Emilio Pucci ha presentato una sfilata per vere rockstar. Ma non solo quelle che si esibiscono su un palco durante un concerto, ma anche per quelle donne che che vivono nella quotidiana e frenetica metropoli. Un’esaltazione dello streetwear, ma di lusso.
Colori accesi, ricami che richiamano l’arte Masai, note hip hop sono gli elementi che caratterizzano questa collezione dal gusto esotico. La donna Pucci di Peter Dundas è una donna di carattere ed entra quindi con forza nella nuova stagione, sicura di sé.
Lo stile informale streetwear abbraccia il mondo dello sport, e le silhouettes sono o strette che delineano il corpo oppure addirittura oversize. Gonne corte e ampie magliette sono contrapposte a pantaloni che richiamano quelli di una tuta sportiva ma decorati da pailettes. La giacca da smoking è abbinata a jogging shorts.
L’abbigliamento in chiave sportiva è completamente rivisitato dalla maison Pucci, dove sfarzosi ricami ispirati dalle tribù Masai caratterizzano classiche bluse. Canotte da Basket sono realizzate in leggerissimo e prezioso tessuto ornato da perline. I simboli che hanno caratterizzato da sempre le creazioni Pucci sono ancora oggi presenti, come ad esempio lo stemma di famiglia diviene un robusto medaglione delle cinture che richiamano quelle del mondo della box, le classiche e intramontabili stampe vengono riprese dagli archivi. Come la Taitu del 1963 compare su morbidi pantaloni da jogging, mentre la Lamborghini risulta rinvigorita dal trattamento tipico del tatuaggio all’henné.
Per tutta la collezione , i forti colori “feriscono” lo sguardo: il blu elettrico, il rosso, l’arancione, il giallo ma anche l’argento e il nero.
Una collezione molto particolare, che rompe con gli schemi degli ultimi anni ma che in fondo riprende solo l’origine della Maison quando il Marchese Emilio Pucci, che amava lo sport, iniziava la sua carriera di stilista proprio con tute da sci realizzate per le sue amiche in vacanza a Sankt Moritz.