venerdì 27 aprile 2012

Benedetta Barzini


Figlia di Luigi Barzini junior, celebre inviato del Corriere della Sera, e di Giannalisa Feltrinelli. Top model, cover girl, debutta come modella nel 1963 a Roma per Vogue America e fu fotografata da Leonbruno/Body con indosso una collana di Buccellati. A scoprirla fu Consuelo Crespi, allora redattrice di moda, che la nota per strada, senza sapere che era figlia di amici di famiglia. Aveva 20 anni. Dopo quella foto, Diana Vreeland, direttore di Vogue, le manda un telegramma in cui la invitava ad andare a New York per lavorare con Irving Penn. Avrebbe dovuto restare 10 giorni. Vi rimase 5 anni.
Diana Vreeland e Benedetta Barzini

Cinque anni in cui, davanti all'obiettivo di Bert Stern, Sokolowsky, Richard Avedon, con il suo volto segnato, antico, divenne la sofisticata interprete di quel look esotico-mediterraneo che tanto piaceva agli americani (divenne top model di tutti i massimi fashion-brand dell'epoca). Tornata in Italia, fu una delle modelle preferite di Ugo Mulas. Durante l'esperienza americana ebbe rapporti di amicizia con Salvador Dalí e Andy Warhol. Molto attiva nel movimento femminista dagli anni 70. Attualmente è ancora modella "evergreen" (richiesta da Armani, Gattinoni, ecc) e giornalista.

Si occupa di moda e di temi sociali su varie riviste del settore. Docente presso atenei universitari (cura un corso di Storia dell'abito presso la Scuola progettisti di moda della Facoltà di Lettere dell'Università di Urbino).













 




1 commento:

  1. E pensare che quando è in aula critica il mondo delle sfilate e della moda come se lei non ne facesse parte...

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