Pierfrancesco Gigliotti e Maurizio Modica portano sulla loro passerella un esercito di femmes fatales iperfemminili e misteriose.
Se la sfilata fosse una pellicola cinematografica sarebbe ambientata nella Los Angeles degli anni Cinquanta e la donna che va in passerella sarebbe un’ intrigante Black Dahlia, in equilibrio tra la metà del secolo scorso e la contemporaneità.
Le forme e i volumi sono costruiti senza alcuna concessione alla fluidità, vengono interpretati da materiali sostenuti, come i tessuti tubico-matelassé in lurex oppure in lane-seta. Fondamentale il gioco degli opposti dove i tessuti più tradizionali sono re-interpretati da capi sportivi come la felpa; mentre i capi più classici, come la longuette, viene realizzata in tessuto tecnico.
Primo piano sugli accessori dall’appeal grafico. Borse rigide, bidimensionali portate a mano e “Romy” un piccolo cilindro in vitello spazzolato rigido.
I colori, protagonisti anch'essi, spaziano dal bordeaux al rosso e al rosa in tutte le sue tonalità Bianco e nero, tocchi di grigio, argento, asfalto per arrivare al metallo.