Provocare la nascita di un punto di vista nuovo e alternativo. Non solito. Per allontanare la costrizione della regola e annullare l’obbligatorietà dei canoni. Dare la possibilità agli abiti di esprimersi per il significato che hanno ma senza sovrastare la volontà di chi l’indossa. Costruire una silhouette eccentrica, cioè fuori dalla visione centrale del controllo, usando le forme consuete, conosciute, abituali. La collezione autunno/inverno 2020 di N21 utilizza il metodo del disegno “fuori scala” per segnalare un nuovo percorso femminile. Più libero, più autonomo, più sorprendente. Sottolineando differenze e proponendo nuove convivenze.
Alessandro Dell’Acqua, direttore creativo di N21. «Sono partito da una camicia maschile a righe di cui ho conservato la forma e la taglia. Su di essa ho disegnato una figura femminile che non sopporta i cliché, le regole, le misure imposte, ma le mischia, le sceglie, le sconvolge. Ho pensato a una donna che vive adottando un punto di vista molto personale e mi sono servito del fuori scala, che è un metodo che permette di spiazzare i riferimenti, per mettere insieme una collezione che si compone attraverso elementi che appaiono discordanti. Mi è piaciuta l’idea di accentuare e sottolineare le differenze per riuscire a comporre convivenze sorprendenti e spesso improbabili. L’idea guida è stata una donna che non permette ai ruoli sociali di schiacciarla negli stereotipi e che mischiando proporzioni e aspetti diversi riesce a vivere meglio le proprie attitudini».
2010 –2020. N21 compie dieci anni. Senza nostalgia, né autocelebrazioni, la storia del primo decennio di N21 concorre a creare questa collezione in cui sono riconoscibili i percorsi creativi che l’hanno formata. L’abito in pizzo, le lavorazioni in macramé, il maschile/femminile, il punk. Un percorso creativo remixato senza alcun elemento nostalgico. Il racconto si snoda attraverso sintomi di riconoscibilità mentre compone figure in fuori scala che permettono di spiazzare i riferimenti.
La collezione. Una camicia in taglia maschile a righe da mettere con tutto, da portare ovunque e in ogni occasione: sotto una camicia ampia in chiffon trasparente che termina in un grosso bordo di piume di struzzo, per esempio. E poi giacche, cappotti in panno con fondi di macramé, gonne, camicie: tutto con applicazioni di spille da balia che formano corolle di fiori. E cappotti che sembrano camicie ingigantite, catene che diventano spalline di abiti sexy con scollature a cuore o trattengono i drappeggi di quelli in micro paillettes olografiche, abiti aderenti in bouclé, cappotti in fake fur foderati di pelle, abiti in pizzo trasparente con maniche fuori taglia, cardigan lavorati con punto pelliccia infeltrito e con grandi bordi di piume, top voluminosi in piume di struzzo e gallo cedrone.
Gli accessori. Sandali e décolletées con il tacco alto e con dettagli di catene. È una catena anche la grande fibbia della nuova Daft Bag, la borsa in pelle a tracolla in taglia media che raccoglie tutte le aspirazioni fuori scala della collezione.
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