Tailoring preciso e ricerca di leggerezza: la collezione Salvatore Ferragamo p/e 14 nasce da una spinta duale, che concilia in una idea di purezza sinuosa, di sensualità immateriale.
L’essenzialità della linea e la perfezione della costruzione si diluiscono nella ricerca del volume; i dettagli si moltiplicano creando equilibri in divenire. Il risultato è una contrapposizione grafica di rette e curve, pieni e vuoti, compattezze e trasparenze.
Le linee sono pulite: giacche e pantaloni esatti; capospalla generosi e rotondi che cinture e bustini accostano alla figura; blazer abbreviati e piccoli blouson volumetrici che portano l’attenzione sul punto vita, scoprendolo. La silhouette è aerea e sensuale: lacci da guepiere percorrono lo spencer sulla schiena, segnano la field jacket; fasce cingono la vita; il dorso di un ampio trench si smaterializza.
L'atelier diventa un laboratorio nel quale si testano incroci di severità e seduzione: la brassiere, epurata, si innesta su top e camicie; tasconi pragmatici sono applicati sui pantaloni.
La dualità rigore/leggerezza, carattere della donna Ferragamo, diventa liquida negli abiti che si aprono in godet, plissè, drappeggi lineari. La maglieria è impalpabile e seducente: pone al centro il corpo, lo esalta, lo sottolinea. I top dalle consistenze trasparenti si accostano al busto, rivelandolo, oppure scoprono il bacino. Le materie sono ferme, prive di peso: lane asciutte, cotoni dai finissaggi innovativi.
Filati sottili di seta fanno da contrappunto.
La palette è neutra, con rotture brillanti: toni di beige, burro, sabbia, note di carne, rosa peonia, verde ortica.
La palette è neutra, con rotture brillanti: toni di beige, burro, sabbia, note di carne, rosa peonia, verde ortica.
Gli accessori sono segno: scultoreo e sorprendente. La materia, preziosa, diventa iperbolica nella ricerca dell’effetto 3D: il pitone dipinto a mano brulica di piccole borchie e occhielli che creano degradè tattili. Forme squadrate e tacchi sinuosi caratterizzano le scarpe; i giochi di pieni e di vuoti rivelano e ingabbiano: punte aperte, fasce, larghi cinturini chiusi da fibbie alla caviglia.
Le borse hanno un disegno netto; dettagli di metallo ne sottolineano il profilo o diventano ingranaggi meccanici che permettono di estendere le tracolle.
Anche i bijou si appropriano dei codici dell’utilità: flessibili, cavi, spine hi-tech sono riconfigurati come decori per il corpo.
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