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lunedì 11 gennaio 2021

Chris Hemsworth è il primo global brand ambassador di BOSS


Chris Hemsworth è la prima star di Hollywood nominata global brand ambassador del marchio BOSS.

Già volto delle campagne del profumo BOSS Bottled dal 2017, l'attore sarà anche il protagonista delle campagne pubblicitarie di BOSS per il 2021 e il 2022. Il gruppo ambisce a sviluppare un'immagine coerente del marchio, collegando lo stesso ambassador a diverse categorie di prodotto.

Chris Hemsworth afferma: "sono un grande fan di BOSS da molto tempo, quindi sono davvero felice di rappresentarlo come global ambassador. Non vedo l'ora di lavorare più da vicino con tutto il team BOSS".

Yves Müller, portavoce del consiglio di amministrazione di HUGO BOSS AG, dichiara: "Siamo orgogliosi di essere riusciti ad assicurarci una star di questo livello che rappresenta perfettamente lo stile BOSS. Chris Hemsworth incarna perfettamente l'uomo moderno, sicuro di sé, autentico e accessibile".

Appassionato di surf e ambientalista, l'attore, con più di 46 milioni di follower su Instagram, sfrutta strategicamente la sua popolarità per attirare l'attenzione su cambiamenti climatici e la protezione delle specie.

La prima campagna che lo vedrà protagonista sarà lanciata nella primavera del 2021, insieme a una capsule collection sostenibile.

sabato 23 marzo 2019

NEMO: “LA LUCE”, CORBUSIER E CHARLOTTE PERRIAND A FIRMINY


La mostra “La Luce” inaugurata il 22 Marzo, durante la Biennale di Saint-Etienne, Firminy (Francia).
Per la prima volta, la mostra “La Luce”, sarà presentata in un edificio disegnato da Le Corbusier, la chiesa di Saint-Pierre, immersa nell’incredibile “sito Firminy-Vert”, patrimonio dell’Unesco che riunisce anche la Maison De la Culture, lo Stadium e l’Unitee’ d’habitation.
Dal 22 marzo fino al 3 novembre, gli amanti del design e dell’architettura potranno scoprire, per la prima volta in un edificio di Le Corbusier, la mostra “La Luce”, dedicata alle creazioni di Le Corbusier e Charlotte Perriand.


Questa mostra unica nel suo genere, creata dal brand italiano d’illuminazione NEMO, unisce i lavori di Le Corbusier e Charlotte Perriand, e presenta la ricerca e il design dell’illuminazione, temi tanto amati dai due architetti e designer, che hanno segnato la storia del 20esimo secolo.
Prototipi inediti, creazioni uniche, documenti d’archivio, immagini, disegni originali e bozzetti, sono messi in mostra insieme ai lavori d’architettura dei due designer.
“La Luce” è un’esposizione itinerante che si amplia costantemente, nella quale nuove edizioni e nuove scoperte, come anche pezzi originali restaurati, vengono aggiunti ad ogni nuova apertura”, afferma il curatore Valentina Folli, che ha curato la mostra con il suo Studio UNA.
“La Luce”, originariamente concepita come un percorso cronologico che intreccia opere selezionate di Le Corbusier e Charlotte Perriand sull’illuminazione, è stata ri-adattata per la Chiesa di Saint-Pierre.


La struttura del piano interrato, composto da stanze adiacenti, lascia il visitatore libero di muoversi e contemplare lo spazio da diverse angolazioni. Il flusso della mostra è stato organizzato per aree tematiche, connesse l’una all’altra.
Il ritmo è stato anche concepito per seguire la successione di finestre e muri della facciata, oltre ai diversi livelli dell’edificio: Le Corbusier al piano terra, Perriand nel mezzanino, un ritmo di visita che si allunga, per scoprire i prototipi originali attraverso la mostra, per esplorare lo spazio, e immergersi nelle visioni dei maestri pionieri.
Il design delle luci, il loro posizionamento, la loro intensità sono costantemente collocate nel punto di tensione tra ombra e luce, tra necessità e confort, tra semplicità e mistero.
Anche prima di aver realizzato le sue creazioni architettoniche, Le Corbusier disegna lampade da interni per gli appartamenti dei suoi clienti. In seguito, disegna in modo continuativo gli oggetti d’illuminazione che accompagneranno tutti i suoi edifici, dalla modesta Cabanon de Roquebrune-Cap-Martin, agli edifici di Capitole de Chandigarh.
Userà i bulbi con vetro “sottile e opale” per il suo appartamento in rue Nungesser et Coli. Nella maggior parte dei casi, si ispirerà ai sistemi esistenti o agli oggetti che adatta, trasforma, dipinge. Tutto manterrà una forma semplice, sarà composto da materiali poveri, che si adatteranno perfettamente agli elementi lineari della sua architettura, senza contaminarla, senza decorarla.


