venerdì 3 maggio 2013

Lost & Found Uomo




Lost & Found on THE QUEEN STORE

Il lavoro di Ria Dunn è a risposta concreta all'omologazione e alla logica spersonalizzante dell'era moderna, attraverso collezioni leggere e impalpabili, interamente realizzate in Italia, da mani sapienti ed esperte che portano alla luce forme antiche, tessiture e tecniche sartoriali di altissima qualità , sensazioni stilistiche trattenute nelle trame di capi unici, che si perdono e ritrovano nel ciclo della vita.
La riservata e gentile stilista canadese lavora, insieme al suo compagno Alessandro Esteri, all'interno di un antico casale toscano, situato nel Parco Nazionale del Casentino, concentrando dettaglio e sperimentazione in una linea caratterizzata da volumi essenziali e materiali che traducono l'incontro fra tradizione e contemporaneità. L'evoluzione del progetto ha portato verso un prodotto dalla forte identità, che rilegge le regole dell'industrializzazione senza compromesso alcuno, per la democratizzazione di un lusso tutto italiano. I passaggi fondamentali? La ricerca, i finissaggi, i trattamenti e l'uso di materiali ormai scomparsi dall'alto di gamma, elaborati da Ria in una prospettiva moderna del capo che, sopratutto, deve essere ben fatto.
"Con Lost & Found cerco di riportare emozioni negli abiti, utilizzando fibre tradizionali nella loro forma pura, combinandole a materiali più raffinati. C'è un senso di profondità , che ricorda tecniche e culture ormai dimenticate. Per me è importante rimanere connessi al passato; in una società 'usa e getta' come la nostra, credo che il vero valore risieda nel poter indossare qualcosa di moderno che comunque ci ricordi da dove veniamo", rivela Ria.
Tutto ha un senso, tutto ha un ciclo, quello della vita, che si perde e si ritrova tra le pieghe dei nostri abiti, tra le emozioni più reali e intense del tempo, che passa senza dimenticare mai nulla.(vogue.it)

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