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mercoledì 13 aprile 2016

COS presenta il video di Forest of Light - COS x Sou Fujimoto‏

COS X SOU FUJIMOTO_LOOK_04[4]COS X SOU FUJIMOTO_LOOK_01[4]

COS torna al Salone del Mobile con una nuova installazione, realizzata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto. 


Ispirata dalla collezione Primavera/Estate 2016 di COS, l’installazione “Forest of Light” esplora i concetti di interazione e prospettiva; lo spazio buio è illuminato da altissimi coni di luce, pensati per interagire con i movimenti dei visitatori. Una colonna sonora creata ad hoc, una sottile coltre di nebbia e pareti di specchi contribuiscono a conferire profondità a uno spazio in cui le luci dei riflettori diventano alberi astratti di una mutevole foresta di luce. 
L’installazione è ospitata dal Cinema Arti, costruito negli anni ’30 dall’architetto italiano Mario Cereghini, poco distante da San Babila. La location ha ispirato l’opera di Sou Fujimoto, rivelandosi lo scenario ideale per l’installazione.  
COS si è ispirato al lavoro di Sou Fujimoto per molti anni. Alcuni dei progetti più noti dell’architetto giapponese, come il padiglione della Serpentine Gallery del 2013, sono stati sviluppati intorno al concetto di spazio negativo, in cui i confini non sono ben definiti e si dissolvono nell’ambiente circostante.   
Martin Andersson, responsabile della collezione uomo di COS ha detto della collaborazione: “Sou Fujimoto ha fatto propria l’estetica di COS, creando un installazione che è, allo stesso tempo, speciale nella sua semplicità e sorprendente nell’approccio. Karin Gustafsson, responsabile della collezione donna di COS, ha aggiunto: “E’ stato fantastico collaborare con Sou Fujimoto per questo progetto; non abbiamo mai avuto un’installazione che avesse la luce come protagonista e l’effetto finale è incredibile”. 
Sou Fujimoto ha dichiarato: “Il padiglione di COS rappresenta la più pura realizzazione del concetto di foresta, che non è statica. La luce e i visitatori interagiscono tra loro e questa sinergia crea un legame tra la moda, lo spazio e la foresta, come una forma di architettura”.   Visitabile dal 12 al 17 aprile, l’installazione ideata da Sou Fujimoto conferma la presenza di COS al Salone del Mobile per il quinto anno consecutivo, dopo le passate collaborazioni con la Serpentine Gallery, il Frieze e la Donald Judd Foundation.  

Italia Independent & Ducati / Salone del Mobile 2016

Ducati Scrambler & Italia Independent_bike and sunglasses

Nel prestigioso contesto del Salone del Mobile, Italia Independent festeggia la sua collaborazione insieme a Ducati Motor con un evento nella sede milanese di Corso Venezia 45 dove verrà esposta la Ducati Scrambler Italia Independent e la Unique Edition di eyewear dedicata. I cinque modelli di occhiali si ispirano alle diverse versioni della Scrambler riproducendone le caratteristiche estetiche e cromatiche.
"L'evento di questa sera con Ducati rafforza ulteriormente questa partnership nata nel segno dello stile e della tecnologia, dell'heritage e dell'innovazione, ma soprattutto della sinergia tra due aziende che hanno creduto fortemente in questo progetto dal sapore italiano, ma dal respiro internazionale. Il contesto giusto non poteva che essere quello dell'affascinante cornice del Salone del Mobile, momento di grande fermento per questa città in continua crescita". Ha commentato Lapo Elkann, Co-Fondatore e Presidente di Italia Independent.
Stasera saranno presenti i primi risultati di una collaborazione importante, caratterizzata da un accordo triennale di partnership che vede Italia Independent insieme a Ducati nella creazione di un forte binomio di stile e originalità "Made in Italy".

martedì 12 aprile 2016

ARMANI/CASA - SALONE DEL MOBILE 2016

Giorgio Armani at the Armani Casa store in Corso Venezia 14_ by  Stefano Guindani SGPArmani Casa store in Corso Venezia 14_02 by Davide LovattiArmani Casa store in Corso Venezia 14_01 by Davide Lovatti

