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mercoledì 11 settembre 2019

Vanity Fair Italia: Renato Zero si racconta in esclusiva


«VIVA LA FOLLIA, ABBASSO LA SOLITUDINE»:
RENATO ZERO SI RACCONTA IN ESCLUSIVA A VANITY FAIR
CON UN’AUTOINTERVISTA, UN’«AUTOCOPERTINA» E UNA VIDEOPREGHIERA

La follia ti ha aiutato o ti ha creato ancora più distacco dalle soluzioni?
«È essenzialmente un’alleata. Un paio d’ali di scorta quando ti senti compresso. È un modo alternativo di far lavorare la mente. Può essere persino una forma d’arte. La follia non è semplicemente una via di fuga. Anzi, è un modo paraculo di fottere gli scettici e certi intellettuali convinti che la “materia” sia solo grigia».
La risposta è di Renato Zero, la domanda anche. Alla vigilia dell’uscita il 4 ottobre del suo trentesimo disco Zero il folle, e di un tour (già 13 date sold out) che partirà da Roma il 1° novembre e finirà a Bari il 26 gennaio, l’artista si racconta in esclusiva a Vanity Fair con un’inedita triplice formula: un’immagine di copertina da lui stesso artisticamente rielaborata (in edicola da mercoledì 11 settembre), una molto misteriosa preghiera recitata in video tra le bellezze della sua Roma e un’intervista scritta appunto nei doppi panni di «domandiere» (sua definizione) e «risponditore». Uno dei tanti temi affrontati è quello presente nel titolo dell’album: la follia. Un altro che gli sta particolarmente a cuore è la solitudine, in questi tempi di rapporti personali rarefatti. Non a caso si intitola Mai più soli il primo singolo del disco, già disponibile in radio e nei digital store.
«Sempre disponibile al dialogo. Meno incline ai selfie (si scrive così?)», si autodefinisce Zero. «Tanto amo il “contatto umano” che, se non avessi scelto la musica, avrei piazzato un bel banco alimentare al mercato. (...) Sto poco a casa. Ce n’è un po’ per tutti: sorrisi, carezze. Qualche autografo. Ma soprattutto chiacchiere. Si parla così poco di questi tempi, che io sono un po’ preoccupato. Ma non è che ci abitueremo a questo silenzio? Già: – Ti amo – è una faccetta che sputa cuoricini. Figuriamo un po’ in una intera vita insieme quante faccine dovremo spendere per essere credibili e creduti». La sola cosa che gli fa paura, spiega a Vanity Fair, è «il tempo sprecato o utilizzato male. L’incomprensione che ritarda un abbraccio, un armistizio, la pace. Io ho sofferto molto per la mia solitudine». E il suo obiettivo è andarsene «facendo in modo di non lasciare tracce di solitudine negli occhi di chi resta».


«Eravamo un gruppazzo di esclusi», racconta dei suoi esordi nel mondo dello spettacolo. «Di provenienze diverse. Ma tutti con due domicili stabili: il Piper club e i Commissariati. Colpa ovviamente della drastica scelta che avevamo operato. Io più di tutti, ovviamente. Quella trasformazione mi permise così di uscire dal bozzolo delle convenzioni e dell’ovvietà, per sferrare un colpo deciso a tutte le morali e al falso perbenismo. (...) Anche la stampa ci attaccava. Appena accadeva qualcosa di particolare, erano già pronte le didascalie: Generazione degenere! Nullafacenti e parassiti! Depravati e tossici!». Eppure lui da certe brutte abitudini, spiega nell’autointervista, è stato alla larga: «Più vado avanti e più gioisco nel non essermi perso dietro acidi, polveri, pasticche, e altri parassiti. Qualcuno li chiamò paradisi. Amplificatori della genialità. Delle facoltà sensitive e creative. Uno stato di beatitudine perenne. Finché non persi tanti di quegli amici… ».
Ultimo quesito del «domandiere»: che cosa c’è da dimostrare ancora? «I miei anni. Con orgoglio e soddisfazione. È proprio con questa ricchezza di esperienze che il gioco si fa interessante. (...) Oggi ancora scrivo e mi appassiono. Canto, e la voce tiene le note e si presenta ancora integra e genuina. Alla faccia delle piramidi, dei mausolei, del travertino... anche Zero resiste all’usura!».
«Che vengano tolti definitivamente dalla circolazione nomignoli, appellativi, addebiti di qualsiasi forma, colore o genere»: è l’inizio del video intitolato La mia preghiera, girato in esclusiva per Vanity Fair tra i monumenti di Roma da un Renato Zero in misterioso travestimento, e online da oggi, martedì 8, sul sito VanityFair.it e sui profili social del magazine». Tra le altre invocazioni: «Che il mare torni ad essere navigabile da tutti, e non solo da coloro che tale diritto lo misurano in termini di stazza. (...) Che il mondo non si addormenti proprio adesso, e che la Natura non sia troppo brusca nel tentativo di risvegliarlo. E che io riesca a rimanere io per molto altro tempo ancora, e che il cielo vi aiuti nel difficile compito di sopportarmi».
Il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti spiega nell’editoriale di questo numero, «praticamente un’opera d’arte che il grande cantante ci ha regalato», che l’idea è nata da una cena insieme, insieme al racconto di un episodio che ne illustra il senso. Fine anni Settanta, la Fiat Cinquecento su cui viaggiano Mia Martini, Loredana Bertè e Renato Zero viene affiancata da un’autovettura con due omoni, che abbassano il finestrino e rivolgono commenti volgari a Loredana. Lei dice: scendete se ne avete il coraggio. I due energumeni raccolgono la sfida, e lei: mo’ chiamo mio fratello, Renatooo!!! Zero scende, in parrucca nera, boa di struzzo e tacchi a spillo. Quelli lo fissano, risalgono in macchina e spariscono. «Vi auguro e mi auguro con tutto il cuore», scrive il direttore, «che ci capiti la possibilità di essere folli come è stato lui quella notte e scendere senza paura a sfidare odio, conformisti, moralismi e ovvietà. Soltanto così, come dice Renato, quando andrete via, non lascerete tracce di solitudine negli occhi di chi resta».

