sabato 30 marzo 2019

PINKO SPACE PROGRAM SPRING SUMMER 2019


1969-2019: il 20 luglio di quest’anno ricorre il 50esimo anniversario del primo passo mosso dall’uomo sulla Luna. PINKO non rinuncia a cavalcare l’onda dei festeggiamenti e fa proprio il tema Space attraverso una capsule collection per la Spring Summer 2019.


Lo Space Program rivela il DNA PINKO attraverso un’eroina che rappresenta a tutti gli effetti e in maniera ironica la donna PINKO per eccellenza. Una donna che tutti i giorni è eroica in quello che fa, che si divide fra lavoro, famiglia e i suoi mille impegni senza mai rinunciare all’aspetto estetico. L’eroina moderna sa mettere in luce e in risalto tutta la propria femminilità anche in un contesto surreale, come quello dello Space Program.


L’eroina PINKO è la protagonista della capsule collection, ritratta come un’energica intergalactic-explorer dai tratti vagamente vintage ispirati alla Space Age attraverso le illustrazioni di Lawrence Sterne Stevence e MC Wolfman, mentre le stampe piazzate che la accompagnano ricordano galassie e pianeti lontani e sono realizzate ad hoc per rendere al massimo su ogni singolo capo. I bagliori iridescenti del tessuto laminato contraddistinguono l’uniforme della donna PINKO, che quest’anno è decisamente pronta per sbarcare sulla Luna.


La capsule collection Space Program Spring Summer 2019 è composta da un abito in due varianti, una minigonna in tre varianti, una felpa oversize, una felpa cropped con cappuccio, una felpa dalle linee femminili, una t-shirt in tre varianti, un giubbino laminato e gli shorts abbinati. Da oggi disponibile nei negozi PINKO e online su pinko.com.
L’avventura dell’eroina PINKO inizia ora, ma non finisce qui: to be continued…



venerdì 29 marzo 2019

BLAZÉ MILANO: SUNSHINE BLAZER


BLAZÉ MILANO propone capi caratterizzati da un’eleganza sofisticata con tocchi esuberanti ed eccentrici. Il nuovo SUNSHINE BLAZER, una giacca lunga disegnata per essere indossata come un mini dress.


Il LET’S FLY NAVY è realizzato in una preziosa seta martellata ed è arricchito da frange di perline, il suo blu notte è perfetto per una serata speciale.


Il WHITE HEATER in cotone e seta è un vero e proprio passe-partout, le silhouette razionali e lineari del brand vibrano di un nuovo ecletticismo femminile.


Il SUNSHINE BLAZER viene realizzato in vari materiali e tonalità di colori.



giovedì 28 marzo 2019

La principessa Charlène di Monaco indossa Akris


La principessa Charlène ha indossato una giacca e un abito in lana double-face di Akris in occasione della visita ufficiale del presidente cinese Xi Jinping a Monaco.

PINKO TREEDOM – Fase 2 / Stella Jean


PINKO è un'azienda basata su valori etici, da sempre attenta ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale e sociale. L’ambiente e le persone sono un tema cruciale, sia dentro che fuori dall’Azienda.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, PINKO è determinata a far sentire la propria voce: l’umanità e la salute del pianeta si trovano a un punto di non ritorno, in cui è necessario agire. Sia per tutelare l’ambiente, anche per le generazioni future, sia per tutelare l’individuo.


L’industria della moda può fare molto in questo senso perché il suo potere comunicativo può portare messaggi positivi a tutti i livelli della società. In un’epoca in cui le esperienze sono più importanti degli oggetti è necessario essere portatori di valori, comunicando un mondo che non è fatto solo di prodotto ma di emozioni e messaggi che coinvolgano le persone in ogni sfera della loro vita.


La sostenibilità è un lungo percorso in cui procedere attraverso piccoli passi concreti. Un contributo concreto passa anche attraverso la sensibilizzazione del pubblico rispetto alle tematiche della social responsibility , affinché le persone si impegnino a rendere esplicito il proprio impegno sociale.

Il Progetto Treedom
Nel 2018 PINKO ha avviato una collaborazione a lungo termine con Treedom , l'unica piattaforma al mondo che permette di piantare un albero con un semplice click e seguirne la storia nel tempo.
La partnership con Treedom sta dando vita in Kenya alla Pinko Forest , circa 10.000 alberi da frutto, tra cui: manghi, banani, macadamie, ciliegi africani e avocadi. L'iniziativa ha un forte impatto ambientale e sociale. Una grande risorsa verde che verrà affidata alle popolazioni del luogo affinché la proteggano, la coltivino e ne traggano cibo destinato alla propria comunità.
Un’iniziativa speciale che crea un circolo virtuoso dagli effetti doppiamente positivi e che va ben oltre il concetto di Riforestazione Globale, obiettivo numero 15 del programma dei “Sustainable Development Goals 2015- 2030” delle Nazioni Unite.
PINKO inaugura la Seconda Fase della collaborazione con Treedom insieme a un partner speciale, un brand con cui condivide moltissimi valori etici e sociali: Stella Jean.
Spesso definita la stilista della “Moda Etica”, Stella Jean è da sempre impegnata nella creazione di un’idea di moda più sostenibile attraverso un lavoro costante e concreto.