Federico Palazzari, CEO di NEMO, afferma.
“Pensiamo che, quando si disegnano elementi architettonici e oggetti, si è obbligati a guardare contemporaneamente  tra le tracce del passato e le ambizioni per il futuro, per raggiungere l’ideale di “buon progetto”, che ispira il nostro lavoro.
Parlando di Le Corbusier e Charlotte Perriand, Nemo è l’interprete contemporaneo dei progetti da loro suggeriti. Le lampade di Le Corbusier e Charlotte Perriand non erano disegnate per essere prodotti di "design" fine a se stessi ma erano realizzati espressamente per gli edifici per i quali erano disegnati.
Nemo, la Fondazione Le Corbusier e Pernette Perriand, hanno raccolto il suggerimento originario, e realizzato progetti che sono e rimarranno di riferimento nel mondo del design.
La qualità del prodotto è insita nella sua presenza discreta in ogni ambiente. La sua ragion d’essere non ha bisogno di giustificazioni estetiche e vive semplicemente facendo il “proprio lavoro”. Allo stesso modo, queste lampade, create per progetti d’interior e d’architettura fortemente innovativi e moderni, suggerisce una qualità senza tempo che le rende semplici, iconiche e sempre autentiche.
Il compito di Nemo, insieme alla Fondazione Le Corbusier e gli Archivi Charlotte Perriand, è stato quello di calibrare i dettagli, le finiture e gli aggiornamenti tecnici, senza tradire mai l’essenza originale dei prodotti, per non cadere NEL nostalgico o NEL vintage, e per non cambiare la natura spartana e sofisticata che li rende unici.
Per tale ragione, Nemo, dopo gli studi e la selezione di questi ultimi anni, desidera condividere questo materiale esclusivo, in un esercizio che reputiamo essere bello, utile e nuovo.”
“Ri-editare le lampade di Charlotte Perriand insieme a Nemo, significa far rivivere queste creazioni nel mondo moderno, per renderle accessibili ad un più ampio numero di persone. Significa dimostrare che opere “corrette”, create 50 o 70 anni fa, soddisfano ancora i bisogni moderni. La maggior parte delle persone d’avanguardia, come Charlotte Perriand, hanno sempre cercato di raggiungere le masse ma non hanno avuto successo al loro tempo. Grazie a Nemo, oggi è stato realizzato ciò che in passato era impossibile” Pernette Perriand Barzac
Partner principale: Nemo Srl, una società italiana specializzata nella produzione di elementi d’illuminazione di design, fondata da Cassina nel 1993 a Milano. Produttore esclusivo delle collezione d’illuminazione realizzate da Le Corbusier e Charlotte Perriand. Nemo è presente in più di quaranta Paesi. La sede è a Milano, con filiali a Parigi e negli Stati Uniti. Dal 2013 è di proprietà di Federico Palazzari.

domenica 15 aprile 2018

DOMUS 90. Gio Ponti - Fondazione Sozzani

Domus 90 Gio Ponti Superleggero - Fondazione Sozzani aprile 2018

In mostra
da domenica 15 aprile 2018 a domenica 6 maggio 2018
tutti i giorni 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì 10.30 – 21.00
aperture speciali
Salone del Mobile 17-22 aprile 2018
ore 10.30 – 21.00

