Riferimenti al rigore dei volumi anni’ 60 negli abitini; ispirazioni che echeggiano Courrèges nel taglio preciso e definito delle silhouette, rivisitate ed interpretate con moderni tessuti dalla trama compatta, decisi interventi di colore che si alternano a geometrie di tagli e colori, sapiente mix di materia che vede accostare lo chiffon alla renna, il denim al pelo in volpe, il sable’ al twill, i preziosi jacquard all’organza.
Accenni agli anni ’70 nei volumi di cappotti, gonne, pantaloni dal fondo flare e a vita alta, o le delicate camice in chiffon. Un accenno volutamente delicato ai volumi di allora, di cui è stata estrapolata la linearità dei volumi rivisitandoli con freschezza e femminilità, senza riferimenti troppo marcati e scontati. Il tentativo di proporre una moda per scelta “pulita ed essenziale” ma non scontata o algida, semplice ma non banale, femminile e sofisticata dove il messaggio portante è la proposta di capi non fatti per stupire ma per piacere, certi che non bisogna “infatuarsi” di un capo ma amarlo a lungo. Un messaggio di stile che rifugge dalla parola “lusso” per esprimere unicità ma si rifugia nelle parole “qualità ed essenza“ che trovano riscontro in fit studiati, materie pure, accostamenti ricercati e raffinate tecniche sartoriali. Una direzione che sfugge ai contrasti forzati di una moda di facile improvvisazione e sopra le righe per fare spazio ad un equilibrio di creatività ponderata con la quotidianità, la funzionalità ed il buon gusto nell’intento non di stupire ma di affascinare. La convinzione di un messaggio stilistico in cui l’armonia di tagli, colore e materia uniti ad un fresco rigore e appeal femminile attraggono più di un contrasto forzato non più contemporaneo.
I colori – Blu navy, Blu denim, Beaujolais, Sage, Poudre . I tessuti – Crepe di Lana, Sablé, Mohair, Double di Cachemere, Twill di seta e renna, chiffon di Seta, Duchesse Jacquard con motivi che richiamano pennellate di acquarelli, organza con applicazioni in renna, aspetti denim per tessuti ingentiliti da composizioni tali da renderlo sofisticato e meno casual. Pellicce in visone, astrakan e cincillà, che si prestano leggere ora a giochi cromatici, ora a giochi tridimensionali facendo leva su particolari effetti di pelo. La volpe si reiventa in cappotti e giacchine in denim per renderle vezzose .
In passerella sfila un messaggio: il Prêt à Porter come opposizione al fenomeno di consumo veloce ed impulsivo, quasi “bulimico” di capi. Una sana passione per tutto ciò che è estetica, creatività, capacità artigianale, tempi, ricerca, sperimentazione e genio creativo: ambizione di ogni stilista come per i maestri del passato.
Chicca Lualdi è lieta di comunicare la sua nomina di Fashion Designer per il Principato di Monaco in occasione di EXPO 2015.
Accenni agli anni ’70 nei volumi di cappotti, gonne, pantaloni dal fondo flare e a vita alta, o le delicate camice in chiffon. Un accenno volutamente delicato ai volumi di allora, di cui è stata estrapolata la linearità dei volumi rivisitandoli con freschezza e femminilità, senza riferimenti troppo marcati e scontati. Il tentativo di proporre una moda per scelta “pulita ed essenziale” ma non scontata o algida, semplice ma non banale, femminile e sofisticata dove il messaggio portante è la proposta di capi non fatti per stupire ma per piacere, certi che non bisogna “infatuarsi” di un capo ma amarlo a lungo. Un messaggio di stile che rifugge dalla parola “lusso” per esprimere unicità ma si rifugia nelle parole “qualità ed essenza“ che trovano riscontro in fit studiati, materie pure, accostamenti ricercati e raffinate tecniche sartoriali. Una direzione che sfugge ai contrasti forzati di una moda di facile improvvisazione e sopra le righe per fare spazio ad un equilibrio di creatività ponderata con la quotidianità, la funzionalità ed il buon gusto nell’intento non di stupire ma di affascinare. La convinzione di un messaggio stilistico in cui l’armonia di tagli, colore e materia uniti ad un fresco rigore e appeal femminile attraggono più di un contrasto forzato non più contemporaneo.
I colori – Blu navy, Blu denim, Beaujolais, Sage, Poudre . I tessuti – Crepe di Lana, Sablé, Mohair, Double di Cachemere, Twill di seta e renna, chiffon di Seta, Duchesse Jacquard con motivi che richiamano pennellate di acquarelli, organza con applicazioni in renna, aspetti denim per tessuti ingentiliti da composizioni tali da renderlo sofisticato e meno casual. Pellicce in visone, astrakan e cincillà, che si prestano leggere ora a giochi cromatici, ora a giochi tridimensionali facendo leva su particolari effetti di pelo. La volpe si reiventa in cappotti e giacchine in denim per renderle vezzose .
In passerella sfila un messaggio: il Prêt à Porter come opposizione al fenomeno di consumo veloce ed impulsivo, quasi “bulimico” di capi. Una sana passione per tutto ciò che è estetica, creatività, capacità artigianale, tempi, ricerca, sperimentazione e genio creativo: ambizione di ogni stilista come per i maestri del passato.
Chicca Lualdi è lieta di comunicare la sua nomina di Fashion Designer per il Principato di Monaco in occasione di EXPO 2015.
Nessun commento:
Posta un commento