Appuntamento una domenica mattina, alle 6, ai cancelli della villa di Chestnut Hill, Boston, dove Gisele Bündchen vive con i due figli e con il marito Tom Brady, leggenda vivente del football, quarterback dei New England Patriots, tra pochi giorni protagonista della finalissima del Super Bowl.
La top model brasiliana –seconda più pagata del mondo secondo Forbes, con un reddito di 17,5 milioni di dollari nel 2017 (anno in cui ha diradato gli impegni pubblici e ceduto il primo posto in classifica a Kendall Jenner) – ha infatti accettato per la prima volta di aprire le porte della sua casa al fotografo di Vogue Italia, cui ha permesso di ritrarre il figlio Benjamin e affidato anche una serie di immagini dal suo album personale.
E non è la sola “prima volta” che rende speciale la cover story del numero di febbraio del mensile Condé Nast, in edicola da martedì 6. In copertina, Gisele posa nella sua cucina, con indosso un paio di pantofole Looney Tunes, una versione intima e personale lontanissima dall’immagine ufficiale e glamour della top model. Soprattutto, è la prima volta nella storia di Vogue Italia che una modella compare sulla copertina senza trucco, e senza che uno stylist ne abbia curato il look: gli abiti (compresi quelli Gucci delle due copertine) sono stati infatti scelti e preparati direttamente da Gisele. E l’autore del servizio – la nuova stella della fotografia di moda Jamie Hawkesworth – ha scelto di lavorare con lo stile del reportage, senza luci artificiali e scattando in pellicola per preservare intimità e naturalezza del contesto.
Firma l’intervista lo scrittore sudafricano Richard Mason, che nel suo ultimo romanzo, Il respiro della notte, rivela in comune con la modella una forte coscienza ambientalista – quella che a Bündchen, impegnata nella battaglia per la difesa della biosfera, ha fruttato lo scorso settembre, alla Scala di Milano, il premio di Vogue Italia ai Green Carpet Fashion Awards.