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domenica 24 febbraio 2019

MONCLER GENIUS...LOCI | PUBLIC OPENING MAGAZZINI RACCORDATI 24.02.2019


Moncler, con il patrocinio del Comune di Milano, ha fatto rivivere gli spazi dei Magazzini Raccordati di Via Ferrante Aporti 9, aprendo al pubblico la location dell’exhibition event dove il 20 Febbraio sono state presentate a stampa e addetti ai lavori le collezioni Moncler Genius. Nella giornata di oggi, i Magazzini Raccordati allestiti con le collezioni Moncler Genius hanno fatto vivere a oltre 10.000 persone l’experience Moncler Genius.


La grande affluenza dei milanesi al public opening, sin dalle prime ore della mattina, ha dimostrato che, se il coinvolgimento del pubblico è attivo e permette di vivere una vera e propria experience all'insegna della creatività e della bellezza, si crea quell'energia positiva che fa sentire tutti davvero parte integrante di un progetto concepito e creato anche per loro.
“Milano dimostra ancora una volta di essere sempre più inclusiva e aperta a realizzare progetti che coinvolgono il pubblico. Sono molto orgoglioso che Moncler partecipi alla riqualificazione di un’area urbana di Milano cosi significativa per riportarla a nuova vita perché credo che lo sviluppo di un’azienda non possa che avvenire in sintonia e nel pieno rispetto della comunità”, afferma Remo Ruffini, Presidente e CEO di Moncler.


Ci sono luoghi che evocano storie singolari perché spesso legati a fatti e a persone che ne hanno definito il carattere identitario. Nell’antichità si parlava di Genius Loci per definire lo spirito di un luogo, oggi per indicarne il carattere e le sue peculiarità sociali e culturali. Ed è proprio questa definizione moderna, che associata al progetto Moncler Genius, ha condotto il marchio a scegliere come location della presentazione delle collezioni uno spazio storico che è tornato, con l'apertura al pubblico, a raccontare così il proprio genio con una nuova autentica identità.

Numero Otto Collezione Autunno Inverno 2019


La Fall Winter 2019-2020 di Numero Otto trova la sua collocazione perfetta nella ricerca di nuove vie di espressione applicate alla tradizione: l’artigianalità del Made in Italy si unisce alla continua e naturale evoluzione del mondo di oggi, ma lasciandosi raccontare dalla forza, dalla visione e dal carisma femminile degli elettrizzanti anni 80.
La sensibilità verso il design e il fit perfetto si concretizzano in capispalla dai volumi ben definiti e dalla vestibilitàover, fil-rouge che accompagna le collezioni con raffinata praticità.


La femminilità va a braccetto con quel lusso civettuolo estremamente consapevole: i 20 modelli sono dedicati a icone di stile, determinate, dal fascino indiscusso e incendiario.
Gilda, bomber che si muove veloce tra i colori e spezza il rigore cromatico con maniche a contrasto; Giorgia, coat media lunghezza dalle tinte non solo naturali e zuccherose, ma che sperimenta righe e fluo e Mara, modello girocollo stampato ed energico, mantengono il loro primato tra i continuativi accompagnati dai nuovi itinerari di stile.


Il lavoro eccezionale di tecnica e grazia si dedica ai nuovi modelli: Chiara, che svela il suo charme con colori pieni, lunghezze corte e collo a sciarpa; Loren, bolero fantasioso nelle proporzioni che sottolinea il design delle spalle con un bicolore ritmico; Cindy dalla coulisse in vita e dal collo con tinte a contrasto e Romy; blazer sartoriale d’ispirazione maschile rivisitato con colori accesi, cuciture a vista e spallineover.


La naturalezza del miele della Gold Fox, del bianco del Kid Lamb, dello Shearling e dei particolari visoni Black Cross, si armonizza con i dinamici rosa dei Visoni e l’ottano delle Volpi, mentre pelle e Kid Lamb sperimentano stampe animalier, perfette per far risaltare i cambiamenti materici.

sabato 23 febbraio 2019

The Attico Collezione Autunno/Inverno 2019


Parliamo domattina, dice lei.
Trottando sui tacchi a cono, avvolta in un giubbotto metallico dalle spalle gigantesche e pantaloni legati da un fiocco alla caviglia, la donna prende l'ascensore, esce dall'attico e percorre la città con la sua auto sportiva. No, non ha bisogno di un autista. È padrona della propria vita e accelera, sempre più veloce. Comme un ouragan.