Un preciso senso estetico pervade ogni collezione di Giorgio Armani, costruita seguendo il filo dei suoi pensieri e delle sue ossessioni. In una teoria di diorami che diventa un gioco combinatorio di temi, attraversa la moda e attiva sorprendenti congiunzioni alla ricerca dello stile assoluto.
In uno scenario tra urbano e naturale, dove infinite sono le possibilità di variazioni che si creano unendo questi due opposti, l’intervento della luce, proiettando un gioco di ombre e di riflessi, trasforma un’architettura regolare in elementi irregolari. Ricami preziosi, che hanno connotato nel tempo l’immagine Armani, si trasformano in texture che rivestono anche la collezione casa. Si costruisce così un design sartoriale e di ricerca che dà a ogni pezzo una nuova classicità. 

Mise en scène
In un ambiente nuovo, appena acquisito e che sarà oggetto di una profonda trasformazione, l’allestimento temporaneo offre ai visitatori la possibilità di scoprire in anteprima la collezione. Appositamente studiata per l’occasione, la suggestiva mise en scène in Corso Venezia ne sottolinea il tema. Il nero profondo dei muri e il grigio scuro del pavimento in pietra di Bedonia fanno da contrappunto ai pannelli chiari a tutta altezza in rete sottile stampata con i motivi della collezione, che creano ideali divisioni tra gli ambienti. Grandi lanterne in delicata garza semitrasparente appese al soffitto riportano, sui quattro lati, la stampa con i nuovi accessori. La vista dall’esterno viene celata dai teli chiari e leggeri a stampa bamboo che rivestono le vetrine, lasciando filtrare, ammorbidendola, la luce naturale. 