L’incontro tra PINKO e Stella Jean è avvenuto naturalmente, frutto di un’affinità elettiva che passa attraverso valori etici, sociali ed ambientali. Ma anche come scelta consapevole dell’importanza della sinergia delle azioni per perseguire un ambizioso obiettivo comune. Il risultato è un racconto in parole, immagini e prodotto che ruota intorno a queste tematiche chiave: Sostenibilità, Riforestazione, Multiculturalità e Cooperazione Internazionale.
La collaborazione #StellaJeanPINKOtreedom ha dato vita a una Capsule Collection di 5 T-Shirt disegnata dalla stilista italo-haitiana e prodotta da PINKO con un’attenzione speciale alla sostenibilità. Ogni capo è realizzato in cotone organico stampato con colori ad acqua. Le illustrazioni, i ricami e i motivi cha caratterizzano le Tee sono tutti legati dal fil rouge della cultura Masai e da richiami ai frutti e ai colori della PINKO Forest.

mercoledì 27 marzo 2019

ARTEMIDE illumina la Pergola dei Gelsi al Castello Sforzesco di Milano


Artemide illumina la Pergola dei Gelsi che prenderà forma al Castello Sforzesco in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e della riapertura al pubblico delle Sale delle Asse il 15 maggio. Iniziativa dedicata alla città di Milano di Orticola per Leonardo, verrà riprodotta una vera e propria architettura verde ispirata all’affresco del maestro nella sala delle Asse nel 1498,
Artemide illumina il Pergolato secondo un progetto di luce coerente con lo spirito dell’allestimento e in linea con le sue ricerche sulla luce per la natura. È un intervento che, lavorando con giochi di controluce, vuole sottolineare la struttura nel pieno rispetto dello sviluppo delle piante, una soluzione di luce flessibile per evolversi nel seguire la crescita dei gelsi e valorizzarli.


La luce infatti potrà essere programmata e orientata per sottolineare le piante, un elemento vivo da mettere in scena nel pieno rispetto dei suoi ritmi di crescita e vegetazione naturale.
Artemide supporta questo progetto nella volontà di testimoniare la vicinanza al pensiero del grande genio di Leonardo, precursore di una cultura del progetto tipicamente italiana che unisce scienza ed umanesimo.
Leonardo è il primo riferimento della interdisciplinarietà a cui Artemide fa riferimento nel suo percorso di continua ricerca. L’innovazione della “Human and Responsible Light” di Artemide si fonda  sulla capacità di anticipare il cambiamento attraverso innovazione, cultura e creatività, manifattura ed economia sostenibile


“Per noi l’innovazione è il punto di partenza del progetto. Essa si nutre della ricerca e del pensiero scientifico, cioè della capacità di vedere le cose in modo diverso da come le vedevamo prima. E la scienza è soprattutto visione oltre che ricerca rigorosa. Può far crescere la nostra conoscenza per interpretare il futuro, aprire nuove frontiere. È una prospettiva verso il futuro che si concretizza nel saper fare.” Carlotta de Bevilacqua, Vice Presidente e CEO di Artemide.


Anche in questa occasione la competenza di Artemide si sviluppa non solo nel prodotto ma nel progetto della scenografia di luce. Negli spazi del Castello Sforzesco questo intervento dedicato a Leonardo si aggiunge ad un altro importante progetto di Artemide. Nel 2015, in occasione del nuovo allestimento espositivo, Artemide ha realizzato  l’illuminazione della Pietà Rondanini, capolavoro di Michelangelo.

GIADA FASHION SHOW F/W 2019 IN CHONGQING


Chongqing, 23 marzo 2019,  GIADA ha riproposto la collezione Fall Winter 2019 con una sfilata nel cuore della città di Chongqing, in Cina. In uno spazio all'aperto nella zona più ricca dove si trova il People's Liberation Monument, localmente chiamato Jiefangbei, erano presenti circa 400 ospiti, tra cui VIP e stampa, e migliaia di persone che hanno assistito liberamente allo spettacolo, un evento eccezionale per l'intera città. Presenti il team di GIADA: la fondatrice Rosanna Daolio, il direttore creativo Gabriele Colangelo, l'architetto boutique Claudio Silvestrin e il CEO di Redstone Group Zhao Yizheng. Jiefangbei è un luogo molto importante con un significato storico cinese proprio al centro dell'area come testimone di Chongqing e dei cambiamenti della Cina dell'ultimo mezzo secolo.


