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mercoledì 16 gennaio 2019

N21 Fall Winter 2019 Men’s Fashion Show

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Rileggere la mascolinità abbandonando i limiti imposti dagli stereotipi culturali e dalle incrostazioni secolari del maschilismo. Analizzare con uno sguardo pulito l'erotismo naturale dell’uomo e l'ambiguità che nasce dalla complicità maschile, per liberare entrambe le espressioni dalle trappole del cameratismo. Abbracciare la ricerca di un nuovo percorso per raccontare le scelte estetiche di un uomo nuovo. Senza teorie prefissate e senza codici. La collezione Uomo autunno/inverno 2019 di N21 è la costruzione di un guardaroba maschile che si compie senza preconcetti.


«Per troppi anni la moda maschile si è lasciata imprigionare nei generi e nelle tendenze, dal datato formale al più recente sportswear. Ho pensato che sia arrivato il momento non solamente di mescolare i riferimenti ma di costruire un tipo di abbigliamento che si possa sottrarre alle classificazioni, proprio come nella vita di tutti i giorni fanno gli uomini delle nuove generazioni, dai millennials a quelli delle generazioni successive. Sono convinto che senza i limiti che dalla cultura stereotipata si trasferiscono nel guardaroba, l'uomo sia più capace non solo di capire se stesso ma anche il mondo che lo circonda, compreso il cambiamento forte e decisivo dell’universo femminile», dice Alessandro Dell'Acqua direttore creativo di N21.

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EROTISMO È l’atmosfera sfuggente di un mondo fatto di segnali più che di appariscenze. Non sono i muscoli ma le giacche tailoring che coprono le scollature profonde di una doppia canottiera, i maglioni scollati sovrapposti e quelli lavorati a trecce ma con un punto largo che li rende trasparenti. Oppure sono le doppie maniche in jersey che escono da quelle di un maglione in lana e i piccoli cardigan in lana agugliata con lo chiffon che assumono una forma boxing e leggermente rigida ma hanno la morbidezza del cashmere. E ancora, è un racconto che arriva dai pantaloni, dai cappotti e dalle camicie in popeline vetrificato che mima la pelle, dal montgomery in pelle all'esterno e neoprene all'interno, dalle righe delle coperte che formano giubbotti e cappotti, dai caban blu con le spalle sottili, dalle cravatte in sottilissimo kid mohair, dalle camicie con il piping a contrasto, dagli stivaletti con la doppia zip e dai boots allacciati e zippati sui due lati.

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AMBIGUITÀ Non è un gioco sull’identità ma la declinazione di un attributo fondamentale della sensibilità maschile che non si traduce nel cameratismo stereotipato ma si sviluppa in scelte estetiche. Che sono evidenti nei cappotti in radzmir lucido, nei bomber che attraverso un gioco di zip sul davanti e sul dietro aumentano il volume scendendo sulle spalle e lasciando libero il busto, nei tuxedo in pizzo nero che hanno la doppia scelta di sovrapporsi alla camicia in pizzo bicolore nero e blu o alla polo in pelle, nei cappotti in pizzo nero e in quelli fake fur leopardati, nei pantaloni formali ma in gabardine diagonale, nei parka oversize lucidi e imbottiti in montone.

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«Un viaggio maschile in un guardaroba rifondato», conclude Alessandro Dell'Acqua. Fatto con la decisione cromatica del nero, del grigio e del blu accesi a tratti da sporadici lampi di rosso, di verde e di cammello. Accompagnato da sacche marinare, shopper e tote bag in popelin vetrificato, in nappa e in vernice, con il logo stampato o, novità di stagione, con il logo jacquard.

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giovedì 27 settembre 2018

N°21 COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA / ESTATE 2019

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MOOD Ripulire. Partire dal tessuto. E dal design. Costruire messaggi chiari, leggibili, decisi. Ridurre all’essenziale per essere incisivi. Evitare le sovrapposizioni per rendere chiara l’idea. Attitudine adulta, non svagata, precisa.

Originalità. La collezione N21 Spring/Summer 2019 parte dalla declinazione dei tessuti della Couture per descrivere attitudini casual con linee, volumi e forme disegnate. Mai casuali.

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ALESSANDRO DELL’ACQUA «Il mio approccio a questa collezione parte dalla voglia di riportare il design nella moda per ottenere un risultato più originale e meno omologante. I tessuti solitamente utilizzati nell’alta moda mi sono serviti per rendere più consapevoli i trattamenti tecnici, dallo chiffon vetrificato all’eco struzzo lucidato, come l’esercizio sulla struttura scarnificata mi è servita per disegnare abiti con forme più nette. Credo nella prevalenza dell’originalità del progetto e nella riscoperta del dettaglio che distingue l’oggetto. In questo senso, gli abiti della collezione raccontano le evoluzioni delle mie idee sulla moda» dice il direttore creativo di N21.

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SCARNIFICARE Arriva da una tecnica sartoriale l’effetto della scarnificazione dell’abito che si ritrova in uno scheletro di piume che si sovrappone come un soprabito ai tubini sottili e alle gonne monocrome completate da top in chiffon vetrificato. Ma anche nelle canotte e negli abiti sottoveste costruiti con triangoli di paillettes legati da una sottile catena di filo e sovrapposti alle T-shirt e ai fourreaux coprenti.

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NUDO È un colore ma è anche un effetto. È il «color carne» di maglie leggerissime in nylon con fasce nere sul seno e di un tailleur in multiprene. Ma è anche l’apertura posteriore di un caban che copre una gonna, ed è l’oblò che si apre sulle spalle di una maglia sottile. E ancora, è l’effetto sensuale degli abiti scarnificati come quello di tutti i capi che improvvisano parti di nudità inaspettatamente erotiche.

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SEMPLICITÀ Linee e volumi semplici, diritti, di abiti in duchesse, in faille, in tinta unita o in tie & dye, che si complicano soltanto grazie a un grande fiocco sulla parte posteriore o attraverso drappeggi appiattiti ma in grado di creare movimenti asimmetrici sullo stesso abito.

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MATERIALI Uso inedito di tessuti e nuove fibre. Il multiprene, solitamente utilizzato per le coppe dei reggiseni, diventa gonne e tailleur. Il filo di nylon compone la maglieria. Il faille dà vita agli abiti da sera e agli anorak sportivi, la duchesse serve anche per costruire gonne cortissime e l’organza si trasforma ovviamente in abiti ma anche in borse ricoperte di piume. Lo chiffon è vetrificato mentre l’eco struzzo è spalmato e lucidato.

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ACCESSORI Nasce «Angela», la borsa in multiprene che si regge con tre lunghe catene in ottone dorato e si chiude con una fibbia delicata. È la capofila di zaini e di shopping bag in organza e piume, di sandali con strisce di raso che si stringono in fiocchi sospesi, di sandali con cinturino in lattice e altri adorabilmente preziosi il cui effetto nudo viene interrotto semplicemente da una fascetta in strass. Tutti con il tacco alto. E sempre abbinati ai colori degli abiti.

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COLORI La sintesi del color block. Si parte dall’assoluto nero. E poi: nude, rosa, corallo, fucsia, rosso scuro, verde acido. Sempre in solitaria, mai mescolati. Sempre decisi.

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