’effetto è invece di un ricamo, quando la magliera in leggerissima viscosa mescola due diversi filati, giuntati con micro punzonature, in taglio sbieco. Tessuti lavorati a double e impalpabili doppiature di organza,
compresa quella con la piattina di lurex, si alternano a twill di seta, crepe cady e nappa plongé, sono le trame preziose, che interpretano la silhouette. Una linearità a tratti sconvolta da improvvisi drappeggi, da togliere o tenere secondo l’attitude, pieghe inaspettate che virano la superficie verso nuove geometrie. Lunghezze sotto il ginocchio, pantaloni sopra le caviglie, a cui sovrapporre i soprabiti e gilet dalle schiene a sfondo piega sovrapposti. Pieghe sormontate firmano anche la borsa di pelle con manici, montata come pezzo unico. Allungata in senso opposto, si struttura come contemporaneo secchiello couture. Nastri di metallo e resina colata sottolineano orli, fissano il movimento dei drappeggi, chiudono i polsi come maxi gemelli con micro catene flottanti, altrimenti le cinture, con scultorea presenza.
 
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