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lunedì 8 aprile 2019

ASPESI svela una nuova collaborazione con l'artista Jonathan Binet


In occasione del suo cinquantesimo anniversario, ASPESI presenta due nuovi progetti: ASPESI >> FAST FORWARD e ASPESI >> ART FAST FORWARD. La prima iniziativa racconta i primi cinquanta anni di storia del brand attraverso una prospettiva inedita, un’accelerazione verso il futuro. La seconda è invece tesa a scoprire i territori nell’arte e nel design in collaborazione con Flash Art e presentata nel nuovo monomarca milanese.
L’incontro fra ASPESI e Flash Art esplora nuovi codici visivi e artistici, forte dell’avanguardia e dell’innovazione che da sempre li contraddistinguono. ASPESI >> ART FAST FORWARD presenta un programma articolato di azioni e progettualità sui giovani artisti internazionali, a cura di Flash Art, tra mostre, installazioni, vetrine, talk, incontri, reading e performance.


La nuova installazione di Jonathan Binet, in collaborazione con la galleria Balice / Hertling di Parigi, a cura di CGPS (Gea Politi e Cristiano Seganfreddo) publisher di Flash Art, è stata presentata ieri durante la settimana del miart.
Durante l’evento, ASPESI ha svelato DOPPIA50, un’edizione limitata che celebra due capi emblematici del marchio, segnando il primo capitolo di una trilogia di capsule che verranno presentate nel corso del 2019.



JONATHAN BINET
Il lavoro di Jonathan Binet è incentrato sulla pittura. Nella tradizione della "tela sagomata" (che riprende l’opera di Frank Stella degli anni '60), le sue tele possono assumere forme diverse. Coperti con uno o più tessuti monocromatici, sono dipinti con sobrietà: linee, cerchi o semplici tracce, disegnati o spazzolati in un unico gesto. Simile allo scheletro e alla pelle di un corpo, il telaio determina la forma mentre il materiale applicato determina le qualità del rivestimento. Punto focale del lavoro di Binet è la sua percezione del dipinto come "oggetto integrativo". Una tela può essere piegata e incastonata in una ringhiera, ad esempio. Con questo trattamento diretto e paritetico sia della pittura che del luogo, l'opera diventa inseparabile dall'ambiente circostante, esistente solo in questo momento e nella sua specifica disposizione spaziale.
Le mostre personali di Binet includono Bonner Kunstverein in Germania, Kunst Halle Sankt Gallen in Svizzera, Centre d'Art Neuchatel in Francia, Musée d'Art Contemporain de Bordeaux in Francia e Palais de Tokyo a Parigi. Nel 2008 ha vinto il Lauréat du prix des amis des Beaux-Arts, Prix Gérard Viquel. Binet è al momento rappresentato da Balice Hertling, Parigi. Nato nel 1984, vive e lavora a Parigi.

mercoledì 27 febbraio 2019

ASPESI Flagship Store Opening


Aspesi ha inaugurato il nuovo flagship store a Milano in via San Pietro all'Orto 24. Il cocktail si è tenuto all’interno della boutique durante la settimana della moda. Progettato dallo studio Dordoni Architetti, lo spazio è suddiviso su due livelli di vendita per un totale di 600 metri quadrati. Il monomarca esprime la passione del brand per uno chic essenziale, di ricerca, mai scontato grazie ad un percorso fatto di accostamenti sorprendenti, come il PVC, la vetroresina, il plexiglass alternati ad elementi naturali tra cui il legno, il ferro e la pietra intarsiata con finiture abitualmente utilizzate per gli esterni. In occasione dell’apertura, l’artista Lorenzo Vitturi, veneziano di nascita e londinese d’adozione, ha realizzato su commissione un’installazione che resterà all’interno dello store fino a marzo.


