Mostre, spettacoli e soprattutto moda: questi gli ingredienti dell’ultima edizione della Lviv Fashion Week che si è tenuta nella capitale culturale dell’Ucraina dal 22 al 25 marzo. Tra i protagonisti Salvatore Piccione che ha sfilato con la collezione Autunno Inverno 2018 2019 in una location d’eccezione, l’Aeroporto Internazionale di Lviv.
Lo stilista siciliano è stato scelto per rappresentare una nuova e talentuosa scuola di designer italiani, capaci di raccogliere il testimone dei nomi che hanno reso grande il Made in Italy. Una nuova donna quella presentata da PICCIONE.PICCIONE per la prossima stagione.
Emancipazione personale e culturale che passa attraverso nuovi codici stilistici: è la crescita il tema che Salvatore Piccione sente l’esigenza di esplorare nell’autunno-inverno 18/19 come tappa imprescindibile di un percorso evolutivo che abbraccia tutti i suoi mondi. Cresce la sua donna - che smette i panni eterei e romantici che l’hanno fin qui vestita – e lui con lei nell’imparare a coglierne e valorizzarne le sfumature più contemporanee. Cresce anche la prospettiva da cui lo stilista guarda ai suoi più grandi riferimenti: da sempre ispirato dall’arte nella sua ricerca iconografica, riflette ora in modo più profondo sul senso intrinseco del messaggio.
E’ così che riscopre Kandinskij prima di Kandinskij e ne ripercorre lo studio sugli elementi figurativi che anticipa la svolta astrattista: ne nascono stampe in cui immergersi come in un dipinto, caratterizzate dalla contaminazione tra geometrico e pittorico - come nel disegno di cerchi e amoebe declinato in una palette di nero, azzurro e giallo – che prendono vita su crêpe de chine, paillettes, tessuti sovrapposti e ricami gioiello.
In base alla “teoria del colore” postulata dallo stesso Kandinskij - secondo la quale il movimento cromatico è una vibrazione che tocca le corde dell'interiorità, paragonandoli a strumenti musicali per le emozioni e sensazioni che suscitano nello spettatore – sono i colori primari ad essere al centro della collezione: il rosso di cui si colora l’omonima piazza di Mosca, ma anche il giallo ed il blu brillanti.
Il fiore – emblema dell’età dell’innocenza fin qui vissuta dalle muse di PICCIONE.PICCIONE – resta ma si evolve, perde di romanticismo e si accende nei colori e nei contorni, ed attraverso la sua trasformazione si afferma una femminilità consapevole che rivendica libertà di espressione, anche sessuale: il tema della donna nella sua attuale complessità assume in questo senso una connotazione più ampia e definisce nuovi livelli di dialogo tra Salvatore Piccione e la figura femminile.