Veloce, irrequieta, scatenata. Ecco l'ennesima evoluzione dell'inarrestabile donna  Attico. Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini pensano sia giunto il momento di portarla fuori dalle atmosfere ovattate della vita nelle alte sfere. Dopotutto, The Attico è un mindset: profumato di edonismo, soffuso di eccesso, scintillante tutt'intorno. È un’ode al ben vivere, in ogni sua forma.


The Attico, pertanto, si impossessa del Garage Traversi: nel cuore del quadrilatero, a pochi passi dalle vie principali. Studiando il luogo, la donna scalpita per uscire e accelerare, ma si sofferma per un momento, indecisa su quale delle sue auto bianche d'epoca si abbini meglio ai suoi vestiti, e ai suoi piani per la notte. Certo, con lei non si parla mai di un'auto, ma di molte auto, scelte con gusto inesorabile per accessoriare qualsiasi altra cosa nella sua vita. Dopotutto è una collezionista. Colleziona tutto ciò che le piace: avventure, vestiti e, perché no, automobili. La elettrizza il desiderio di posseder certe cose.


Questa stagione, la donna si concede una nuova incursione nell'eccesso degli anni Ottanta, tra spalle enormi e scintillii metallici, e poi cinture a fusciacca, pantaloni a banana e maglioni boxy brulicanti di jacquard astratti. Il rischio è cosa sua, proprio come un tocco di animalier e un fluttuar di piume e paillettes, e sa come giocarci: com un blazer a chevron, top a balze e pantaloni di spandex, per esempio, o in un cappotto arcobaleno abbinato alla mini. In un abito bianco con uno spacco infingardo, anche; nell’ondeggiare di frange di cristalli o coperta di bagliori rossi mentre sfoggia gli stivali bianchi alti fino alla coscia. I colori sono compiaciuti, le spalle sono piacevolmente massicce, le cinture sono invariabilmente strette e i piedi calzano stivaletti, plateau o sandali appuntiti. Il dramma non sarebbe dramma, ovviamente, senza guanti lunghi e piccole borsette per completare il look.


La donna ora è pronta a peccare e divertirsi. Guida veloce, nella notte. La prenda, chi può.

MONCLER GENIUS ONE HOUSE DIFFERENT VOICES | 20.02.2019


A un anno di distanza dal suo esordio, Moncler Genius continua a evolvere, fedele al proprio motto: one house, different voices.


Il cambiamento avviene nella continuità e questa stagione il gruppo di designer si amplia accogliendo nuovi protagonisti: Richard Quinn, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Veronica Leoni e Sergio Zambon che condividono la guida di2 Moncler 1952.


Remo Ruffini ha concepito Moncler Genius come un nuovo modello di comunicazione e di business che riconosce la diversità del consumatore contemporaneo nell’era digitale. “Moncler Genius è una risposta ai tempi che stiamo vivendo, è allo stesso momento un insieme di menti creative e un luogo di ispirazione. Ogni Genius opera individualmente e tutti interpretano l’identità di Moncler. Ambienti diversi ospitano visioni creative differenti. Tutte partecipano nel dare forma al messaggio globale di Moncler e il Moncler Genius Building è la loro casa”, afferma il Presidente e CEO di Moncler.


Le visioni dei designer di Moncler Genius, svelate a Milano il 20 febbraio con un exhibition-event, si concretizzano nelle collezioni di Pierpaolo Piccioli & Liya Kebede, Sergio Zambon e Veronica Leoni per 2 Moncler 1952, Sandro Mandrino  per 3 Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Richard Quinn, Fragment Hiroshi Fujiwara, Palm Angels Francesco Ragazzi e Poldo Dog Couture.


