Pulley Milano ha riaperto al pubblico giovedì 21 maggio con tante novità: menù e decor completamente rinnovati, una pizza unica nel suo genere, un nuovo dehor e soprattutto con il lancio di un’iniziativa benefica #Injuredbutsupportive, dedicata a chi è stato in prima linea durante l’emergenza sanitaria.
Il noto ristorante e club milanese incastonato tra lo storico quartiere di Brera e la centralissima via della Moscova - aperto nel 2016 da Davide Lippi (figlio dell’ex ct della Nazionale Marcello) e Carlo Diana – amplia così il significato del suo storico motto, More than restaurant.
Se inizialmente questa massima alludeva sostanzialmente al fatto che il locale, conosciuto per l’atmosfera Old England e i menù ricercati, ospita al primo piano anche uno spazio interamente dedicato all’after dinner - dove un ricco menù di cocktail ed una lista di vini selezionati accompagnavano una scelta musicale raffinata con deejay permanente – ora si cambia ritmo.
Feriti ma solidali, si riparte mettendo la generosità al primo posto con i nuovi #Injuredbutsupportivedinners, cercando di non dimenticare e con il fermo proposito di ricavare il meglio dal peggio che è accaduto offrendo una cena gratuita ai medici e al personale sanitario dell’Ospedale San Raffaele che, insieme a quelli delle altre strutture lombarde, si sono spesi ogni giorno per far fronte a questa inaspettata emergenza. L’offerta comprende una cena completa alla settimana per due persone da qui fino alla fine dell’anno prenotabile al numero dedicato.
“Vogliamo tornare solo ad occuparci di ospitalità al meglio, ripartendo da qui. Passata l’emergenza sanitaria resta una normalità tutta da ricostruire ed un settore, il nostro, che desidera ripartire in sicurezza al più presto ma in modo diverso. Ripartiamo migliori, con generosità, mettendo al centro chi è stato sempre in prima linea per noi tutti i giorni in corsia. E ripartiamo con orgoglio, sfidando noi stessi la paura della crisi con impegno, valorizzando la varietà delle nostre cucine regionali e dei nostri prodotti unici” commenta Davide Lippi.