lunedì 1 ottobre 2018

ARTICA ARBOX S/S 2019 LAUNCH PRESENTATION. GUESTS AND ATMOSPHERE PICTURES

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Ha debuttato artica arbox, brand unico e innovativo che prende spunto dall'interazione tra design, arte, moda, musica e cultura moderna. La visione di artica arbox, marchio fondato da Irene Roth e guidato dall'amministratore delegato Cristiano Minchio, consiste nella declinazione di un guardaroba unisex contemporaneo per un pubblico amante del lusso che considera imprescindibile la libertà di espressione. artica arbox vuole reinterpretare la silhouette classica adattandola al cliente più eclettico, proponendone nuove versioni con tessuti meravigliosi. Il brand rappresenta una nuova individualità, libera dai vincoli e dai codici del "vecchio lusso". Il goal consiste nell'infondere creatività alla più moderna delle espressioni personali, attraverso combinazioni di idee estetiche apparentemente opposte. Sono proprio i dialoghi emozionali visivi creati da questi contrasti a rendere artica arbox una proposta luxury assolutamente unica, che completa con naturalezza il guardaroba quotidiano più espressivo.

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"Concettualmente, artica arbox è un progetto molto personale, ma non ho mai voluto che il marchio parlasse solo di me", spiega Irene Roth. "Sono cresciuta a Los Angeles, una città in cui l'identificazione personale è sempre stata fondamentale. Amo la moda e tutto ciò che può rappresentare, ma a un certo punto ho scoperto che non riuscivo a identificarmi con molti marchi attuali. Ero sempre alla ricerca di quell'inafferrabile via di mezzo tra disinvolto e sexy, grintoso e sensuale, classico ed eccentrico; desideravo inoltre abiti di design offerti a un prezzo accessibile e inclusivo".

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artica arbox deve il suo nome agli appellativi che i figli di Irene si scambiavano da piccoli, quando giocavano a essere dei supereroi, e per molti versi rappresenta la raison d'etre del marchio: permettere alla gente di giocare con la propria identità. Le sovrapposizioni di lusso, di silhouette maschili e femminilità sensuale, di classici senza tempo e reinterpretazioni assolutamente moderne producono messaggi molto individuali. "Voglio che chi indossa i miei vestiti li faccia suoi. Il mio intento non è spingere i clienti ad acquistare ciò che rappresento io, la mia immagine", afferma Roth. "Io voglio davvero che la gente senta di possedere gli abiti, che senta di poter creare un look assolutamente unico da un giorno all'altro".

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La prima collezione, che sarà lanciata a Parigi durante la FW, è caratterizzata da una tavolozza di colori audaci e luminosi con una marcata prevalenza di fucsia, giallo e blu. L'estetica, disinvolta e sexy al tempo stesso, trova la sua massima espressione in capi come i pantaloncini da basket trasparenti, la felpa con cappuccio in spugna che si può stringere in vita, il bomber a due strati e il maxi vestito di nylon.

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"L'idea di fondo è partire da due idee opposte e trovare modi per armonizzarle."

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A proposito di Irene Roth
Avendo lavorato in pubblicità e marketing nel settore del cinema da quando aveva 20 anni, Irene Roth era diventata un'esperta di brand building e fidelizzazione dell'audience; sentiva tuttavia una forte attrazione per la moda, e in particolare per gli aspetti più imprenditoriali del business. Ossessionata dal processo creativo, ha capito a un certo punto di voler sviluppare creazioni per sé piuttosto che lavorare per conto di uno studio cinematografico.

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Quando la street culture e la sottocultura giovanile hanno iniziato ad amalgamarsi con il mondo della moda e del lusso, ha visto l'opportunità di unire il meglio dei due mondi in una proposta a un prezzo accessibile. Fondendo l'energia della street culture alla cultura della moda ha così ottenuto una rappresentazione davvero contemporanea dello stile. Dopo cinque anni passati a lavorare in silenzio alla creazione del suo marchio è avvenuto il fortunato incontro con l'ex amministratore delegato di Yeezy Cristiano Minchio. Le molte sinergie fra i due hanno portato alla realizzazione finale di artica arbox.