Moncler Genius è un polo creativo pensato per diffondere l’energia che scaturisce da un mix di culture diverse: è una visione che va oltre i confini della stagione, dell’età e dello stile e parla a tutte le generazioni di consumatori attraverso un prodotto che deriva dall’unicità del DNA e dei valori di Moncler. Il nuovo lusso ha trasformato l’aspirazione in ispirazione, in quanto è legato a valori autentici. Ed è proprio questo che Moncler persegue, con estrema chiarezza, perché da sempre parla ad audience differenti.


Moncler Genius continua ad accogliere questa molteplicità, rafforzandola, sia per i creativi che per i consumatori: è un progetto unico, fatto di prodotti unici e di esperienze uniche e nasce da un approccio curatoriale con alla base la varietà del prodotto e la centralità del cliente. Questi due aspetti si traducono in un solo concetto: l’inclusività. Il Moncler Genius Building è il luogo in cui lo spirito di Moncler diventa un’esperienza.


Moncler Genius è un progetto autentico, contraddistinto da un’energia nuova, con il prodotto al centro che assume forme diverse a seconda della visione di ciascun designer. Le diverse collezioni vengono lanciate singolarmente con un calendario articolato in progetti mensili. La continuità è ciò che permette al progetto di vivere, respirare ed espandersi.


Virtuale e reale, online e offline operano insieme. L’unicità del designer rispecchia l’unicità del consumatore. Ogni progetto dialoga con un pubblico specifico, dando vita a una community globale. Quella di Moncler.


Quale massima espressione di inclusività, nell’ambito di un progetto di promozione di aree metropolitane inesplorate, Moncler, in collaborazione con la città di Milano, domenica 24 febbraio aprirà le porte del Moncler Genius Building anche al pubblico.


Moncler è una sola maison che continua a parlare tramite voci differenti una lingua creativa, unica e inclusiva. Ogni designer interpreta Moncler ed i valori che il brand rappresenta: autenticità, funzionalità, performance. Le diverse collezioni sono contraddistinte da un numero che non crea gerarchia ma singole sfaccettature di un unico insieme.


0 MONCLER RICHARD QUINN | Prints pushed to the max
Richard Quinn è un massimalista che ama i colori forti e l’opulenza estrosa, prediligendo le linee couture a richiamare l’eleganza degli anni Cinquanta e Sessanta. Quinn ha unito la sua visione alla funzionalità di Moncler dando vita ad un inaspettato mix di capispalla, tute stampate, pumps e stivali imbottiti sopra al ginocchio. “È stato un grande piacere lavorare con il team Moncler per creare una collezione così impattante e disegnare insieme modelli che rispecchiano, in modo autentico, le nostre due identità. Sono onorato di far parte del progetto Moncler Genius”, afferma Quinn.


1 MONCLER PIERPAOLO PICCIOLI | Couture that connects cultures
Pierpaolo Piccioli ha combinato il linguaggio della couture con motivi che richiamano i tessuti africani. La funzionalità di Moncler diviene elemento uniformante e il nylon laqué materiale d’elezione, dando vita a silhouette audaci ricche di ritmici intarsi. “Sono alla ricerca di un equilibrio tra dimensione onirica, sontuosità e profondità di sentimento. Ho coinvolto Liya Kebede, che sostiene attivamente alcuni artigiani africani tramite il suo marchio lemlem, creando qualcosa che fosse coerente con il suo modo di essere, con lo spirito di Moncler e con la mia sensibilità. Fondere la diversità è la mia idea di creatività inclusiva”, afferma Pierpaolo Piccioli. “Non c’è modo migliore per dimostrare come tradizioni radicate nel tempo, e il lavoro degli artigiani che collaborano con lemlem ne è un esempio, possano avere un posto nella moda oggi, come la collaborazione con Pierpaolo e Moncler. È stato per me un onore prendere parte a questo progetto e mettere insieme eredità apparentemente così diverse che, combinate in modo inconsueto, hanno dato vita a creazioni tanto ricche e inedite che ridefiniscono il concetto di bellezza, per ricordare a noi stessi che nella vita non esistono confini”, osserva Liya Kebede.


