Antropologo urbano, Sergio Zambon trasforma l’energia dei movimenti giovanili – reali ed immaginari – in creatività. Per questa stagione lo spirito del 2020 si scontra con un’aura pop anni ‘70 e gli stili iconici come il preppy, l’hippie e il punk ispirano l’attitude della collezione: dai pantaloni chino al parka, dal nero metropolitano alle coperte utilizzate come mantelle.
Tutto questo rivisto attraverso il filtro Moncler. Il classico piumino imbottito viene declinato in ogni sua variante – dal nylon laqué al raso pesante, dal velluto a coste imbottito alle stampe – e quindi mixato fino a creare un’offerta composita che riflette le necessità del cliente contemporaneo.
Per acquisire profondità e una sfumatura inaspettata, la collezione è stata concepita come una vera e propria collaborazione con l’intera città di Los Angeles. Grazie al contributo di artisti simbolo del panorama creativo della metropoli, Moncler assorbe in parte lo spirito rilassato della città californiana.
Libertine porta in dote gli strass e lo sfarzo che si ritrovano su camicie e gilet, mentre UNDEFEATED mette la firma sulle proposte in nylon nero rivisitate in chiave punk; Balt Getty ha elaborato vivaci fantasie street art, mentre i gioielli di metallo in stile industriale indossati sui piumini sono opera di AD.III.
La palette cromatica è una combinazione di smeraldo, verde e blu di Prussia, toni ruggine anni ‘70 e nero, illuminati da tocchi vivaci di rosa mischiato all’arancione. Gli accessori sottolineano il mix antropologico di stili e decenni, alternando sneaker piatte anni ‘70, stivali, stivali a punta anni ‘80, cappelli in pelliccia e pratici porta-piumini.
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