“Domus 90. Gio Ponti” presenta, in occasione dei 90 anni della rivista Domus, una selezione di pezzi di Gio Ponti, a partire dai materiali d’archivio. La mostra racconta la poliedrica attività dell’architetto e il suo approccio di sintesi delle arti che esprime per tutta la vita attraverso le pagine della rivista che ha diretto per quasi 40 anni dal 1928 al 1979, con un’interruzione
dal 1941 al 1947.
Il lavoro di Ponti (Milano,1891-­1979) è raccontato per suggestioni a partire dal tema della casa, a cui ha dedicato molti editoriali e articoli, stimolando il dibattito sul passaggio all’abitazione “moderna” negli anni Trenta e interpretando i cambiamenti della società nel dopoguerra. La mostra si compone di immagini fotografiche, copertine di Domus e una selezione di oggetti che nell’insieme coprono circa 50 anni del suo lavoro.
Una serie di grandi immagini mette in scena l’alfabeto dell’architetto: gli accostamenti e il confronto tra oggetti, disegni, architetture mostrano il suo approccio progettuale, indirizzato in particolar modo alla potenzialità espressiva dei materiali che abbraccia ogni settore, dall’artigianato all’architettura.
Un’intera parete è dedicata alle coloratissime copertine della rivista del 1939 e 1940, alcunE disegnate dallo stesso Ponti. Sono tempi cupi in Italia e in Europa. Ponti sembra non voler vedere quel che sta succedendo ma le testate del maggio e giugno 1940 portano i colori della bandiera nazionale, a celebrare l’entrata in guerra dell’Italia fascista.
Sulle pagine della rivista, Gio Ponti ha sempre sostenuto e incoraggiato l’artigianato e le arti decorative, dedicando un’attenzione particolare alla produzione italiana esposta alle Triennali milanesi. La ceramica è uno dei materiali da lui prediletti, affinato sin dagli anni Venti con l’esperienza con Richard Ginori e proseguito con le tante piastrelle disegnate per interni ed esterni.
Tre sedute, tra cui la famosissima Superleggera, suggeriscono il suo interesse per il mobile e la sensibilità per le forme.
Un grande tessuto, “La Legge mediterranea”, è il cenno al suo pensare al Mediterraneo come a un ambito culturale unitario a cui l’Italia deve guardare per trovare la propria via al Moderno. Al tessuto è accostata una rara macchina per cucire, la Visetta del 1949. E ancora tre oggetti progettati per alberghi: un portabagagli in legno e due pezzi di un servizio per tè e caffè. L’hotel: la casa di quando non si è a casa.
Nel 1970 inaugura la Concattedrale di Taranto, una delle ultime grandi imprese di Gio Ponti: negli stessi anni in cui progetta la chiesa, vedono la luce un servizio di piatti, geometrico e coloratissimo, e una serie di mobili pratici, pieghevoli e su ruote. L’architetto coglie lo spirito dei tempi, che vuole case più informali.
Infine una serie di lettere ci raccontano la persona: gli auguri e i ringraziamenti agli amici sono piccole opere d’arte, disegnate a mano su pezzi di carta o su fogli sciolti. Con garbo e attenzione dedicava i suoi disegni a coloro con cui era in rapporto d’amicizia e affetto. Allora si usava, oggi lo fanno ancora solo i bambini.
Nella galleria piccola della Fondazione Sozzani, una selezione di stampe vintage provenienti dall’Archivio Domus illustra il lavoro di Giorgio Casali (Lodi 1913 – Milano 1995).
Il fotografo, che per 30 anni ha lavorato per la rivista, ha contribuito con i suoi scatti a definire una linea distintiva, riconoscibile, che interpretava le esigenze di una rivista in cui l’immagine, spesso, contava più del testo. Casali ha fatto entrare i lettori in spazi pubblici e privati, ha saputo raccontare le architetture e ha documentato la genesi di oggetti diventati icone del design italiano.
Le stampe d’archivio sono in bianco e nero, ma Casali su Domus è anche a colori: sin dagli anni Sessanta numerose copertine con i dettagli dei suoi scatti – scorci di architetture, mobili, allestimenti – aprono le porte della rivista. Le fotografie di Casali anticipano i contenuti, creando quella giusta dose di curiosità e sospensione.

