Nominato capo dell'FBI dal Presidente Calvin Coolidge, J. Edgar Hoover è
un giovane uomo ambizioso nell'America proibizionista. Figlio di un
padre debole e di una madre autoritaria, Edgar è ossessionato dalla
sicurezza del Paese e dai criminali che la minacciano a suon di bombe e
volantini. Avviata una lotta senza esclusione di colpi contro
bolscevichi, radicali, gangster e delinquenti di ogni risma, il
direttore federale attraversa la storia americana costruendosi una
reputazione irreprensibile e inattaccabile. A farne le spese sono i suoi
nemici, reali o supposti, tutti ugualmente ricattabili dai dossier
confidenziali raccolti, archiviati e custoditi da Helen Gandy, fedele
segretaria che rifiutò il suo corteggiamento e ne sposò la causa.
Quarantotto anni di ‘azioni' (il)legali, otto presidenti e un sentimento
dissimulato dopo, quello per il collaboratore Clyde Tolson, Edgar
detterà la sua biografia e le sue imprese: la rivoluzione investigativa,
la consolidazione del Bureau, la ‘deportazione' dei comunisti, la
cattura di John Dillinger e George Kelly, le indagini lecite sui
rapitori di Baby Lindbergh e quelle illecite sulle Pantere Nere o sul
Movimento per i Diritti Civili di Martin Luther King. Una vita romanzata
e smascherata al tramonto dalla coscienza di Tolson e dall'incoscienza
del peggiore dei presidenti. Clint Eastwood gira in costume una vicenda politica 'contemporanea'.
Dentro una biografia emotivamente riservata e reticente, dietro una
relazione a proprio agio negli interni, dove l'imbarazzo e la crescente
attrazione divengono palpabili, dove un fazzoletto si fa vettore emotivo
e fisico di una passione interiore e commovente. (www.mymovies.it)
Assolutamente da non perdere!
Nessun commento:
Posta un commento