La boutique di GIADA si trova a WFC, la skyscaper più alta della Cina occidentale, nel distretto centrale degli affari. Una cerimonia di taglio del nastro è stata tenuta prima della sfilata per celebrare l'apertura della boutique lo scorso aprile. Già lo scorso ottobre GIADA ha portato la sfilata di Milano in Cina con la collezione Primavera Estate 2019 nel Padiglione Serpentine a Pechino, dove si trova il flagship store di GIADA più grande della Cina.




lunedì 25 marzo 2019

COS PRESENTA CONIFERA - SALONE DEL MOBILE 2019


COS ha il piacere di presentare Conifera, un’installazione architettonica realizzata con stampa 3D su larga scala fatta da materiali rinnovabili e concepita dall’architetto francese Arthur Mamou-Mani e dal suo studio londinese.


L’installazione, progettata e realizzata digitalmente, è il risultato dell’incastro di settecento bio-mattoncini modulari, generati da una stampante 3D mixando legno e bio-plastica.  Conifera, che aspira a diventare una delle più grandi installazioni progettate e realizzate con questo metodo, rappresenta una nuova generazione dell’architettura, presentando avanzamenti nella tecnologia, nell’innovazione dei materiali e nella creatività.


La struttura, che si snoderà dal cortile fino al giardino adiacente di Palazzo Isimbardi, è composta nella prima parte da moduli in legno e bio-plastica per arrivare a stampe in  bio-plastica pura e traslucida nel giardino. Ogni bio-mattoncino è stato stampato, utilizzando materie compostabili, in modo da creare una sorta di reticolo, ottimizzando l’uso dei materiali e consentendo alla luce di diffondersi in tutta la struttura, che verrà attraversata dai visitatori. Il risultato è un viaggio dalla dimensione artificiale al mondo naturale, dal passato al futuro.


Conifera è stata concepita in base agli input dati da COS, attraverso un processo di design parametrico. L’installazione integra verticalmente il design e la progettazione, creando un filo diretto tra processo creativo e robotica: l’architetto è, al tempo stesso, designer e creatore.
Facendosi ispirare dall’architettura della location, Arthur Mamou-Mani spiega: “la geometria di Conifera prende spunto dal ricorrente motivo a quadri, dal cortile alla pavimentazione, di Palazzo Isimbardi. Volevo che l’opera richiamasse alla mente la natura ciclica dei materiali compostabili e desse vita a un viaggio dall’architettura alla natura, così da mostrare come queste materie rinnovabili, abbinate a un approccio algoritmico ed elaborate con la stampa 3D, siano in grado di creare le costruzioni del futuro”.


Conifera è uno sguardo al futuro, al potenziale del design e alle possibilità che si creano attraverso le collaborazioni” afferma Karin Gustafsson, Creative Director di COS. “L’installazione è nata da un’idea, alla quale Arthur Mamou-Mani ha dato forma attraverso la sua creatività, la tecnologia avanzata e il focus su materiali innovativi e sull’artigianalità che ci accomuna. Il risultato riflette i nostri valori e la nostra attitudine a superare i limiti del design, mantenendo però un attento equilibrio tra artificialità e natura. Non vediamo l’ora di presentare Conifera a Milano”.


Si tratta dell’ottava installazione consecutiva del marchio per il Salone del Mobile e della prima collaborazione con Mamou-Mani.
Conifera sarà aperta al pubblico dal 9 al 14 aprile 2019 a Palazzo Isimbardi, uno storico edificio del sedicesimo secolo di Milano, in Corso Monforte 35.



Orari di apertura
9 aprile: 10.00 – 20.00

10/11 aprile: 10.00 – 17.00
12/14 aprile: 10.00 – 20.00






domenica 24 marzo 2019

ALCANTARA NELLE SALE DEGLI ARAZZI DI PALAZZO REALE


De Coding. Alcantara nelle Sale degli Arazzi è una mostra promossa e prodotta dal COMUNE DI MILANO – Cultura, da Palazzo Reale e da Alcantara S.p.A, appositamente concepita per le Sale degli Arazzi, aperta al pubblico gratuitamente da giovedì 4 aprile a domenica 12 maggio 2019.
La mostra, a cura di Domitilla Dardi e Angela Rui, conferma il costante interesse di Alcantara per la creatività contemporanea più avanzata: De Coding segna infatti una nuova fase in un ciclo di mostre che dal 2015 esplora le qualità di Alcantara® come materiale per l’arte e il design, trasformando spazi del Palazzo Reale di Milano in porte d’accesso a proposte espositive inusitate per contenuti e modalità di fruizione.
Con questo progetto, l’azienda che produce e commercializza Alcantara nel mondo prosegue questa sua originale forma di ricerca e sviluppo, aprendosi ancora una volta a creativi sia affermati che emergenti, questa volta prevalentemente attivi nell’ambito del design, e lavorando con loro a opere inedite.


