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venerdì 14 febbraio 2014

A Febbraio mi mancava la dieta di… Maria Antonietta


Febbraio è un mese strano per un’eventuale dieta. E’ più o meno collocato fra Natale e Pasqua, passando per il Carnevale. Non hai ancora finito di mangiare l'ultimo panettone che già ti ritrovi con un vassoio di frittelle o chiacchiere (lattughe in altre zone), e in un nanosecondo con una bella fetta di colomba nel piatto.
Quindi sei in realtà in guerra per circa quattro mesi per arrivare alle porte dell’estate che sei una specie di barilotto e guardandoti allo specchio provando il costume dell’anno scorso ti chiedi quando e da dove sono arrivati quei rotolini che hanno abbracciato pancia, vita e fianchi.
Sei in lotta prima di tutto con i dolci. Sono il tuo nemico e tu hai dichiarato loro guerra. Cerchi disperatamente di dimenticarli, eviti qualsiasi vetrina che li mostri (arrivi perfino a cambiare strada pur di non passare davanti ad una pasticceria…), ti alzi da tavola con qualsiasi scusa prima che tua madre, o tua suocera mostri a tutti la sua nuova torta da 2500 calorie.
E poi scopri la dieta di Maria Antonietta, messa a punto dalla giornalista americana Karen Wheeler nel libro "The Marie Antoinette diet: eat cake and still lose weight".
La storia ci dice che Maria Antonietta non cominciava mai una giornata senza un pasticcino con il caffè o una cioccolata calda. E, dopo pranzi sontuosi, chiudeva spesso con una selezione di torte, frutti canditi e wafer. Ma l’ingorda… sfoggiava un vitino di 58cm.
Il regime alimentare della Wheeler permette di mangiare un dolce per colazione, un pranzo normale (occhio però alle quantità!) e di concluderlo con un pasticcino. L­a giornata continua con uno snack più leggero a metà pomeriggio e si conclude con la cena rigorosamente super light. Nulla di più.
Ricapitolando… A colazione una bella tezza di tè o caffè con un paticcino (devo quantificare quell’ –ino) o una brioche. Oppure sostituiamo il tutto con una bella tazza di cioccolata calda e non pensiamoci più! A metà mattina un innocente frutto (per placare i sensi di colpa per la colazione?) rigorosamente di stagione.
Pranzo leggero di carne o pesce accompagnato da verdure rigorosamente cotte e condite con un pallido filo di olio. A merenda un frutto o yogurt. A cena potete abbuffarvi di zuppe, brodi e vellutate. A volontà. Si dice che con questa dieta si arrivi a perdere fino a 10 chili in dieci settimane, ma scordatevi fritture e fast food. La Marie Antoinette Diet, meglio definita Mad, che in inglese vuol dire guarda caso “matto”, sembra che funzioni.

lunedì 30 dicembre 2013

Cosa indossate per la cena di Capodanno?

Siete pronti? Ormai mancano poche ore al nuovo anno! E quest’anno per la notte di Capodanno vi dedico una piccola galleria di abiti. Vogliono essere spunti, soluzioni per un outfit perfetto. Ho selezionato abiti delle Collezioni Autunno Inverno 2013 e adatti soprattutto per una cena, e non per un party in piedi. Immancabile il classicissimo nero che come in ogni occasione che si rispetti fa sempre la parte del protagonista, ma nulla toglie che possiate osare anche un po’ sia con i colori sia con le misure. La cena di Capodanno non è una cena completamente formale e viene concesso anche un qualcosa di leggermente stravagante. In fondo si sta festeggiando l’arrivo di un nuovo anno! Ricordate solo di non esagerare troppo, soprattutto con il trucco! Di rigore la pochette o una bini bag a mano, e tacchi alti.

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