Creatività e modernità: sono i valori per i quali combatte la donna di Ermanno Scervino.
Da un costante, ricercato gioco di contrasti con capi e texture d’ispirazione militare emergono, con piena forza, la sua sensualità e bellezza.
Da un costante, ricercato gioco di contrasti con capi e texture d’ispirazione militare emergono, con piena forza, la sua sensualità e bellezza.
Il dialogo tra maschile e femminile è incessante. Cappotti e parka dalla vestibilità over, decorati come uniformi, hanno intarsi di pelliccia oppure sono proposti in nuances delicate.
Il tailleur si rinnova e diventa capo icona. La donna Scervino lo indossa nella variante in Principe di Galles, rilavorata e alleggerita con fili di lino, oppure in impalpabile macramè, anche con revers effetto smoking, e in velluto a macro coste. Il cinturone militare, morbidamente allacciato, è pretesto per esaltare il punto vita.
A capispalla mannish si abbinano abiti e gonne ultra-femminili nei quali si sovrappongono, grazie a innovative lavorazioni couture, ricami valanciennes, pizzi e plumetis: caste trasparenze di pura sensualità.
Per la sera, sono a contrasto le lunghezze: gli abiti bustier in rouches di organza su macramè, corti come minigonne sul davanti, si prolungano in uno strascico prezioso. Il plumetis su organza, raffinato e bon ton, rivela la propria anima rock grazie all’abbinamento con biker in pelle.
Gli accessori non sono un semplice completamento, ma diventano protagonisti del gioco: con i look più femminili si indossano cuissard flat o francesine, illuminate dalle borchie che compongono la coda di rondine, mentre l’attitude garçonne è stemperata dal tacco a stiletto.
Nessun commento:
Posta un commento