Gli arazzi esposti nelle sale in cui si svolge la mostra, come raccontano le curatrici Domitilla Dardi e Angela Rui, raccontano episodi delle Metamorfosi di Ovidio, momenti cioè in cui appare in massima evidenza l’eterno divenire e trasmutarsi di dei, uomini e cose. De Coding illustra il processo di decodifica, inteso come trasformazione di un determinato sistema di segni in base al mutare del supporto. Gli episodi degli arazzi vengono ri-narrati attraverso un vettore materico come Alcantara in grado di amplificare l’incisività del messaggio permettendo ricerche che fanno uso di differenti linguaggi espressivi.
In questa mostra quattro sensibilità progettuali internazionali impegnate nel campo del design e delle arti visive si sono lasciate ispirare dalla specificità di un unico medium e hanno approfondito Alcantara in ogni sua declinazione e potenzialità.


Gli autori, Constance Guisset, Qu Lei Lei, Sabine Marcelis, Space Popular sono stati chiamati a realizzare opere site specific, dialogando con le sale di esposizione e reinterpretando il tema centrale degli arazzi che queste ospitano dando vita a una mostra unitaria pensata come tragitto esperienziale in cui tutte e quattro le installazioni diventano macchine ludiche che spingono il pubblico all’interazione.
Lo spettatore è invitato a una forma attiva di fruizione che comporta nuove associazioni di pensiero e l’interazione fisica con Alcantara, medium eccellente per ricerche artistiche incentrate sulla correlazione tra esperienze tattili e visive.
Al termine del percorso espositivo è possibile dar seguito all’interazione con la mostra realizzando una propria personale registrazione dell’evento.

sabato 23 marzo 2019

FOSCARINI INAUGURA IL NUOVO HEADQUARTER MILANESE IN CORSO MONFORTE


La Milano Design Week 2019 è l'occasione ufficiale per Foscarini per presentare la sua nuova sede milanese, per la quale ha scelto uno dei punti più strategici sulla mappa del design in città: Corso Monforte, rinominata dagli addetti ai lavori la “lighting road” grazie alla presenza dei brand di riferimento per la progettazione della luce.
“La nostra scelta”, commenta Carlo Urbinati, presidente di Foscarini, “nasce dalla volontà di avvicinarci ulteriormente al consumatore finale e alla community dei progettisti e specificatori; un luogo dove Foscarini metterà a loro disposizione il proprio know how produttivo, di progetto ed innovazione.”
Con questo obiettivo è stato scelto un grande spazio collocato nel cuore della via, distribuito su più livelli e perfetto per raccontare l’universo Foscarini dai suoi molteplici punti di vista. Lo showroom non sarà solo un luogo di esposizione e vendita per le collezioni, ma diventerà un luogo di incontro con clienti e professionisti che potranno avvalersi di un team di esperti in grado di rispondere alle molteplici complessità di mercato. Confronto, esperienza, scoperta: sono queste le parole chiave che hanno guidato la definizione di Foscarini Spazio Monforte.


“L’architettura dello spazio” spiega Ferruccio Laviani, ideatore del progetto, “è stata riorganizzata e definita nella sua semplicità, rendendo i volumi il più possibile generosi e versatili, mentre i materiali, mantenuti nella loro finitura naturale, lasciano i prodotti liberi di esprimersi ed essere compresi. Al piano strada” prosegue, “lo spazio espositivo è stato pensato per essere utilizzato sia come luogo di vendita ed accoglienza che come set per installazioni artistiche o di prodotto”.
A Spazio Monforte, insieme ai pezzi iconici dell’azienda, saranno esposte anche le novità presentate alla Fiera. Tra i designer che hanno lavorato per Euroluce 2019 troviamo nomi già noti all’azienda tra cui: Marc Sadler, Andrea Anastasio,Ferruccio Laviani, Roberto Palomba ma anche nuove collaborazioni come quelle con Ilaria Marelli e Tord Boontje.
“Siamo orgogliosi di aprire il nostro nuovo headquarter milanese in uno dei quartieri storici della città per il design” sottolinea Carlo Urbinati. “Un luogo che promuoverà i valori di design, eccellenza ed innovazione che da sempre guidano Foscarini nella sua attività.”