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Obiettivo leggerezza
Mobili come microarchitetture. Minimalismo, sobrietà, purezza della linea attirano l’attenzione sulla qualità dei materiali impiegati e sull’elegante riduzione degli spessori, sottolineati dalle nuove rifiniture. La texture diventa un inno alla materia, come la lacca Himalaya lucida, con le sue scansioni geometriche - in contrasto con la trama naturale della carta in rafia, la lacca metallica argento percorsa dalle venature del legno, la lacca metallica ottone millerighe e la lacca metallica oro bianco.
Il tavolino girevole Luna, grazie a un perno di rotazione in ottone chiaro satinato, si articola in diverse fasi, con struttura a cornice in noce canaletto, la base in tessuto tecnico oro perla e il top in lacca Himalaya lucida. Il mobile buffet Leonard è realizzato in due versioni: con cassetti e ripiani, oppure mobile tv a scomparsa. Lucentezze diverse contraddistinguono il modello: la cornice è in ottone chiaro satinato, la struttura in lacca metallica oro bianco, le ante in lacca metallica ottone millerighe. Il tavolo ovale Lewis mette a contrasto top e cornici in lacca metallica argento con le gambe in nickel nero satinato.
Sono stati interpretati secondo questo codice materico e rieditati alcuni pezzi già presenti nella collezione. Il mobile bar ad ante Club, in paglia nera intarsiata e ottone naturale satinato, viene presentato oggi in edizione limitata di 50 pezzi numerati e firmati, prodotti artigianalmente a mano con le ante in lacca color oceano che sembra riprendere l’atmosfera della Grande Onda di Hokusai, mentre gli interni sono in tessuto tecnico oro perla e lacca bronzo. La libreria Freud, prima in paglia nera intarsiata e ottone naturale satinato, viene proposta in noce canaletto e ottone chiaro satinato. Lo slanciato Riesling, in precedenza con ante di noce intagliata a motivi bamboo oppure in shagreen è realizzato adesso in lacca metallica ottone millerighe. Egidio, il tavolino basso in pergamena naturale, viene declinato ora in noce canaletto, lacca metallica rigata e ottone chiaro satinato.
Dettagli d’autore
Nell’articolato progetto già più che decennale di Armani/Casa, dove il pragmatismo diventa poesia e la tradizione pura modernità, una sensibilità speciale per la decorazione e gli accessori esprime un’emozione profonda per l’artigianato e la cura per il dettaglio. Viene quindi presentata una linea completa per il tableware. Realizzato in porcellana di Limoges la cui trama ricorda quella di un tessuto, il servizio di piatti Louis è decorato in oro e platino. Lo completa il set da tavola Lotus, la cui tovaglietta è sviluppata secondo dimensioni più ampie rispetto allo standard, per offrire spazio sufficiente all’apparecchiatura di una cena formale. Il centrino/sottobicchiere riprende la sensuale grazia del fiore di loto per decorare la tavola. Raro e prezioso, il set di calici in vetro di Murano Loulou testimone di una tradizione straordinaria. Ogni pezzo è firmato Armani/Casa e riporta la scritta “Murano” oltre all’anno di produzione. Più informali, completano la collezione per la tavola anche i bicchieri e le ciotole Lord, con logo GA come elemento decorativo sul fondo. Il vassoio Layer, in betulla verniciata di nero, riprende il leitmotiv della collezione: il fiore di loto, serigrafato su una base di plexiglas con una trama di juta al suo interno.
Murano e l’artigianalità couture
È stata la storica abilità dei maestri vetrai in grado di ripetere ancora oggi i procedimenti di ottocento anni fa, ad affascinare Giorgio Armani. Incantato dalle meravigliose rifrazioni del vetro, lo stilista ha ripreso alcune lavorazioni di splendente bellezza, come quella con inclusioni metalliche e foglie d’oro per il portacandele e il centro tavola Lace ottenuti senza l’impiego di stampi ma soffiando a bocca. La serie Luglio che comprende centrotavola, piattino e portalumino, è realizzata con un’antica tecnica muranese delle murrine ripresa nel Quindicesimo secolo dall’arte vetraria romana. Laguna è la serie di piccole bottiglie in vetro amalgamato a metalli diversi, tra cui l’oro, per creare quelle inclusioni che sono la sua caratteristica. Le bottiglie decorative Lago invece sono frutto di una lavorazione tradizionale in fornace utilizzando vetro in pasta. 
Vestire il corpo, vestire le cose
Fusione perfetta tra il concetto di arredo e quello di décor, la collezione Armani/Casa Exclusive Textiles by Rubelli racconta il legame profondo tra la moda e l’arredo. La collezione si articola in texture ispirate a ricami preziosi che caratterizzano lo stile del designer. Ad alcuni colori come il rosso rubino, il verde giada e il blu zaffiro, si aggiungono l’oro fumé e il grigio fumé. Decorano la collezione sognanti paesaggi giapponesi, disegnati sulla base di un tessuto tratto dall’archivio Rubelli. Da questo velluto dipinto a mano che risale agli inizi del Novecento è nato Lafayette (in jacquard di seta tramato con ciniglia), Larissa (stampa a campo unico su cannetè irregolari di cotone con logo GA), Lisbon (tessuto ispirato da una finitura craquelé, caratteristica degli oggetti preziosi) e Lyon, un tessuto che, sostenuto dall’idea di “vestire la casa”, riprende la morbidezza degli abiti ricamati. In questo mondo tra il quotidiano e la fantasia, il plaid Lux, 100% cashmere, a disegni jacquard di leopardi, Lumen di orsi polari. Mentre Luca, a disegni jacquard a due colori, mostra il bordo logato rifinito a punto cavallo sui quattro lati.   


