Lost & Found on THE QUEEN STORE
Il lavoro di Ria Dunn è a risposta concreta
all'omologazione e alla logica spersonalizzante dell'era moderna,
attraverso collezioni leggere e impalpabili,
interamente realizzate in Italia, da mani sapienti
ed esperte che portano alla luce forme antiche, tessiture e
tecniche sartoriali di altissima qualità , sensazioni
stilistiche trattenute nelle trame di capi unici, che si perdono e
ritrovano nel ciclo della vita.
La riservata e gentile stilista canadese
lavora, insieme al suo compagno Alessandro Esteri,
all'interno di un antico casale toscano, situato
nel Parco Nazionale del Casentino, concentrando
dettaglio e sperimentazione in una linea
caratterizzata da volumi essenziali e materiali che traducono
l'incontro fra tradizione e contemporaneità. L'evoluzione del
progetto ha portato verso un prodotto dalla forte identità, che
rilegge le regole dell'industrializzazione senza
compromesso alcuno, per la democratizzazione di un
lusso tutto italiano. I passaggi fondamentali? La ricerca,
i finissaggi, i trattamenti e l'uso di materiali ormai
scomparsi dall'alto di gamma, elaborati da Ria in una
prospettiva moderna del capo che, sopratutto, deve essere ben
fatto.
"Con Lost & Found
cerco di riportare emozioni negli abiti,
utilizzando fibre tradizionali nella loro forma pura, combinandole
a materiali più raffinati. C'è un senso di
profondità , che ricorda tecniche e culture ormai
dimenticate. Per me è importante rimanere connessi al
passato; in una società 'usa e getta' come la nostra,
credo che il vero valore risieda nel poter indossare qualcosa di
moderno che comunque ci ricordi da dove veniamo", rivela Ria.
Tutto ha un senso, tutto ha un ciclo, quello della
vita, che si perde e si ritrova tra le pieghe dei nostri
abiti, tra le emozioni più reali e intense del tempo, che passa
senza dimenticare mai nulla.(vogue.it)
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