giovedì 22 novembre 2018

Vanity Fair Stories

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Si avvicina Vanity Fair Stories, il primo grande evento organizzato da Vanity Fair Italia e patrocinato dal Comune di Milano. L’appuntamento è a Milano il 24 e 25 novembre all’Anteo Palazzo del Cinema in via Milazzo 9 per una due giorni aperta ai propri lettori ricca di ospiti nazionali e internazionali, di proiezioni e di prime visioni.
Vanity Fair Italia continua a essere per il nostro paese - nella sua versione cartacea e nelle sue piattaforme digitali dai numeri record - il luogo dove si raccontano storie di vita di uomini e donne straordinari. I suoi valori e la sua qualità lo hanno reso un’eccellenza nel panorama internazionale, un’eccellenza che adesso prenderà la forma di un grande evento aperto al pubblico.
Vanity Fair Stories combina la vocazione al racconto che è anima del brand e la sua attenzione per i nuovi linguaggi che lo storytelling continuamente abbraccia: Stories infatti prende proprio ispirazione dal format di Instagram che ha riscosso un incredibile successo negli ultimi tempi. Sul palco del VFS si alterneranno cantanti, attori, registi, sceneggiatori, scrittori nazionali e internazionali che si racconteranno e racconteranno con la propria voce storie personali ed eccezionali.
Tanti gli ospiti presenti: l’attore Alessandro Borghi, l’attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi, lo scrittore Peter Cameron, l’attrice Cristiana Capotondi, il regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, l’attore e il regista Marco D’Amore, il rapper Fedez, lo showman Rosario Fiorello, il regista, sceneggiatore e scrittore Paolo Genovese, l’attore Marco Giallini, il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Terry Gilliam, la regista e attrice Valeria Golino, il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Luca Guadagnino, l’attrice Miriam Leone, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, l’attrice Alba Rohrwacher, il regista e attore Kim Rossi Stuart, il regista Stefano Sollima, lo scrittore e regista premio Oscar Paolo Sorrentino, gli youtuber The Jackal, la regista e sceneggiatrice Maria Sole Tognazzi, il regista, attore e sceneggiatore Carlo Verdone, lo sceneggiatore e regista Giovanni Veronesi, il conduttore, scrittore e sceneggiatore Fabio Volo.
A cui si aggiungono anche l’attrice Euridice Axen, la giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice Daria Bignardi, la top model Maria Carla Boscono, l’attore Fortunato Cerlino, la comica, conduttrice televisiva e attrice Geppi Cucciari, l’attrice Matilda De Angelis, l’ Amministratore Delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco, l’ex calciatore Alessandro Del Piero, lo youtuber Favij, l’attrice Isabella Ferrari, l’attrice e conduttrice televisiva Chiara Francini, il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Massimo Gramellini, l’amministratore delegato di Medusa Film Giampaolo Letta, l’executive vp area programming di Sky Nicola Maccanico, gli youtubers Matt & Bise, la talent agent Moira Mazzantini, l’ attore, regista e sceneggiatore Rocco Papaleo, l’ex calciatore Andrea Pirlo, l’attore Alessandro Roja, l’attrice Greta Scarano, l’attrice Sara Serraiocco, l’autrice Ester Viola.
Tanto anche lo spazio dedicato alla musica grazie alla presenza di artisti che scandiranno con il loro talk il palinsesto degli incontri: Malika Ayane, Dark Polo Gang, Fedez, Levante, Motta, la star internazionale Mika…con una prestigiosa apertura musicale sabato 24 mattina alle ore 10:00 con Elisa.
La sera del 24 novembre si terrà un evento nell’evento: Vanity Fair Stories – The Awards. presentati da Alessandro Cattelan. Durante la serata, in diretta streaming sul profilo Facebook e sul sito di Vanity Fair, saranno premiati grandi artisti del mondo del cinema, della moda, della musica e della televisione, tra cui il regista e sceneggiatore Paolo Sorrentino.
Vanity Fair Stories si concluderà con una grande serata musicale in acustico domenica 25 Novembre dalle ore 21:00 con una lineup di assoluto prestigio: Carl Brave reduce dal successo estivo della hit “Fotografia”, Luca Carboni che dopo l’uscita del nuovo album Sputnik ha appena concluso, con grande successo, la prima parte di live nei club, Tommaso Paradiso dopo il nuovo album e nel pieno del tour Love con i Thegiornalisti che sta segnando soldout in tutta Italia, e a chiudere l’evento la straordinaria partecipazione dei Negramaro per la prima volta su un palco, dopo alcuni mesi di assenza in cui la band si è stretta attorno a Lele Spedicato, e pronti a ripartire in tour nei più importanti palasport italiani dal 14 febbraio.
Tre sale dedicate: una agli incontri, una alle proiezioni e una ai workshop.
Sabato 24 e domenica 25 novembre dalle 10:00 alle 24:00.
Approfondimenti, notizie, aggiornamenti e programma su http://vanitystories.vanityfair.it/ sulla pagina evento di Facebook https://www.facebook.com/events/1925673001062956/ e sul profilo Instagram di Vanity Fair Italia.