giovedì 27 settembre 2018

N°21 COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA / ESTATE 2019

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MOOD Ripulire. Partire dal tessuto. E dal design. Costruire messaggi chiari, leggibili, decisi. Ridurre all’essenziale per essere incisivi. Evitare le sovrapposizioni per rendere chiara l’idea. Attitudine adulta, non svagata, precisa.

Originalità. La collezione N21 Spring/Summer 2019 parte dalla declinazione dei tessuti della Couture per descrivere attitudini casual con linee, volumi e forme disegnate. Mai casuali.

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ALESSANDRO DELL’ACQUA «Il mio approccio a questa collezione parte dalla voglia di riportare il design nella moda per ottenere un risultato più originale e meno omologante. I tessuti solitamente utilizzati nell’alta moda mi sono serviti per rendere più consapevoli i trattamenti tecnici, dallo chiffon vetrificato all’eco struzzo lucidato, come l’esercizio sulla struttura scarnificata mi è servita per disegnare abiti con forme più nette. Credo nella prevalenza dell’originalità del progetto e nella riscoperta del dettaglio che distingue l’oggetto. In questo senso, gli abiti della collezione raccontano le evoluzioni delle mie idee sulla moda» dice il direttore creativo di N21.

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SCARNIFICARE Arriva da una tecnica sartoriale l’effetto della scarnificazione dell’abito che si ritrova in uno scheletro di piume che si sovrappone come un soprabito ai tubini sottili e alle gonne monocrome completate da top in chiffon vetrificato. Ma anche nelle canotte e negli abiti sottoveste costruiti con triangoli di paillettes legati da una sottile catena di filo e sovrapposti alle T-shirt e ai fourreaux coprenti.

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NUDO È un colore ma è anche un effetto. È il «color carne» di maglie leggerissime in nylon con fasce nere sul seno e di un tailleur in multiprene. Ma è anche l’apertura posteriore di un caban che copre una gonna, ed è l’oblò che si apre sulle spalle di una maglia sottile. E ancora, è l’effetto sensuale degli abiti scarnificati come quello di tutti i capi che improvvisano parti di nudità inaspettatamente erotiche.

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SEMPLICITÀ Linee e volumi semplici, diritti, di abiti in duchesse, in faille, in tinta unita o in tie & dye, che si complicano soltanto grazie a un grande fiocco sulla parte posteriore o attraverso drappeggi appiattiti ma in grado di creare movimenti asimmetrici sullo stesso abito.

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MATERIALI Uso inedito di tessuti e nuove fibre. Il multiprene, solitamente utilizzato per le coppe dei reggiseni, diventa gonne e tailleur. Il filo di nylon compone la maglieria. Il faille dà vita agli abiti da sera e agli anorak sportivi, la duchesse serve anche per costruire gonne cortissime e l’organza si trasforma ovviamente in abiti ma anche in borse ricoperte di piume. Lo chiffon è vetrificato mentre l’eco struzzo è spalmato e lucidato.

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ACCESSORI Nasce «Angela», la borsa in multiprene che si regge con tre lunghe catene in ottone dorato e si chiude con una fibbia delicata. È la capofila di zaini e di shopping bag in organza e piume, di sandali con strisce di raso che si stringono in fiocchi sospesi, di sandali con cinturino in lattice e altri adorabilmente preziosi il cui effetto nudo viene interrotto semplicemente da una fascetta in strass. Tutti con il tacco alto. E sempre abbinati ai colori degli abiti.

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COLORI La sintesi del color block. Si parte dall’assoluto nero. E poi: nude, rosa, corallo, fucsia, rosso scuro, verde acido. Sempre in solitaria, mai mescolati. Sempre decisi.

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