Pierpaolo Piccioli unisce i codici, i colori e le silhouettes dell’alta moda ai motivi ispirati ai tessuti africani nati dalla collaborazione con la modella Liya Kebede, che con il suo brand Lemlem sostiene attivamente l’artigianato locale.
Il risultato è una collezione eterogenea composta da abiti da sera, micro giacche con cappuccio e mantelle dalle linee scolpite che fasciano poeticamente il corpo. Le creazioni trasmettono subito il senso di sartorialità che solo la Haute Couture riesce a evocare. L’effetto finale è tanto affascinante quanto stravagante.
Ciò che rende la collezione nuova e inaspettata è il doppio incontro tra le silhouettes dell’alta moda e la funzionalità di Moncler, che si manifesta nella scelta del nylon laqué come unico tessuto, e quello con i tessuti africani qui riprodotti per l’appunto in nylon.
L’unione funziona perché tra differenze e contrasti è fedele alla sensibilità di Pierpaolo Piccioli ma anche alla filosofia di Liya Kebede e al DNA di Moncler. È una concezione multiculturale dell’inclusione, che amplifica l’idea di Moncler di avvicinare la visione degli stilisti a un pubblico trasversale.
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