Apre a Milano, in pieno quadrilatero della moda, il nuovo store Aspesi in via San Pietro all’Orto 24.
“In questo flagship sintetizziamo al meglio lo spirito di Aspesi, la volontà di evolvere e di esplorare la contemporaneità pur restando fedeli all’eleganza no logo che ci caratterizza da sempre”, spiega l’Amministratore Delegato Fabio Gnocchi.
Lo spazio, che ha tre vetrine su strada e sei al primo piano, è suddiviso su due livelli di vendita per un totale di 600 metri quadrati con il piano terra dedicato alla collezione uomo e il primo che ospita le proposte donna.
Quello che in origine era un istituto bancario, si trasforma per mano di Aspesi in un luogo di sofisticate sperimentazioni estetiche, di contaminazioni materiche per raccontare la passione del brand per uno chic essenziale, di ricerca, mai scontato.
Il progetto, firmato dallo studio Dordoni Architetti, accompagna il pubblico in un percorso fatto di accostamenti sorprendenti, come il PVC, la vetroresina, il plexiglass alternati ad elementi naturali tra cui il legno, il ferro e la pietra intarsiata con finiture abitualmente utilizzate per gli esterni.
L’atmosfera è allo stesso tempo stimolante e rilassante; l’intonaco in calce grigia è acceso da colori che giocano a rincorrersi sulle pareti passando dal grigio-verde, all’ocra, al rosa cipria. Superato l’ingresso, ci si inoltra nell’universo maschile di Aspesi e si scopre una corte interna, sovrastata da una balaustra in cemento che garantisce all’area donna la giusta intimità. Il grande lucernario centrale rivela le architetture degli edifici circostanti e permette al sole di filtrare, unendosi alle luci interne per un effetto il più possibile naturale.
Lo store diventa un punto di incontro, un’agorà coperta che favorisce il dialogo tra il prodotto e le persone e stabilisce una continua connessione tra il dentro e il fuori, la natura e la città. E la natura si schiude in tutta la sua maestosità grazie alla riproduzione ingigantita della fotografia “Lemurian Morning Wood”, opera del fotografo americano David Benjamin Sherry, che fiancheggia la grande scala frontale che parte in pietra per trasformarsi in legno. Una seconda scala, le cui pareti sono decorate da un susseguirsi di linee curve, consente di tornare all’area di ingresso del piano terra completando un ideale percorso di esplorazione dello spazio.
Nei camerini, ampi e ben definiti, la prova degli abiti si vive in perfetta intimità. Un effetto cocoon costruito con gli interni in legno, ferro e tessuto stampa cravatta per il piano terra e floreali con un broccato volutamente imperfetto, per quello superiore. L’area dedicata al servizio clienti è ben protetta da maxi frange bluette dal sapore industriale in PVC che nella variante gialla fanno da sfondo alle vetrine del piano superiore.
In occasione dell’apertura, l’artista Lorenzo Vitturi, veneziano di nascita e londinese d’adozione, ha realizzato su commissione un’installazione straordinaria che vive nelle vetrine in totale sintonia con lo spazio: semisfere, appenderia, tessuti dai toni vivaci dialogano all’interno dello store facendo convivere passato e presente. L’ispirazione del progetto parte dallo studio dei materiali Aspesi che trovano una reinterpretazione nelle sue opere creando un nuovo immaginario Aspesi. Dal titolo Retouches, l’installazione resterà nella boutique fino a marzo.
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