La carta da parati 
Proseguendo il progetto articolato che unisce l’arredo alla decorazione, Precious Fibers II di Armani/Casa Exclusive Wallcoverings Collection si avvale di una sofisticata tecnica del ricamo che permette di realizzare una texture unica, creando un vero e proprio abito per la casa. Una speciale attenzione è riservata, come sempre, alla scelta dei filati e dei supporti in seta/lurex stampata e ricamata con tecnica digitale per ottenere disegni ed effetti particolari, accompagnati dagli uniti nei toni coordinati. Ampia la gamma delle proposte in cui spicca l’oro in tutte le sue sfumature, che vira delicatamente in toni più freddi. Salomé è l’elemento architettonico regolare che, con l’intervento della luce naturale diventa irregolare, creando un sorprendente gioco di ombre e riflessi. Iolanta, realizzato su quattro pannelli di seta, è un giardino che sfuma nei toni del verde tenue e dei blu fino a diventare grigio. Lohengrin ha un effetto plissé in scala macro che crea una sensazione tridimensionale nei colori preziosi del platino e dell’oro fumé. Bohème propone una riga creata da un effetto materico stratificato, insolita per un elemento classico nel mondo della carta da parati. Infine Falstaff, che nasce dalla contaminazione con il mondo della moda e che crea un delicato effetto moiré in dimensioni inusuali.

VETRINE LA RINASCENTE | SALONE DEL MOBILE 2016

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In occasione del Salone del Mobile 2016, laRinascente ha sviluppato tre differenti progetti che verranno presentati durante la settimana del design a Milano.

A SEARCH BEHIND APPEARANCES
L’installazione di Hella Jongerius & Louise Schouwenberg che mette in luce il dietro le quinte del complesso mondo del Design.
La Rinascente rinnova per il terzo anno la partnership con Serpentine Galleries e porta nella Design Week milanese un nuovo progetto, che si distingue per la forza concettuale e l’originalità dell’esecuzione creativa.
A Search Behind Appearances indaga su cosa si cela dietro le apparenze e lo fa attraverso un gioco di ombre, dove i contorni degli oggetti si dissolvono, per poi ricomporsi dando vita a nuove forme e a nuove interazioni.
L’installazione è di Hella Jongerius e Louise Schouwenberg e dal 12 al 17 aprile prende forma nelle otto vetrine della Rinascente che danno su piazza Duomo. La prima e l’ultima sono dedicate alla spiegazione del progetto, mentre le sei centrali accolgono tessuti dalla trama complessa su cui vengono proiettate ombre, generate dal movimento continuo di piccole lettere e modelli in scala di oggetti di design. Così macchie di colore si trasformano gradualmente in oggetti, che diventano lettere, poi parole, frasi e infine storie, prima di riprendere i contorni noti originari. Oppure cambiano forma, si suddividono in nuovi oggetti e si fondono tra di loro fino a tessere una rete di relazioni. Il meccanismo animato che produce le ombre naturalmente non è nascosto, al contrario è reso manifesto al visitatore, che viene in questo modo invitato a “leggere” la realtà celata dietro le immagini e la relazione che si crea tra le stesse all’interno di un contesto più ampio.
Una metafora visiva, dunque, dalle importanti implicazioni teoriche, poiché pone la questione degli attuali possibili sviluppi del Design e del suo rinnovo culturale all’interno del contesto commerciale rappresentato dal Salone del Mobile. Già nel 2015 Hella Jongerius e Louise Schouwenberg, proprio al Salone, avevano presentato il manifesto Beyond the New – A Search for Ideals in Design, in cui affrontavano il tema della mancanza di interconnessione profonda tra consapevolezza culturale, impegno sociale e ritorno economico nel Design. Il lavoro di quest’anno mantiene invariato il campo d’indagine, ma supera l’atteggiamento critico, pone l’accento sul potenziale del Design e offre strumenti per “leggerne” il valore reale: rivolgendo lo sguardo al contesto in cui è inserito e alla trama di relazioni di cui fa parte.
Julia Peyton-Jones e Hans Ulrich Obrist, rispettivamente Direttore e Condirettore di Serpentine Galleries commentano il progetto dicendo: “La Serpentine ricerca continuamente nuovi modi per presentare arte, architettura e design. La collaborazione con la Rinascente è arrivata al terzo anno e A Search Behind Appearances rappresenta un’opportunità unica per trasformare temporaneamente il department store in un’estensione della nostra Galleria. Siamo estremamente felici che Hella Jongerius abbia accettato di creare questo straordinario progetto.”
Alberto Baldan, Amministratore Delegato della Rinascente, afferma: “la Rinascente tiene davvero molto a questa collaborazione con Serpentine, tanto che siamo alla terza replica. Le vetrine della Rinascente e l’entrata del negozio che si trasformano nella galleria londinese durante la Design Week potrebbe sembrare un azzardo, invece è un’occasione di riflessione e di stimolo per noi e per chiunque voglia osservare le nostre vetrine, che diventano altro da sé. Hella Jongerius e Louise Schouwenberg quest’anno con le loro installazioni, ci invitano a riflettere proprio sulle forme del design: scomponendole e mettendole a nudo. Donandoci un modo nuovo per cogliere le complessità oltre la superficie degli oggetti e delle forme che invaderanno ogni angolo della città.” 