Domus
Riferimento internazionale per l’architettura, il design e l’arte, Domus è nata nel 1928 su iniziativa dell’architetto Gio Ponti al quale nel 1929 si è affiancato l’editore Gianni Mazzocchi con l’Editoriale Domus, creata appositamente per pubblicare la rivista. Da allora è un prezioso strumento di lavoro, di aggiornamento e di approfondimento. Bilingue, distribuita in 89 Paesi, è la più concreta espressione dello stile e del buon gusto italiano nel mondo. La direzione di Domus nel 2018 è affidata a Michele De Lucchi.
www.domusweb.it

Fondazione Sozzani
La Fondazione Sozzani è un’istituzione culturale costituita a Milano da Carla Sozzani nel 2016 per la promozione della fotografia, della cultura, della moda e delle arti. La Fondazione ha assunto il patronato della Galleria Carla Sozzani e prosegue il percorso dell’importante funzione pubblica che la galleria svolge da 28 anni.
www.galleriacarlasozzani.org


In mostra
da domenica 15 aprile 2018 a domenica 6 maggio 2018
tutti i giorni 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì 10.30 – 21.00
aperture speciali
Salone del Mobile 17-22 aprile 2018
ore 10.30 – 21.00

FONDAZIONE SOZZANI
GALLERIA CARLA SOZZANI
Corso Como 10 – 20154 Milano, Italia
Tel +39 02 653531 fax +39 02 29004080

domenica 22 ottobre 2017

DALI & SCHIAPARELLI AL MUSEO DALI’ DI SAN PIETROBURGO, FL

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.6

Dalí & Schiaparelli è stata inaugurata mercoledì, 18 ottobre 2017 al Museo Dalí di San Pietroburgo, FL. In programma fino al prossimo 14 gennaio 2018, Dalí & Schiaparelli è la prima mostra dedicata al rapporto creativo e ai capolavori di Elsa Schiaparelli e Salvador Dalí.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.1

Presentata dal Dalí Museum e Schiaparelli Paris, l’esibizione racconta come l'approccio innovativo di entrambi gli artisti abbia, allo stesso tempo, ammaliato e scioccato il mondo della moda e dell'arte. Sensualità e bellezza audace erano marchi distintivi delle loro collaborazioni. Dalí & Schiaparelli presenta abiti e accessori Haute Couture, gioielli, dipinti, disegni, oggetti e foto, nonché le creazioni del nuovo Direttore Creativo di Maison Schiaparelli Bertrand Guyon.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.2

Elsa Schiaparelli, considerata la figura più importante della moda tra le due guerre mondiali, attraverso le sue creazioni ha esplorato sorprendenti temi surrealistici.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.3

E’ stata fortemente influenzata dall’arte, in particolare dal lavoro di Dalí con il quale ha spesso collaborato. Le creazioni di Schiaparelli erano come i dipinti dell’artista: combinavano precisione rinascimentale a fantasia sfrenata e soggettiva.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.4

Tra i fedeli di Schiaparelli i “glitterati” del tempo, la Duchessa di Windsor, Wallis Simpson, Millicent Rogers e le attrici Mae West e Marlene Dietrich.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.5

Dalí, celebrato come il più noto e prolifico surrealista, era a suo agio con la fama - propria e altrui - e influente oltre l’ambiente artistico, dalla politica alla religione, dalla scienza all’estetica.

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.7

"Siamo onorati di inaugurare Dalí & Schiaparelli, mostra che mette in evidenza non solo le audaci collaborazioni tra i due artisti, ma trasmette il loro spirito e stile individuale", afferma Hank Hine, Direttore Esecutivo del Museo Dalí e Curatore della mostra. "Esplora la loro amicizia e le collaborazioni – tra le prime e più innovative tra arte e moda. I visitatori saranno affascinati e sedotti dalle opere d'arte del duo".

Photography by Steven Le – Thee Photo Ninja. Courtesy of The Dalí, ©2017 – Salvador Dalí Museum, Inc., St. Petersburg, FL.8

La mostra è organizzata dal Museo Dalí - San Pietroburgo, FL - in collaborazione con Schiaparelli Paris, con prestiti del Museo di Arte di Filadelfia, del Museo Metropolitano, di Mark Walsh & Leslie Chin, Vintage di lusso e di altre collezioni private.

mercoledì 28 dicembre 2016

Arnaldo Pomodoro a Milano fino al 5 Febbraio

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Nelle scorse settimane ho visitato la mostra che Palazzo Reale dedica ad Arnaldo Pomodoro per festeggiare i suoi 90 anni.
Una mostra antologica, curata da Ada Masoero in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale che racconta il percorso artistico dello scultore, dal 1955 ad oggi, attraverso una selezione dei suoi lavori più significativi. In piazzetta Reale è esposto, per la prima volta nella sua totalità, il complesso scultoreo The Pietrarubbia Group, un’opera ambientale iniziata nel 1975 e completata nel 2015.
Arnaldo Pomodoro vive e lavora a Milano a fianco della “darsena” di Porta Ticinese.