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A proposito di Cristiano Minchio
Dopo aver studiato storia della filosofia all'Università Ca 'Foscari di Venezia, Cristiano Minchio ha iniziato la sua carriera all'Unesco dove ha lavorato per l'Ufficio Politiche Internazionali a Venezia e Parigi. Nel 2000, Minchio si è trasferito negli Stati Uniti dove ha fondato Scatola, una società di distribuzione di prêt-à-porter per diversi marchi globali di lusso tra cui Vivienne Westwood, con uffici a New York e Los Angeles. Alla fine del 2007, Minchio è diventato amministratore delegato di Vivienne Westwood America, avviando la distribuzione, l'ufficio legale, l'amministrazione, le vendite e il settore immobiliare per il marchio britannico. Minchio ha seguito le trattative per l'acquisto e l'apertura di flagship store, showroom e uffici a Los Angeles, New York e anche alle Hawaii, costruendo da zero le operazioni necessarie per trasformare il brand in un business globale su larga scala.

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Nel 2016 ha incontrato Kanye West, e dopo 17 anni di lavoro per Vivienne Westwood ha deciso di accettare la posizione di amministratore delegato di Yeezy, supervisionando tutti gli aspetti del business. Verso la fine di questa esperienza con Yeezy, Minchio ha avvertito un forte desiderio di tornare in Europa, nell'epicentro della moda. Il fortunato incontro con Irene Roth ha subito reso evidente che la visione creativa e imprenditoriale di artica arbox rappresentava per lui il perfetto passo successivo, offrendogli l'opportunità di costruire il marchio da zero e utilizzare la sua vasta rete di contatti ed esperienza per lanciarlo con una forte impronta aziendale.

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A proposito di artica arbox
La visione di artica arbox, marchio fondato da Irene Roth e guidato dall'amministratore delegato Cristiano Minchio, consiste nella declinazione di un guardaroba unisex contemporaneo per un pubblico amante del lusso che considera imprescindibile la libertà di espressione. artica arbox vuole reinventare la silhouette classica adattandola al cliente più eclettico, proponendone nuove versioni con tessuti meravigliosi. Il brand rappresenta una nuova individualità, libera dai vincoli e dai codici del "vecchio lusso". Il goal consiste nell'infondere creatività alla più moderna delle espressioni personali, attraverso combinazioni di idee estetiche apparentemente opposte. Sono proprio i dialoghi emozionali visivi creati da questi contrasti a rendere artica arbox una proposta luxury assolutamente unica, che completa con naturalezza il guardaroba quotidiano più espressivo.

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"Concettualmente, artica arbox è un progetto molto personale, ma non ho mai voluto che il marchio parlasse solo di me", spiega Irene Roth. "Sono cresciuta a Los Angeles, una città in cui l'identificazione personale è sempre stata fondamentale. Amo la moda e tutto ciò che può rappresentare, ma a certo un punto ho scoperto che non riuscivo a identificarmi con molti marchi attuali. Ero sempre alla ricerca di quell'inafferrabile via di mezzo tra disinvolto e sexy, grintoso e sensuale, classico ed eccentrico; desideravo inoltre abiti di design offerti a un prezzo accessibile e inclusivo".

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artica arbox deve il suo nome agli appellativi che i figli di Irene si scambiavano da piccoli, quando giocavano a essere dei supereroi, e per molti versi rappresenta la raison d'etre del marchio: permettere alla gente di giocare con la propria identità. Le sovrapposizioni di lusso, di silhouette maschili e femminilità sensuale, di classici senza tempo e reinterpretazioni assolutamente moderne producono messaggi molto individuali. "Voglio che chi indossa i miei vestiti li faccia suoi. Il mio intento non è spingere i clienti ad acquistare ciò che rappresento io, la mia immagine", afferma Roth. "Io voglio davvero che la gente senta di possedere gli abiti, che senta di poter creare un look assolutamente unico da un giorno all'altro".

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