2 MONCLER 1952 (Donna) | Multiplicity as strength
Veronica Leoni ha reinterpretato i codici Moncler in una stratificazione di materiali e forme che è sorprendente quanto pragmatica. Lane bouclé, rete, tartan, imbottiture sartoriali, pelliccia e maglia si mescolano al nylon in creazioni dal tono deciso, concepite per essere liberamente interpretate da una molteplicità di donne. “Moncler Genius significa approcciarsi alla moda in modo eclettico, trasversale, fluido. Il fine ultimo è creare qualcosa di unico e al tempo stesso perfettamente in sintonia con la poliedricità della filosofia del brand. La qualità del disegno, così come l’autenticità e le competenze tecniche, sono indiscutibilmente parte fondamentale nel dialogo creativo con Remo Ruffini”, dice Veronica Leoni.


2 MONCLER 1952 (Uomo) | The laid back spirit
Sergio Zambon reinterpreta l’heritage di Moncler come icona tangibile e radicata nella cultura giovanile. Zambon unisce lo spirito pop ad una attitude disinvolta mantenendo solide le caratteristiche tecniche del marchio. Il mix di colori tenui e i tocchi laminati creano un equilibrio nuovo. “Fin dalla prima stagione ho voluto ripensare l’eredità di Moncler in relazione alla cultura dei giovani e alla sua concretezza. Concretezza di un’icona reinterpretata e trasformata in quest’ottica, unita alla mia passione per l’arte contemporanea, la musica e i viaggi. In questa stagione, 2 Moncler 1952 propone per la collezione uomo un mood fortemente contemporaneo rivolto a chi ama godere della natura pur abitando nelle grandi città: scalatori cool del XXI secolo”, afferma Sergio Zambon.

2 MONCLER 1952 + VALEXTRA
La collaborazione tra Moncler e Valextra nasce dalla condivisione dei valori dei due brand e da come essi si rapportano con la cultura contemporanea. Valextra è rinomato per i suoi prodotti di pelletteria di lusso senza tempo, ispirati all’architettura e al design e fortemente radicati nella tradizione milanese, unendo bellezza a innovazione e artigianalità. In questa collaborazione il rigore minimale delle borse Valextra viene contaminato con accessori oversize in piuma tono su tono, risultato di una inaspettata unione tra modernità e tradizione.


3 MONCLER GRENOBLE | Limitless technical freedom
Sandro Mandrino è un funzionalista dall’immaginazione estrosa. Per questa stagione ha intavolato un eccentrico dialogo tra mondi apparentemente eterogenei creando una collezione da montagna ispirata ai festival hippie degli anni ‘70. Il risultato è eclettico, brillante e fuori dal coro. “La montagna è il luogo al quale Moncler Grenoble appartiene, la performance è fondamentale. Ho rispettato rigorosamente i canoni della collezione in termini di tessuti e forme, mantenendo la tecnicità dello ski-wear. Allo stesso tempo mi sono mosso nella direzione opposta per quanto riguarda le lavorazioni, optando per tie-dye, frange e patchwork dal sapore artigianale”, osserva Sandro Mandrino.
Per il set up dell’evento Mandrino ha collaborato con l’artista islandese Hrafnhildur Arnardóttir conosciuta come Shoplifter. L’installazione verrà poi esposta, a partire da maggio, alla Biennale di Venezia nel padiglione dell’Islanda.


4 MONCLER SIMONE ROCHA | A uniform for nature
Simone Rocha ha rivisitato le forme romantiche, che rappresentano il suo codice distintivo, e le ha ripensate in relazione al bisogno di proteggersi dagli elementi esterni. Silhouette voluminose ispirate al campeggio, coperte che si trasformano in cappe e capi signature in tessuto sangallo che incontrano i grandi spazi aperti e creano una nuova uniforme per la natura. “È stata un’opportunità straordinaria lavorare con il team Moncler ed esplorare con loro il metodo di fabbricazione del piumino sotto nuovi punti di vista, rimanendo fedele all’estetica di Simone Rocha. Il modo in cui il capo viene realizzato, lavorato e sviluppato è una parte molto importante del mio processo creativo”, dice Simone Rocha.