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martedì 20 settembre 2016

Emotions of the Athletic Body. Una mostra fotografica curata da Giorgio Armani

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"Mi ha sempre affascinato il culto dello sport, che fin dai tempi antichi è legato all'idea di prestanza fisica e di gesto atletico di grande effetto. Questa mostra vuole esaltare l'atteggiamento sportivo unito all'estetica, concetto che fa da sempre parte del mio vocabolario.
Attraverso la moda ho cercato di interpretare il senso dell'agonismo vestendo gli sportivi per le mie campagne pubblicitarie, scegliendoli tra gli atleti di fama mondiale, ma anche tra coloro che ancora aspirano alla gloria." Giorgio Armani

ARMANI/SILOS
23 Settembre - 27 Novembre
Da mercoledì a domenica
dalle 11.00 alle 19.00
via Bergognone, 40
Milano, Italia

lunedì 1 agosto 2016

HO VISTO UN RE: Alcantara e 9 artisti interpretano l’Appartamento del Principe

2. ARBESSER, ARTHUR

Ho visto un re è una mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Alcantara che animerà le stanze dell’Appartamento del Principe dal 20 settembre al 23 ottobre 2016, e sarà visitabile gratuitamente.
 
Alcantara, l’azienda che produce e commercializza l’omonimo materiale innovativo nel mondo, con questa mostra a Palazzo Reale di Milano interpreta in chiave contemporanea l’atmosfera di uno spazio dalle connotazioni storiche, con un progetto nato per coinvolgere e stupire. Ho visto un re presenta infatti opere realizzate ad hoc da 9 artisti internazionali provenienti da diversi mondi creativi. Un incontro tra arte, teatro, musica e moda che dà vita a un percorso di sperimentazione intorno al materiale Alcantara® e al contesto nel quale il progetto avviene: l’Appartamento del Principe.
Gli artisti sono: Maurizio Anzeri, Arthur Arbesser, Paola Besana, Gentucca Bini, Matthew Herbert, Taisuke Koyama, Francesco Simeti, Adrian Wong & Shane Aspegren.
Il percorso espositivo si articola lungo le 10 stanze dell’Appartamento del Principe in cui ogni artista dà vita a una narrazione coerente e condivisa.
Per loro Alcantara è diventata l’ispirazione attraverso cui hanno potuto scrivere un racconto collettivo i cui protagonisti sono quelli del nostro immaginario fiabesco: re, regine, principi e principesse, ranocchi e labirinti, che si muovono attraverso il volo della nostra immaginazione e delle loro storie. Fili conduttori di una mostra
poliedrica, in dialogo con l’architettura e i decori dell’Appartamento, in un vivace gioco di rimandi e sovrapposizioni, guidato dai curatori.
Un progetto Alcantara-specific e site-specific, un doppio binario di pensiero che ha impegnato gli artisti e noi in unariflessione accurata e leggera, grazie a una committenza originale e a un modo diverso di interagire con uno spazio come l’Appartamento del Principe. Invece di considerarlo “vetrina” o “scenografia”, l’abbiamo pensato “spirito” e “luogo”. Uno spunto che ha stimolato tutti a reinventare spazio e materiale in forme che a noi per primi son sembrate sorprendenti”, dice Massimo Torrigiani, uno dei curatori della mostra.
Palazzo Reale regala così al pubblico una selezione di opere inedite di grandi dimensioni concepite per le sue sale. Sculture, fotografie, abiti, installazioni e performance dialogano con l’Appartamento del Principe in una reinvenzione continua.
Il titolo Ho visto un re mira dritto al cuore di Milano, citando la celebre canzone di Enzo Jannacci. Un brano dal ritmo scanzonato, un’ironica presa di posizione contro l’arroganza dei potenti. Uno spirito, che qui, con l’arte e con le stesse suggestioni fiabesche della canzone, si riappropria di uno spazio che un tempo era destinato a pochi, restituendolo gratuitamente a tutti, con una veste contemporanea.
Questa abitazione raramente abitata, insieme alla possibilità che gli artisti hanno avuto di incontrarsi e stare insieme, parlare e lavorare approfonditamente con il materiale, sono state la fonte di ispirazione per tutti. Hanno provocato intrecci, sovrapposizioni e collaborazioni, liberando un immaginario tutto nuovo, una sana e irriverente creatività”, commenta Davide Quadrio, curatore della mostra.
Alcantara è un materiale versatile, utilizzato dall’industria automobilistica sino alla moda, che entra qui a pieno titolo nell’arte contemporanea con una mostra caleidoscopica, nella quale si sente e si vede che gli artisti si sono divertiti a esplorare un medium innovativo. Il risultato è un’esposizione giocosa e sorprendente che viaggia sui binari del loro immaginario.
Siamo estremamente compiaciuti di questa nuova collaborazione con Palazzo Reale – ha dichiarato Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara – Questo progetto esplicita e ribadisce la nostra identità di impresa attraverso una serie di commissioni a sostegno della cultura del nostro tempo. Alcantara è un materiale unico e questa mostra ne ha messo in luce l’incredibile versatilità anche all’interno di un processo di ricerca creativa, dimostrando inoltre come un gioco di variazioni sul tema possa creare una sfida dalle soluzioni imprevedibili.”
Alcantara diventa così un modernissimo libro di fiabe che accompagna i visitatori attraverso gli ambienti di uno dei palazzi più prestigiosi di Milano, plasmando una visione creativa piena di sorprese. 