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#EMOJIMILAN
la Rinascente in collaborazione con la Central Saint Martins University of the Arts London presenta un live project interattivo basato sul concetto di contaminazione tra reale e virtuale, nelle vetrine di annex dal 12 al 17 aprile.
Il mondo digitale ha contaminato quello fisico, dando vita a una nuova percezione di realtà. È questo il senso profondo di #Emojimilan, l’installazione interattiva che dal 12 al 17 aprile si sviluppa nelle vetrine di annex la Rinascente in via Santa Radegonda a Milano. Il progetto è stato realizzato dal gruppo di studenti che ha vinto il concorso lanciato dalla Rinascente nell’ambito del programma Spatial Practices della Central Saint Martins University, UAL. L’obiettivo era proporre un concept che potesse generare un’installazione capace di coinvolgere il pubblico.
L’idea si è sviluppata attorno alla volontà di dimostrare come siano le persone e il loro vivere la città a determinarne essenza e cultura. Ne sono un esempio i messaggi che la rappresentano sui social, così ricchi di emoticon da aver generato un nuovo linguaggio pittografico universale, condiviso e comprensibile a tutti. Questo concept prende vita in due vetrine dove vengono installate una veduta di Milano e una di Londra, entrambe ibridate con emoticon di ogni tipo, evocativi di come le persone interagiscono con la città.
Il pubblico è invitato a scattarsi foto di fronte alle due vetrine e a pubblicarle sui social con l’hashtag #Emojimilan, da qui vengono uploadate sugli schermi posizionati all’interno delle vetrine stesse. Questo lavoro di montaggio è eseguito live dagli autori del progetto, posizionati in una terza vetrina che fa da backstage. Nasce così un’installazione che rappresenta in modo decisamente creativo lo spirito del nostro tempo e che non manca di un lato ludico, evidente nel gioco di ritrovare se stessi in vetrina. 

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THE CHAMELEON AND THE SOUQ
Un’installazione di Aldo Cibic e dello Studio Cicibworkshop
Il Techno Souq è arrivato alla sua prima Design Week, in occasione della quale ospita un progetto firmato da Aldo Cibic e dallo Studio Cibicworkshop, che hanno ideato e realizzato questo spazio multifunzionale di via Santa Radegonda, inaugurato in occasione di EXPO Milano 2015.
The Chameleon and The Souq (Il Camaleonte e il Souq) è un’installazione allegra e colorata, che si snoda per 18 metri e ospita nelle sue sinuose spire delle sedute, dove i visitatori potranno concedersi una pausa di relax nei giorni  frenetici del Salone del Mobile, dal 12 al 17 aprile.
Da quando è stato inaugurato, Techno Souq è stato teatro di numerose manifestazioni, che hanno toccato temi diversi come l’arte, la storia, la scienza, la musica, la salute, il territorio.
Questa installazione vuole mettere in luce la natura transitoria dell’annuale evento milanese dedicato al design, partendo proprio dal camaleonte, un rettile che tradizionalmente che tradizionalmente si trova nei Souk del Magreb, dotato di vita breve, ma, nell’immaginario popolare, anche di un certo potere magico.
The Chameleon and The Souq è un omaggio che Aldo Cibic ha voluto fare a Milano, celebrando una forma che evoca quel “biscione”, emblema dei Visconti e simbolo del capoluogo lombardo. E’ un dono che la Rinascente è lieta di fare alla città e come tale, secondo il suo autore, “destinato a generare un momento di gioia”. 

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