Sabato 9 Maggio la Fondazione Prada apre la nuova sede Milanese in Largo Isarco nella zona sud della città. La nuova sede si caratterizza per un’articolata configurazione architettonica che combina sette edifici preesistenti a tre nuove costruzioni: Podium, Cinema e Torre ed è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni Dieci del Novecento.
Le mostre ‘Serial Classic’ (9 maggio – 24 agosto 2015) , a Milano, e ‘Portable Classic’ (9 maggio – 13 settembre 2015), a Venezia, uniscono idealmente le due sedi della Fondazione nel corso dell’estate 2015. I progetti espositivi, il cui allestimento è ideato da OMA, analizzano rispettivamente i temi della serialità e della copia nell’arte classica e della riproduzione in piccola scala della statuaria greco-romana dal Rinascimento al Neoclassicismo.
Negli spazi di Milano sono presentati tre diversi progetti espositivi che utilizzano la Collezione Prada come strumento d’indagine e ricerca: ‘An Introduction’ (9 maggio 2015 – 10 gennaio 2016), mostra nata da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant, ‘In Part’ (9 maggio-31 ottobre 2015), a cura di Nicholas Cullinan, ‘Trittico’ una strategia espositiva dinamica concepita dal Thought Council (Shumon Basar, Nicholas Cullinan, Cédric Libert).
Il cinema ospita un progetto dal titolo ‘Roman Polanski: My Inspirations’. Nel documentario concepito da Roman Polanski per la Fondazione Prada e diretto da Laurent Bouzereau, si ripercorrono le fonti d’ispirazione della sua opera cinematografica. Uno spazio sotterraneo del cinema accoglie l’installazione permanente di Thomas Demand ‘Processo grottesco’ (2006-2007), presentata per la prima volta nel 2007 a Venezia. Gli spazi raccolti della Haunted House, un edificio di quattro piani al centro del complesso, accolgono un’installazione permanente concepita da Robert Gober e due lavori di Louise Bourgeois.
Da maggio 2015, in concomitanza con l’apertura della nuova sede di Milano, prendono il via anche le attività educative dell’Accademia dei bambini, un progetto a cura di Giannetta Ottilia Latis. L’ideazione dello spazio è stata sviluppata in collaborazione con 18 studenti dell’École nationale supérieure d’architecture de Versailles, sotto la direzione di Cédric Libert ed Elias Guenoun.
Infine, il Bar Luce, ideato dal regista americano Wes Anderson e situato nell’edificio d’entrata della nuova sede, ricrea l’atmosfera di uno storico caffè milanese. La decorazione del soffitto e delle pareti riproduce in miniatura uno dei simboli della città, la Galleria Vittorio Emanuele, mentre gli arredi interni in formica, le sedute e il pavimento in terrazzo rendono omaggio al cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.
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