Dal 20 settembre al 23 ottobre 2016 Appartamento del Principe di Palazzo Reale, Milano
 
1. ANZERI render di Sandro Martini -® sandromartini.com livingmedia.co.uk3. GENTUCCA BINI

martedì 22 luglio 2014

TEMPO DI STREET ART PER JEANRICHARD


La Manifattura orologiera svizzera di lusso JEANRICHARD si associa a Gully, artista noto per il suo lavoro nell'arte urbana contemporanea. Per celebrare questa particolare collaborazione, la mostra «Philosophy of Art» avrà inizio all'Opera Gallery a Parigi il 19 settembre 2014. La mostra presenterà le ultime opere di Gully e la sua collaborazione con JEANRICHARD, marca del gruppo Kering. In questa occasione sarà presentata la collezione speciale «Graphiscope», composta da tre esemplari in serie limitata del modello Terrascope di JEANRICHARD, ispirata e firmata dall'artista.


Durante la mostra «Philosophy of Art» l'artista, in collaborazione con JEANRICHARD, organizzerà anche una caccia al tesoro sabato 20 settembre 2014 nelle strade di Parigi. I partecipanti dovranno cercare un «Graphiscope» di JEANRICHARD e una tela di Gully, per cercare di diventarne proprietari. Tutti possono iscriversi sul sito www.gullyartist.com, www.jeanrichard.com o www.operagallery.com dal 10 settembre 2014.

mercoledì 23 aprile 2014

PANDORA: In mostra alla Triennale la seconda edizione del progetto MOMENTS IN DESIGN