Tra gli ospiti Fabio Gnocchi, Lorenzo Vitturi, Scott Schuman, Jenny Walton,  Mariastella Gelmini, Adriano Teso e Laura Morino Teso,  Eliana Miglio, Arturo Artom,  Gherardo Fedrigo Gaetani dell'Aquila D'Aragona, Matteo Cibic, Pietro Ruffo di Calabria, Marta Brivio Sforza, Maria Mantero, Katja Bokun di Cetina, Pietro Sangiusto, Warly Tomei, Helen Nonini, Filippo Richeri e Lucilla Bonaccorsi, Andrea Reina e Nicole Bryner, Niccolò Cardi, Bendis Ronchetti, Luna Bonaccorsi, Viola e Vera Arrivabene, Lucrezia Buti, Allegra Benini, Pasquale Jr Natuzzi, Sveva Clavarino e Raimondo di San Germano, Giorgia Clavarino, Lola Toscani, Lavinia Orsi, Valentina Scambia, Matilde Ferri, Giulia Barcaro, Madina Visconti di Modrone,  Micol Sabbadini, Alberto Nespoli, Alessandro Frigerio, Laura Lombardi Baudo, Elbio Bonsaglio e Marta Sanchez, Paola e Federica Migliorini, Marco Marini, Giorgio Finzi, Paolo e Andrea Faccio, Alessandra Airò, Stefano Paleari e Riccardo Casiraghi, Simona Flacco e Riccardo Crenna, Marco Adamo Graziosi e Maria Host-Ivessich, Elena e Giulia Sella, Lisa Marie Mewes e Tim Slotta.

martedì 5 febbraio 2019

Aspesi apre a Milano in via San Pietro all’Orto 24


Apre a Milano, in pieno quadrilatero della moda, il nuovo store Aspesi in via San Pietro all’Orto 24.
“In questo flagship sintetizziamo al meglio lo spirito di Aspesi, la volontà di evolvere e di esplorare la contemporaneità pur restando fedeli all’eleganza no logo che ci caratterizza da sempre”, spiega l’Amministratore Delegato Fabio Gnocchi.
Lo spazio, che ha tre vetrine su strada e sei al primo piano, è suddiviso su due livelli di vendita per un totale di 600 metri quadrati con il piano terra dedicato alla collezione uomo e il primo che ospita le proposte donna.


Quello che in origine era un istituto bancario, si trasforma per mano di Aspesi in un luogo di sofisticate sperimentazioni estetiche, di contaminazioni materiche per raccontare la passione del brand per uno chic essenziale, di ricerca, mai scontato.
Il progetto, firmato dallo studio Dordoni Architetti, accompagna il pubblico in un percorso fatto di accostamenti sorprendenti, come il PVC, la vetroresina, il plexiglass alternati ad elementi naturali tra cui il legno, il ferro e la pietra intarsiata con finiture abitualmente utilizzate per gli esterni.
L’atmosfera è allo stesso tempo stimolante e rilassante; l’intonaco in calce grigia è acceso da colori che giocano a rincorrersi sulle pareti passando dal grigio-verde, all’ocra, al rosa cipria. Superato l’ingresso, ci si inoltra nell’universo maschile di Aspesi e si scopre una corte interna, sovrastata da una balaustra in cemento che garantisce all’area donna la giusta intimità. Il grande lucernario centrale rivela le architetture degli edifici circostanti e permette al sole di filtrare, unendosi alle luci interne per un effetto il più possibile naturale.


Lo store diventa un punto di incontro, un’agorà coperta che favorisce il dialogo tra il prodotto e le persone e stabilisce una continua connessione tra il dentro e il fuori, la natura e la città. E la natura si schiude in tutta la sua maestosità grazie alla riproduzione ingigantita della fotografia “Lemurian Morning Wood”, opera del fotografo americano David Benjamin Sherry, che fiancheggia la grande scala frontale che parte in pietra per trasformarsi in legno. Una seconda scala, le cui pareti sono decorate da un susseguirsi di linee curve, consente di tornare all’area di ingresso del piano terra completando un ideale percorso di esplorazione dello spazio.
Nei camerini, ampi e ben definiti, la prova degli abiti si vive in perfetta intimità. Un effetto cocoon costruito con gli interni in legno, ferro e tessuto stampa cravatta per il piano terra e floreali con un broccato volutamente imperfetto, per quello superiore. L’area dedicata al servizio clienti è ben protetta da maxi frange bluette dal sapore industriale in PVC che nella variante gialla fanno da sfondo alle vetrine del piano superiore.


In occasione dell’apertura, l’artista Lorenzo Vitturi, veneziano di nascita e londinese d’adozione, ha realizzato su commissione un’installazione straordinaria che vive nelle vetrine in totale sintonia con lo spazio: semisfere, appenderia, tessuti dai toni vivaci dialogano all’interno dello store facendo convivere passato e presente. L’ispirazione del progetto parte dallo studio dei materiali Aspesi che trovano una reinterpretazione nelle sue opere creando un nuovo immaginario Aspesi. Dal titolo Retouches, l’installazione resterà nella boutique fino a marzo.