5 MONCLER CRAIG GREEN | The distortion of volumes
Il dialogo tra i capi di collezione, il corpo e lo spazio è fondamentale per Craig Green che, per questa stagione, ha ideato volumi importanti costituiti da un insieme di moduli leggeri, ripiegabili e richiudibili, creando forme che si restringono e si dilatano. “È emozionante partecipare alla terza edizione di Moncler Genius, proseguire con la nostra collaborazione e continuare a costruire su ciò che abbiamo già creato insieme per sviluppare ulteriormente le nostre idee. Moncler ha un heritage importante ma è aperta al cambiamento. C’è apertura verso il mio approccio sperimentale, senza paura di correre rischi. Questa audacia rende Moncler un partner straordinariamente collaborativo ed è proprio questo aspetto a fare di Moncler Genius un progetto assolutamente unico”, afferma Green.


6 MONCLER 1017 ALYX 9SM | A modern take on function and comfort
Matthew Williams unisce il gusto metropolitano e industriale di 1017 ALYX 9SM, noto per il particolare utilizzo di hardware, signature del brand, con la funzionalità e il comfort di Moncler. Il risultato è una moderna sequenza di capispalla tinti in capo e accessori hi-impact come i sacchi a pelo. “Moncler è sinonimo di capi duraturi e di alta qualità: funzionalità e comfort ne rappresentano il DNA. 1017 ALYX 9SM ha lo stesso obiettivo che si ritrova  in questa collezione concepita attraverso il nostro approccio contemporaneo. Per Moncler Genius ho voluto creare prodotti inediti e sposare fino in fondo l’estetica di 1017 ALYX 9SM con quella di Moncler”, dice Williams.


7 MONCLER FRAGMENT HIROSHI FUJIWARA | The metropolitan crossover
Hiroshi Fujiwara reinterpreta in modo equilibrato riferimenti vintage, militari, urban e tech con l’acuta sensibilità di un agitatore culturale assolutamente unico. Fujiwara trasforma capi e oggetti di uso comune in cult item, collocando scritte a caratteri ben evidenti e misteriosi slogan su pezzi puliti e funzionali. In questa collezione i riferimenti allo stile aviator si mescolano ai codici contemporanei e a elementi cartoon, mentre gli accessori offrono una nuova funzionalità. “Moncler Genius rappresenta l’opportunità di amalgamare identità differenti fino a ottenerne una sola, del tutto originale. Questa collaborazione mi ha permesso di sperimentare soluzioni e materiali che non avevo mai utilizzato. Il risultato è un Hiroshi inedito, ma anche un inedito Moncler”, osserva Fujiwara.


8 MONCLER PALM ANGELS | Art breaking
Francesco Ragazzi è un provocatore. In qualità di designer e comunicatore, sa come suscitare reazioni. Lavorando con grandi volumi, forme audaci e superfici laminate ha concepito silhouette urbane cariche di uno spirito di protesta quasi punk. “Ho iniziato con l’idea di una galleria d’arte vandalizzata. La purezza delle linee e delle forme che in un secondo momento si scontrano con la protesta. Per me Moncler significa la semplicità di un prodotto che prende vita sotto forme diverse. Volevo che quella forma venisse infranta”, dice Ragazzi. Francesco Ragazzi ha collaborato con l’artista Willi Dorner esclusivamente per le immagini esposte all’evento.

MONCLER & POLDO DOG COUTURE
Moncler & Poldo Dog Couture trasferiscono i valori funzionali e protettivi di Moncler nel mondo dell’abbigliamento per cani. La collezione propone il classico gilet in piumino in due misure e in diverse varianti colore in nylon laqué, oltre a una stampa effetto maglia. Poldo è il nostro amico a quattro zampe che ha ispirato il luxury brand di abbigliamento per cani Poldo Dog Couture, lanciato a Milano nel 2016. L’amore per l’amico dell’uomo per antonomasia è il tratto peculiare di una collezione completa, anche di accessori, contraddistinta dalla ricercatezza dei materiali e dall’assoluto comfort.