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Una mostra al DesignCafé della Triennale di Milano dall’8 al 29 maggio per la seconda edizione del progetto creativo “Moments in Design” nato dalla collaborazione tra il colosso danese della gioielleria e gli studenti di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano.
PANDORA, brand danese di gioielleria, espressione di lusso accessibile, celebra i nuovi talenti del design in collaborazione con NABA (Nuova Accademia di Belle Arti Milano) attraverso l’innovativa iniziativa Moments in Design.
Dopo la prima edizione, che ha visto la vittoria di Alex Okune, artista originaria dell’Uganda dalla formazione internazionale, il progetto quest’anno approda all’interno del tempio del design e della creatività italiana riconosciuto a livello internazionale: dall’8 al 29 maggio, infatti, le opere saranno esposte presso il DesignCafé della Triennale di Milano.
Quindici studenti del Triennio e del Biennio di Fashion and Textile Design, sotto la guida della designer Cinzia Ruggeri, interpreteranno il tema “Wunderkammer - racconti di mondi preziosi”. Gli studenti daranno vita a vere e proprie “camere delle meraviglie”, ciascuna delle quali racconterà una storia fatta di minuziosi dettagli, dove i gioielli PANDORA saranno protagonisti indiscussi. PANDORA celebra attraverso i propri gioielli i momenti indimenticabili che compongono la storia della propria vita, la magia di questi momenti viene resa eterna nelle creazioni degli artisti coinvolti, veri e propri oggetti da collezione.
A proposito del progetto, Nicoletta Morozzi, direttrice dell’Area di Fashion Design presso NABA dal 2010, spiega: “Questa esperienza dà agli studenti la possibilità di applicare la propria visione a partire dalla realtà produttiva di Pandora, e allo stesso tempo Pandora ha l'opportunità di vedere i propri prodotti attraverso l'interpretazione di giovani designer: entrambi riescono ad allargare il proprio orizzonte"​.
Il progetto rispecchia la volontà del brand PANDORA di dedicare uno dei suoi “momenti speciali” al sostegno del talento delle giovani promesse nel mondo del design, riconfermandosi quindi ancora una volta quale azienda attenta alle commistioni tra design, arte e nuove tendenze.
Le creazioni verranno presentate all’interno di un’esposizione dedicata presso il DesignCafé della Triennale. Le opere verranno valutate a partire dalla serata inaugurale da una giuria composta da stampa, da esperti del settore e dal pubblico, che avrà la possibilità di votare contribuendo a determinare il vincitore del progetto, sia visitando l’esposizione, sia attraverso il sito dedicato all’iniziativa www.momentsindesign.com (online dall’8 Maggio).
Il vincitore selezionato avrà la possibilità di vivere un’esperienza formativa nel dipartimento creativo dell’azienda danese, direttamente nel cuore pulsante della produzione. Un’esperienza “sul campo”, a stretto contatto con i designer PANDORA: un’opportunità unica per seguirli nel loro lavoro quotidiano di ricerca.
Il percorso espositivo sarà inaugurato l’8 Maggio con un esclusivo cocktail su invito, alle ore 19:00; la mostra sarà visitabile dal giorno 9 al giorno 28 maggio c/o Triennale DesignCafé (martedì – domenica ore 10.30 – 20.30; giovedì ore 10.30 – 23.00), Via Alemagna 6, Milano.

Il Blanco presenta la mostra di Ciro Zizzo Forward & back &... Forward


Giovedì 24 aprile alle ore 19.30, il noto locale milanese Blanco presenta Forward & back &... Forward, l’ultima mostra personale di Ciro Zizzo. L’evento proseguirà fino al 14 giugno 2014.
L’esposizione è incentrata sul percorso creativo dell’artista che, mediante l’arte, torna alle sue origini visive e territoriali.
Tra New York, Los Angeles, Miami, Milano e Nord Europa, Ciro è un artista nomade, in viaggio tra culture diverse di cui la sua terra d’origine, la Sicilia, è il punto di partenza e d’arrivo della sua ispirazione, passando attraverso svariate esperienze artistiche, dalla pittura alla manipolazione grafica e pittorica della fotografia.
Il percorso espositivo si divide in tre grandi temi correlati dalla comune origine siciliana: le cellule come le cassatelle siciliane, i Pupi e Corpus Domini.
La serie cellule rimanda all’origini e all’universalità di ogni essere. Benché siamo tutti dotati dello stesso corredo cromosomico, per effetto della differenzazione, le cellule assumono forma e funzione diversa, permettendo l’unicità di ognuno. Siamo in costante relazione con l’ambiente, offrendo e ricevendo stimoli per il cambiamento. Come i riflessi di un cristallo, come la pelle del camaleonte anche noi ci trasformiamo e cambiamo attraverso i luoghi, le esperienze e i movimenti del nostro stato vitale.
I Pupi, marionette medievali riccamente decorati e cesellati da maestranze siciliane, diventano un crogiuolo di reminiscenze della terra natale dell’artista, reinterpretate in chiave moderna: gli occhi rappresentano il sole raggiante del sud, le rotondità delle guance ricordano le succose arance, la fluorescenza dei colori rimanda alle stravaganti cromie dei dolci siciliani.
Le fisionomie dei Pupi si fondono con quelle di altri emblemi della Sicilia quali: la testa del moro, i pupi di zucchero e la Trinacria.
La tradizione viene mediata dalla iper-contemporaneità delle cellule che invadono il volto e lo sfondo dei Pupi, dal ricordo newyorkese e dal tratto pittorico frenetico.
La serie Corpus Domini propone dettagli scultorei di statue classiche, ricordi della Magna Grecia, immagini fotografiche trasfigurate mediante particolari tecniche miste pittoriche e grafiche.
L’espressionismo della forma, l’incisività del tratto e le varie manipolazioni smaterializzano le perfezioni corporee della fotografia riportando alle origini, al primitivismo del segno e alle forme arcaiche. I soggetti diventano contemporanei grazie al surrealismo del colore e al minimalismo del graffiato.
Ciro Zizzo è fotografo, pittore e artista grafico. Laureato in Scenografia e Costume all’Accademia di Belle Arti a Palermo, Ciro ha realizzato: editoriali, campagne pubblicitarie e ritratti di celebrity internazionali per Vanity Fair, Chopard, BMW Nord America Lifestyle, L’Oréal, Absolute Yachts, e altro ancora.
La sua attività artistica è sempre progredita in parallelo alla sua professione attraverso mostre collettive e personali, partecipando a progetti internazionali quali ad esempio: ACT for AIDS in collaborazione con Sotheby’s (1996, 1997); la collettiva Moda&Gioielli. Uniti nella lotta all’AIDS voluta da Bulgari Fashion Service Group ed esposta alla Triennale di Milano (1997); Masterminds of Mode, Kobe Fashion Museum (1999-2000); Fashion Art su Papercity per Art Basel Miami (2005).

