MONCLER: DESTINATION HONG KONG

UNA PERFORMANCE ARTISTICA PER CELEBRARE L’OPENING DEL NUOVO FLAGSHIP STORE AD HARBOUR CITY

Una performance artistica nel segno di Moncler ha animato il 16 Novembre il metamorfico volto di Hong Kong per celebrare il nuovo flagship store del brand in Harbour City, su Canton Road. Moncler vanta una considerevole storia di collaborazioni con i linguaggi, l'immaginario e le fonti di ispirazione delle nuove generazioni di creativi, fatta di intuitive contaminazioni tra la visione artistica e lo stile senza tempo tipico del brand. La frenetica energia, la teatrale trama urbana e lo skyline futuribile e in continua evoluzione della metropoli asiatica, sono la cornice ideale dell’evento Moncler | Destination Hong Kong. Segno dell’incessante linea di ricerca e di lettura del contemporaneo perseguita dal brand, l’opening di Hong Kong, grazie alla vitalità e all’incredibile mix di culture ed imprinting differenti della città, che ne costituiscono l’unicità e l’immenso potere d’attrazione, è la perfetta piattaforma per una performance artistica davvero singolare.

Una moltitudine di oltre 10.000 Mr. Moncler - omino di circa 50 cm d’altezza e testimonial simbolico del brand, tra pop culture e humour comic - è stata posizionata in alcuni luoghi simbolo della città, animandone le strade e ‘interagendo’ con i passanti.

Moncler | Destination Hong Kong è un omaggio d’arte che Moncler ha deciso di fare agli abitanti di Hong Kong che in questo modo hanno l’occasione di partecipare attivamente all’evento. Un evento che assume un significato emblematico anche grazie all’impresa di cui Mr. Moncler si fa portabandiera. Partendo da cinque luoghi simbolo del mondo - Tokyo, St. Moritz, Melbourne, Berlino, Los Angeles - Mr. Moncler approda a Hong Kong e avvicina le distanze che lo separano da queste città, come a riassumere una forte esortazione all’universalità. Le città, rappresentate dal proprio cartello stradale, come quelli che si trovano anche in montagna - chiaro riferimento alle origini del brand - sono riprodotte un po’ ovunque, come sui patch impunturati sulla schiena del duvet silver che Mr. Moncler indossa.
Una collezione speciale, di ispirazione anni ’70 che gioca su un tono di argento intenso, sarà dedicata alle cinque città e verrà presentata in esclusiva a Hong Kong per l’opening della boutique Moncler. Capo emblema il piumino in laqué silver con interno bianco, scandito dalle cinque città che campeggiano a grandi caratteri su strisce in silicone fortemente cromatiche.
Moncler | Destination Hong Kong è un’operazione pop in chiave ultra contemporanea che affida un pezzo di sé, Mr. Moncler, all’arte e alla sperimentazione. Con un evento di respiro internazionale e l’utilizzo di strumenti diversi e sempre originali, Moncler ha voluto ancora una volta sperimentare uno stimolante connubio fra moda e arte, mettendosi in gioco con la sicurezza di un marchio che da oltre sessant’anni ha fatto dell’unicità il suo tratto distintivo. L’artista Craig Costello, uno degli street artist più visionari e talentuosi di oggi, personalizzerà 350 Mr. Moncler: un numero limitato di opere uniche, simbolo dell’evento, che a performance conclusa, diventerà il gift di chi sarà presente in una delle location prescelte e avrà la fortuna di assicurarsi il Mr. Moncler d’autore.

“Sono orgoglioso di annunciare l'apertura del più grande negozio monomarca della Maison in Asia. Un altro importante risultato per Moncler in un mercato in continua evoluzione come quello Asiatico. La nuova boutique, consolida ulteriormente il canale di distribuzione retail e rimarca la presenza del Gruppo nel mondo con boutique monomarca nelle principali città”, commenta Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler.

“Moncler è nota per il suo impegno verso la qualità e lo stile. Sono davvero felice di aver avuto l'opportunità di collaborare con un brand che condivide una simile dedizione verso la creatività e la stessa volontà nel continuare a costruire una storia ed un patrimonio unici”, osserva Craig Costello.

Perché per Moncler la moda, a prescindere dalle tendenze, è espressione dell’individualità. È sintesi capace, proprio come l’arte, di esprimere la vita. E’ l’intuizione di sempre nuovi intrecci fra tecnologia e natura, montagna e città, funzionalità ed estetica.