venerdì 27 dicembre 2013

La Galleria ROBERTAEBASTA al BRAFA di Bruxelles dal 25 al 2 Febbraio 2014‏



La Galleria Robertaebasta, una realtà italiana sinonimo di grande respiro internazionale da anni impegnata nell’antiquariato di alto profilo, esporta a Bruxelles, in Belgio, l’eccellenza del suo talento ormai consolidato nel selezionare il meglio dell’arte e dell’antiquariato più valido e prestigioso delle correnti creative di punta del XX secolo.
La galleria d’arte milanese fondata da Roberta Tagliavini e dal figlio Mattia Maurizio Martinelli, sarà presente dal 25 gennaio al 2 febbraio 2014 al rinomato salone Brafa. Dedicato alla valorizzazione delle arti applicate e molto frequentato dai suoi cultori,  ogni anno questa kermesse si svolge nella capitale belga rappresentando l’avanguardia internazionale nel suo settore.
A Bruxelles nella ariosa struttura industriale dei primi del Novecento “Thurn & Taxis” ingabbiata nel metallo e situata a pochi passi dalla centrale Place Rogier, Robertaebasta esporrà una straordinaria scultura anni’40 in tema con lo spirito avanguardista della rassegna che la ospita. Pensata per ornare un terminal di New York, l’installazione è forgiata nel luminoso e moderno  alluminio, materiale nuovo per quell’epoca,  reso estremamente duttile dalla plasticità della raffigurazione, ispirata al mito del figlio di Dedalo, l’architetto del labirinto di Cnosso che osò sfidare i suoi limiti umani con ali di bronzo per spiccare un volo destinato inesorabilmente a un tragico epilogo. Nella sua drammaticità e nel risalto stilizzato dato dall’artista alle forme dell’anatomia virile, la scultura esprime uno slancio vitale e una tensione eroica che cattura lo spettatore e anima lo spazio e l’epoca in cui si innesta. Ancora una volta con la sua visione delle arti decorative Robertaebasta lascia il segno nel nome di un gusto personale, cosmopolita e raffinato che traina una sapiente ricerca e rinnova la favola dell’estetica contemporanea e delle sue manifestazioni più interessanti e suggestive.

mercoledì 14 agosto 2013

Louis Vuitton celebra le sue muse da Kate Moss a Sofia Coppola

 

Louis Vuitton celebra sei delle sue muse con una nuova interattiva esibizione che aprirà a Tokyo questo mese.

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Kate Moss, Sofia Coppola, Catherine Deneuve, la scrittrice Françoise Sagan, l’architetto Charlotte Perriand, e curiosamente anche l’ultima sovrana Francese l’Imperatrice Eugénie de Montijo, moglie di Napoleone III, sono le sei muse a cui Louis Vuitton vuole rendere omaggio con un’esposizione a quanto sembra futuristica (ai visitatori sarà chiesto di indossare speciali maschere con lenti polarizzate) che rimarrà aperta per tre settimane in un lussuoso hotel della capitale Giapponese.